mercoledì 29 novembre 2017

DAE respondER, l'App che allerta i soccorritori in caso di arresto cardiaco.

Verrà presentato domani, giovedì 30 novembre, alle 17.30 presso l’Oratorio di San Filippo Neri, App: DAE respondER, un sistema di “allertamento” delle persone, che include anche la localizzazione dei defibrillatori semiautomatici disponibili sul territorio.

In concreto, l’applicazione consente a chiunque sia registrato (DAE First Responder) di essere allertato, nel caso in cui la Centrale Operativa 118 identifichi un sospetto arresto cardiaco nell’area per cui l’utente ha dato la disponibilità a intervenire. Consente inoltre di localizzare il Defibrillatore più vicino, per poterlo recuperare e portarlo dove si trova la persona colpita. Sempre mediante la App, è possibile effettuare una chiamata di emergenza al 118 inviando automaticamente le coordinate per una localizzazione più rapida.

Come funziona
 
Una persona è colta da malore, i presenti chiamano il 118. Sugli smartphone dei DAE First Responder registrati nel sistema arriva una notifica, con cui si avvisa che la Centrale Operativa 118 ha registrato un probabile arresto cardiocircolatorio nelle loro vicinanze. I DAE First Responder aprono la App e visualizzano le informazioni di base, quali la propria distanza dall’evento e dal defibrillatore. Per confermare alla Centrale Operativa 118 la propria disponibilità a intervenire, basta premere sul display “Posso intervenire” senza eseguire alcuna chiamata. Il sistema accetta la disponibilità e guida il DAE First Responder al recupero del DAE nelle vicinanze per portarlo sul luogo dell’evento; nel frattempo la Centrale Operativa 118 può seguire sul proprio cartografico il DAE First Responder in avvicinamento.  Arrivato sul posto con il defibrillatore, il DAE First Responder – in contatto telefonico con l’operatore del 118 – eseguirà le operazioni di soccorso. Attualmente sono registrati alla App oltre 300 Defibrillatori First Responder sparsi in tutto il territorio emiliano-romagnolo.


Ogni anno, in Emilia Romagna, oltre 4.000 persone sono vittime di un arresto cardiaco improvviso.
Un intervento tempestivo, con le prime manovre di rianimazione e l’impiego dei defibrillatori semiautomatici esterni, può rivelarsi decisivo: defibrillare entro 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto può consentire, infatti, la sopravvivenza del paziente nel 50-70% dei casi.


Alla presentazione interverranno:

Giusella Finocchiaro –
Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ( finanziatrice del progetto) , Giuliano Barigazzi - Assessore a Sanità e Welfare del Comune di Bologna, Anselmo Campagna - Responsabile del Servizio Assistenza Ospedaliera della Regione Emilia-Romagna, Chiara Gibertoni - Direttore Generale dell’Azienda USL di Bologna, Luigi Bolondi - Consigliere di Amministrazione della Fondazione del Monte con delega alla Ricerca Scientifica.

Il programma completo su  www.ausl.bologna.it


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