Lavori lunghi,
dunque, che da mesi hanno messo in allarme i sindaci dei Comuni
interessati visto che, in particolare, si prevede di sospendere il
servizio tra le 9.30 e le 16.30
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La linea ferroviaria "Direttissima" Bologna-Prato presto soggetta a lavori di ammodernamento e potenziamento: verrà spezzettata idealmente in tre tronconi corrispondenti ad altrettante fasi di cantiere così come prevedono i lavori che dovrebbero cominciare il prossimo luglio con previsione fine tre anni e mezzo dopo.
Lavori
lunghi, dunque, che da mesi hanno messo in allarme i sindaci dei
Comuni interessati visto che, in particolare, si prevede di
sospendere il servizio tra le 9.30 e le 16.30.
Diverse forze politiche hanno chiesto chiarimenti al Governo. Tra
queste anche Fi, con un'interrogazione firmata dall'ex parlamentare
Massimo Palmizio.
La
risposta, a firma del viceministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, Riccardo Nencini,
e' arrivata con l'insediamento del nuovo Parlamento. La Bologna-Prato
"sara' interessata da importanti lavori di potenziamento per
adeguarne le caratteristiche agli standard previsti dalla rete
europea per il traffico delle merci", premette Nencini.
"Si
tratta di opere indispensabili a garantire il collegamento dei porti
dell'area logistica costiera toscana e del sistema logistico e
portuale emiliano-romagnolo con il centro e il nord dell'Europa,
ma complessivamente tutto il traffico ferroviario ne beneficera', in
termini di maggiore regolarita' del servizio e potenzialita' della
linea". In vista di questo maxi-cantiere, ricorda il
viceministro, Rfi insieme alla Regione Emilia-Romagna e alla Regione
Toscana ha stilato un protocollo d'intesa che definisce la tipologia
degli interventi e il cronoprogramma, determinando cosi' le modifiche
al servizio viaggiatori e merci. Il documento e' il risultato di un
"processo di condivisione", scrive Nencini, con l'obiettivo
di limitare "il piu' possibile i disagi, inevitabili, per i
viaggiatori".
L'attivita'
piu' complessa sara' quella di allargamento di circa 20 chilometri di
gallerie su 40. Contestualmente,
saranno eseguiti lavori di miglioramento dell'accessibilita' nelle
stazioni di Pianoro, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Grizzana,
Vernio e Vaiano. In particolare saranno alzati i marciapiedi dei
binari (a 55 centimentri, standard europeo per i servizi
metropolitani) cosi' da facilitare l'accesso ai treni, saranno
realizzati percorsi tattili a terra per ipovedenti, saranno
installati gli ascensori e riqualificati i fabbricati destinati ai
viaggiatori.
Si
prevede, inoltre, l'installazione di nuovi sistemi di illuminazione a
risparmio energetico e
un rinnovo dei sistemi di informazione al pubblico. Le stazioni di
Monzuno e Vaiano, poi, saranno attrezzate per permettere il passaggio
di treni merci lunghi fino a 750 metri. Durante i tre anni di lavoro
si valutera' la possibilita' di creare, dove possibile, parcheggi di
mezzi su gomma per favorire lo scambio intermodale. Il costo
dell'intervento supera i 300 milioni di euro, riepiloga Nencini.
Per quanto
riguarda l'organizzazione dei lavori, "per garantire la
continuita' del servizio sulla linea,
ancorche' in misura ridotta - spiega il viceministro - l'attivita' e'
stata divisa in tre fasi della durata di circa un anno ciascuna".
La prima tratta interessata sara' quella fra Pianoro e San Benedetto
Val di Sambro (luglio 2018-giugno 2019), seguita da quella fra San
Benedetto e Vernio (giugno 2019-giugno 2020) e infine quella tra
Vernio e Prato (giugno 2020-giugno 2021). Non e' tutto, perche'
seguira' un'ultima fase, di sei mesi, "durante la quale sara'
completato l'upgrading delle dotazioni tecnologiche di tutte le
gallerie", continua Nencini.
In merito
alle modifiche all'orario,
il viceministro segnala che "il servizio ferroviario sara'
integrato da bus il cui modello, allo studio delle due Regioni e
delle imprese ferroviarie, prevede sia missioni veloci sia missioni
capillari alla stessa stregua dell'attuale modello ferroviario".
Entro marzo 2019, inoltre, la Regione Emilia-Romagna condurra'
un'indagine mirata "per meglio pianificare
servizi sostitutivi che riducano il piu' possibile i disagi".
Il modello
individuato prevede da lunedi' a venerdi', nella tratta interessata
dall'intervento principale, la circolazione a binario unico dalle
00.01 alle 9.30 e dalle 16.30 alle 24
e la sospensione totale del traffico dalle 9.30 alle 16.30. "Con
questa articolazione le fasce orarie maggiormente utilizzate saranno
salvaguardate", sottolinea Nencini. Nelle fasce limitrofe a
quella in lavorazione, invece, il traffico ferroviario verra' sospeso
dalle 9.30 alle 14.30. Nei giorni feriali escluso il sabato, "sara'
garantito il 90% dei treni regionali nelle fasce pendolari e sara'
possibile far circolare il 65% dei treni a lunga percorrenza (il 100%
in fascia notturna) e il 70% dei convogli merci", scrive il
rappresentante del Governo.
Il
mantenimento di questo livello di offerta nei feriali rendera'
"indispensabile" la sospensione totale del traffico fra
Pianoro e Prato il sabato,
la domenica e nei
festivi.
Scartata l'opzione di eseguire i lavori di notte: "Comporterebbe
il blocco del traffico merci e dei servizi a lunga percorrenza
(Intercity ed Euronight) impostati sulla linea che dovrebbero essere
deviati su altri itinerari, laddove possibile, o cancellati, nonche'
l'impossibilita' di disporre di un'opera in tempi coerenti con la
politica europea in quanto la durata dei lavori supererebbe i 10
anni", spiega Nencini.
(agenzia Dire)
RispondiEliminaNon ho letto di provvedimenti là dove occorre, di installare barriere insonorizzanti per attutire i rumori dal passaggio dei treni, vicino alle borgate abitate.
E' necessario insonorizzare la ferrovia vicino alle abitazioni. Di questo non ho letto da nessuna parte.