Secondo il giudice manca l’autorizzazione del prefetto
Con
l'interrogativo 'A Sasso Marconi com'è la situazione?', un lettore ha
mandato questo articolo de Il Resto del Carlino per la pubblicazione
Se
la sentenza del giudice di Pace di Imola
Maria Florio
venisse confermata in appello, metterebbe in
dubbio la regolarità di tutti i box di
metallo o plastica sparsi nella Bassa e usati occasionalmente per
fare contravvenzioni. Secondo il giudice, infatti, che ha annullato
una multa per eccesso di velocità
da 56 euro elevata a Molinella con i
‘velo ok’
(involucri di plastica che possono contenere gli autovelox), anche
queste postazioni dovrebbero essere autorizzate dalla prefettura.
Quindi, non basterebbe la presenza nelle vicinanze di una pattuglia
per rendere regolare la multa, ma ci vorrebbe il benestare del
prefetto (come per gli autovelox fissi). A Molinella di queste
involucri ce ne sono 12 (ma con un solo strumento di rivelazione)
mentre negli otto Comuni dell’Unione della Reno Galliera sono una
ventina.
Ognuna
di queste postazioni non ha il benestare della prefettura perché
soltanto in certi casi ha il rilevatore all’interno. Per il giudice
di pace di Imola, invece, questi box sono
autovelox ibridi assoggettati
alle regole di quelli fissi. Ad assistere l’automobilista che ha
ottenuto l’annullamento, il legale
Martino Pioggia,
che si aspetta il ricorso del Comune: "Mi difenderò con
determinazione. Certo, il codice della strada va rispettato, ma anche
la pubblica amministrazione deve rispettare le regole".
Il
sindaco di Molinella Dario
Mantovani spiega
le sue ragioni: "La sentenza si basa sull’ipotesi che i velo
ok siano assimilabili ai comuni autovelox fissi per cui, come tutti
sappiamo, serve l’autorizzazione della prefettura. Ma né lo
strumento di rilevamento, né l’alloggio sono strumenti
fissi: c’è una vasta letteratura che conferma la legittimità dei
velo ok e di conseguenza delle multe. Lo strumento di rilevazione poi
gira talmente tanto da essere posizionato nel singolo alloggio una
volta ogni 30 - 40 giorni.
Parliamo in ogni caso di un deterrente contro chi supera i limiti: i
velo ok sono spesso vuoti. Sulla segnaletica
infine
sottolineo che è sempre ben
visibile, come
del resto la pattuglia nelle vicinanze. Faremo certamente ricorso e
siamo certi che il tribunale confermerà la nostra versione".
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