I
Carabinieri di Calderara di Reno hanno eseguito un’ordinanza di
applicazione di misura cautelare coercitiva nei confronti di un
ventiquattrenne pakistano, accusato di atti persecutori su una
ventenne italiana che aveva conosciuto due anni fa.
All’epoca,
il giovane aveva tentato di intraprendere una relazione sentimentale
con la ragazza, ma lei si era rifiutata. Ma il pakistano ha deciso ad
avere ad ogni costo la giovane perseguitarla con messaggi e
pedinamenti, cagionandole un gravissimo stato d’ansia e di paura
per la propria incolumità e costringendola a cambiare lo stile di
vita.
Gli
atteggiamenti molesti e invadenti hanno raggiunto il culmine quando
il pakistano si è presentato a casa della ragazza e non trovandola
ha preteso di aspettarla fino al suo ritorno, nonostante il rifiuto
dei genitori che avevano cercato di allontanarlo. A quel punto, il
pakistano ha tentato di scavalcare la recinzione del giardino, non
riuscendovi grazie all’intervento di una pattuglia dei Carabinieri.
Stanca e sempre più spaventata, la ventenne denunciava tutto ai
Carabinieri che hanno avviato le indagini. Lo scorso luglio, il
Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, firmava
l’ordinanza di applicazione di misura cautelare coercitiva,
ordinando la cattura del ventiquattrenne pakistano e la sua
conduzione agli arresti domiciliari. Il provvedimento, però, è
stato eseguito soltanto lunedì mattina grazie a una task force di
Carabinieri e Agenti della Polizia di Frontiera che hanno
intercettato il giovane pakistano dopo un’assenza di tre mesi, al
suo rientro in Italia, avvenuto con un volo proveniente dal Pakistan
e diretto all’Aeroporto di Bologna-Borgo Panigale “Guglielmo
Marconi”.
Dal
Comando Provinciale Carabinieri Bologna
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