Giulia
Gibertoni ha presentato un’interpellanza su 'Unica
Emilia-Romagna' la card multiservizi che permette di viaggiare in
tutto il territorio dell’Emilia-Romagna sia in treno che in bus per
gli abbonati del servizio Mi Muovo di TPER e Trenitalia.
Riceviamo:
Passeggeri
fatti scendere dal treno o costretti a pagare un sovrapprezzo
nonostante il loro abbonamento fosse completamente in regola: non è
partita nel migliore dei modi “Unica Emilia-Romagna” la card
multiservizi che permette di viaggiare in tutto il territorio
dell’Emilia-Romagna sia in treno che in bus per gli abbonati del
servizio Mi Muovo di TPER e Trenitalia. Giulia Gibertoni ha
presentato un’interpellanza alla Giunta citando diversi disservizi
registrati nei primi mesi di partenza del servizio e che riguardano
la difficoltà da parte dei pendolari a veder riconosciuto il proprio
abbonamento in alcune tratte ferroviarie. “Dalle segnalazioni che
abbiamo raccolto sembra che questo nuovo servizio, annunciato in
pompa magna dalla Regione lo scorso 16 aprile, stia registrando più
di un problema soprattutto per quel che riguarda la validità degli
abbonamenti di viaggio acquistati nelle biglietterie TPER e che
abbastanza incredibilmente non vengono riconosciute dal personale
controllore sulle linee di Trenitalia – spiega Giulia Gibertoni –
Qualche settimana fa una signora sulla tratta Bologna-Imola è stata
addirittura invitata a scendere dal treno nonostante avesse un
regolare abbonamento integrato perché il controllore non ha ritenuto
come valido il suo titolo di viaggio, ovvero la card Unica che non
riportava il logo di Trenitalia. In molti poi, sempre secondo le
segnalazioni che abbiamo raccolto, sono stati costretti a pagare un
sovrapprezzo perché l’abbonamento acquistato non era compatibile
per quella specifica tratta di viaggio. Tutte situazioni davvero
paradossali se si pensa che questo servizio avrebbe dovuto
semplificare la vita e gli spostamenti dei pendolari
emiliano-romagnoli ma che in realtà sta producendo, almeno in questa
prima fase, l’effetto contrario”. Ecco perché nella sua
interpellanza Giulia Gibertoni chiede alla Regione di verificare le
reali cause di questi disservizi e di provvedere al più presto alla
risoluzione dei problemi. “Non sappiamo se a causare questi disagi
ci sia stato un mancato coordinamento tra TPER e Trenitalia o peggio
una mancata formazione del personale sia fuori che a bordo dei mezzi.
Sappiamo per certo che Tper si è limitata ad un Ordine di
servizio, come unica modalità di informazione/formazione del
personale delle biglietterie. Certo è che sembra
piuttosto surreale che per un servizio di cui si parla ormai da
decenni si verifichino disservizi del genere – conclude Giulia
Gibertoni – Ecco perché chiediamo alla Regione di attivarsi per
superare questa situazione, anche in vista dell’altra importante
novità annunciata per il prossimo settembre quando tutti gli
abbonati, mensili o annuali, al servizio ferroviario regionale non
dovranno più pagare un doppio abbonamento ma potranno viaggiare
gratuitamente sugli autobus di 13 città se quest’ultime saranno il
punto di partenza o di arrivo del proprio abbonamento ferroviario.
Non vorremmo che anche in questo caso ci siano persone costrette a
pagare due volte. Sarebbe davvero una beffa”.
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GIULIA
GIBERTONI
MOVIMENTO
5 STELLE
ATTENZIONE!
RispondiEliminaCredo che ci sia un equivoco di fondo.
Per quel che ne so, si tratta di una tessera unica, non di un abbonamento unico.
La nuova tessera può contenere abbonamenti sia TPER che Trenitalia, ma ciascun abbonamento mantiene la propria validità e non si sestende a tratte altrui.
Ad esempio, se si ha un abbonamento TPER per l'autobus lungo la direttrice porrettana, non è possibile usare il treno sulla medesima direttrice.
Diverso il caso in cui la direttrice in questione ha una linea ferroviaria coperta da TPER (come la Bologna-Vignola), dove già da prima era possibile usare indifferentemente autobus e treno, in quanto il treno e l'autobus sono della stessa azienda.