sabato 9 dicembre 2017

Una visita a La Scola per ammirare i presepi.

Il bellissimo Borgo di Scola è ora ulteriormente arricchito dall'esposizione di Presepi storici e artistici allestita per tutto il periodo natalizio. 

Lungo le stradine acciottolate le varie figure del presepe, scolpite in legno povero da Alfredo Marchi e Renzo Bressan, accolgono i visitatori e li guidano verso la scena della Natività ai piedi del grande cipresso secolare, simbolo dell'antico borgo.
Nella ex sede dell'associazione La Sculca sono inoltre presentati alcuni dei presepi della collezione di Gian Paolo Roffi ( nella foto in basso) , cultore ed estimatore di questa arte popolare. Roffi ha raccolto i principali tipi di presepi presenti un tempo in ogni casa per caratterizzare e accogliere con devozione il Natale. 

Sono statuette che vanno dall'inizio fino alla metà del '900 e realizzate, come spiega il professor Roffi, in gesso ( le più antiche), in terracotta bolognese e in cartapesta, queste ultime degli anni '50 circa, realizzate dalla ditta Fontanini di Bagni di Lucca, a testimonianza dell'influenza dell'artigianato artistico toscano anche nella zona del nostro Appennino. Inoltre egli ha anche trovato delle statuette in 'pastiglia', cioè una miscela di gesso e cartapesta.


Nell'oratorio di San Pietro sono presenti alcuni presepi in terracotta realizzati dagli artisti Adriano Gramolini e Giulio Argini, che ben si inseriscono nel semplice curatissimo ambiente interno della chiesetta nel quale troneggia la preziosa pala d'altare raffigurante la Madonna della Cintola che sarà presto oggetto di un accurato restauro. La Pala infatti, datata inizio del '600, molto interessante dal punto di vista sia storico sia iconografico, presenta segni di invecchiamento. 
L'associazione culturale Sculca, che da anni si adopera per la conservazione e la valorizzazione del Borgo di Scola e dei tesori che conserva, ha indetto una raccolta di fondi da destinare al restauro conservativo dell'opera d'arte ( per informazioni, segreteria@borgoscola.net ).
 
Alla inaugurazione dei presepi , nonostante l'inclemenza del tempo, era presente un folto numero di persone, affezionati estimatori di questo angolo pittoresco dell'Appennino. L'incontro è stato arricchito dalla lettura da parte dell'autrice Leggiadrina Bartolomei ( nella foto) , di una 'zirudella' di Natale che mette a confronto il Natale di oggi con quello semplice e povero, ma sentito, dei nostri antenati. La zirudella è stata accolta con molto apprezzamento. 



La presidente di Sculca Silvia Rossi














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