Dove
va il PD? La domanda è stata al centro dell'incontro di ieri alla
festa dell'Unità di Sasso Marconi.
Il partito è frastornato dalla
inattesa sconfitta del 4 marzo. Lacerante, non solo perchè molto
pesante, ma anche perchè rivelatrice dell'avvenuto distacco di
componenti sociali di primaria importanza.
Il PD, debole per la forte perdita di elettori, sta ora al riparo da ogni evento per leccarsi la profonda ferita. Nel contempo, inizia a valutare il da farsi per risalire la china e tornare punto di riferimento della sinistra italiana.
Il PD, debole per la forte perdita di elettori, sta ora al riparo da ogni evento per leccarsi la profonda ferita. Nel contempo, inizia a valutare il da farsi per risalire la china e tornare punto di riferimento della sinistra italiana.
Al
confronto, l'on. Carla Cantone, l'on.
Marilena Fabbri, Raffaele Persiano, capogruppo PD in città
metropolitana e Carlo Sinigaglia, segretario PD di Sasso Marconi che
ha aperto il confronto sottolineando come il 'terremoto politico
nazionale non ha ancora terminato lo sciame di assestamento': “Sta
per nascere un governo con grandi e impossibili promesse da
mantenere,” ha detto. “Avrà quindi vita breve . E' importante
ripartire poiché gli appuntamenti con gli elettori potrebbero non
essere lontani. Siamo l'unico vero partito democratico. Dobbiamo
innanzitutto smettere di litigare e seguire in modo ordinato le
indicazioni del direttivo con disciplina e spirito di squadra”.
L'onorevole Cantone ha posto l'accento sulla precarietà
dell'alleanza Lega-M5S: “I contenuti del contratto di governo fanno
a pugni tra loro e se ritorneremo a votare subito gli italiani non
avranno avuto modo di verificare la 'bufala' governativa. Anche se
non mi garbano mi piacerebbe vederli all'opera”. In merito alla
'cura Pd' ha detto: “ Il partito va rifatto. Non siamo messi bene.
In Italia ci sono solo alcune isole felici come l'Emilia Romagna e
poche altre regioni”.
Sulla
stessa lunghezza d'onda Raffaele Persiano, che dopo aver criticato le
ingerenze dell'Europa nella vita politica italiana, ha chiesto 'la
ricostituzione o rifondazione del partito': “ Dobbiamo chiarire chi
e cosa siamo. Una volta chiarito questo, individuare le gambe su cui
fare camminare il partito”, ha valutato. “Confrontiamoci più
spesso senza mettere la polvere sotto il tappeto”.
La sassese Marilena Fabbri (a sin. nella foto a fianco dell'on. Cantone) ha individuato come linea futura da seguire quella di lasciare la via della delegittimazione e del discredito dell'avversario poiché non paga. Ha ricordato che gli appuntamenti elettorali sono già alle porte: a breve per diversi comuni le amministrative e nel 2019 le europee e le regionali. “Il partito deve quindi trovare in fretta una quadra organizzativa”, ha concluso. Abbiamo approfittato della sua presenza per alcune domande.
Le
abbiamo chiesto: Cosa deve fare il PD per ritrovare
l'apprezzamento degli elettori?
“Stiamo vivendo una fase di scarsa lucidità rispetto al da farsi. Abbiamo una sola certezza, quella che il nostro ruolo è l'opposizione al nuovo governo, ma entrando nel merito dei singoli provvedimenti valutando caso per caso. La nostra rigidità ci ha fatto pagare un grande prezzo elettorale.
Alle
porte ci sono altri confronti elettorali, quale è la cordata che il
PD si propone di compattare?
“Alle politiche il PD ha avuto un risultato scarso. In passato si è sempre verificato un distacco fra gli esiti delle politiche e quelli delle amministrative. Il PD in ambito locale rialzava in modo apprezzabile il numero delle preferenze. Dobbiamo ora chiarire il progetto e la proposta di governo locale e ricostruire l'alleanza di centro sinistra”.
Per
Sasso Marconi che cosa ci si propone ?
“Il lavoro inizia ora. Dovrà coinvolgere i cittadini e affrontare una analisi del 'fatto' e del 'da fare'. La qualità dei servizi potrà essere ancora l'arma vincente”.
Lei
ha scelto come 'operazione politica' l'affermazione dei diritti della
donna e ciò pare aver determinato la sua esclusione dal Parlamento.
Cosa ne dice ?
“Il tema non è il mio 'ritorno a casa'. Il vero guaio è che al mio posto non vi è un'altra donna. E a Bologna in politica di donne di qualità ce ne sono tante”.
È più forte e di loro gettare discredito su chi non la pensa come loro.
RispondiEliminaComunque si ritroveranno a dover rispolverare la litania su Berlusconi.
Se il pd non ha ancora capito cosa doveva fare, vuol dire che i dirigenti PD o sono ottusi o incompetenti all'inverosimile. continuate cosi che fra un pò sparite del tutto!!
RispondiEliminaIl PD ha perso l'apprezzamento di molti elettori (tra cui il mio già da un pezzo)
RispondiEliminaDove va il PD? per me può andare a finire.
La Signora marilena Fabbri dice di puntare ancora ai servizi per le elezioni locali?
RispondiEliminaMa perchè ritiene che i servizi siano stati fatti bene nei suoi 2 mandati? Oppure pensa che siaano migliorati nei 2 mandati del Sig. Mazzetti?
Io come cittadino di Sasso posso solo dire che sono fortemente scontento. Sempre si chiedono cose normali : Illuminazioe, strade, migliorare le scuole, ordine e pulizia...ecc PECCATO che tutto ciò è sempre stato disatteso con la scusa "NON CI SONO FONDI".
Io dico che i fondi ci sono e che bisogna smetterla di pagare amici e associazioni che fanno poco o nulla.
Gli amministratori degli ultimi 20anni si devono vergognare.
SE voto un Sindaco vorrei un Sindaco che faaccia tante cose per il paese e non che segua le direzioni dell'Unione dei Comuni che poi sono dettate dalla direzione del PD di Bologna.
Ma basta !!!
Il PD ????? BOLLITO
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