Comparirà
il 12 marzo davanti al Tribunale federale territoriale Eugenio Maria
Luppi, l'ex giocatore della squadra '65 Futa'. Il calciatore è a
giudizio perché il 12 novembre, a Marzabotto, durante un incontro
del campionato regionale dell'Emilia-Romagna di 2/a categoria,
avrebbe esultato dopo una rete facendo il saluto romano, poi mostrò
una maglia nera col tricolore della Repubblica di Salò.
Secondo la Procura federale interregionale della Figc, che lo ha deferito, l'azione di Luppi, assistito dagli avvocati Alessandro Veronesi e Massimo Diana, "integrava gli estremi della propaganda ideologica vietata dalla legge, inneggiante a comportamenti discriminatori ed inoltre idonea a costituire incitamento alla violenza o a costituirne apologia". Il tutto "con l'aggravante della premeditazione in quanto la maglia nera risultava indossata sin dall'inizio della gara". Per l'episodio della maglia, quindi per omesso controllo, sono stati deferiti anche il dirigente e il '65 Futa
Secondo la Procura federale interregionale della Figc, che lo ha deferito, l'azione di Luppi, assistito dagli avvocati Alessandro Veronesi e Massimo Diana, "integrava gli estremi della propaganda ideologica vietata dalla legge, inneggiante a comportamenti discriminatori ed inoltre idonea a costituire incitamento alla violenza o a costituirne apologia". Il tutto "con l'aggravante della premeditazione in quanto la maglia nera risultava indossata sin dall'inizio della gara". Per l'episodio della maglia, quindi per omesso controllo, sono stati deferiti anche il dirigente e il '65 Futa
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