martedì 3 ottobre 2017

Non piace l'idea di 'posticipare l'apertura delle scuole'. Il 'no' in una petizione.

Genitori e docenti a Regione,'sottomissione a interessi mercato'



Da ANSA


No all'ipotesi di apertura posticipata dal prossimo anno scolastico il terzo lunedì di settembre per favorire il turismo balneare. Lo scrivono più di 250 docenti, genitori, studenti e cittadini in un appello al Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna, che da oggi si può firmare anche on line, promosso dal comitato bolognese Scuola e Costituzione.
    "Indignati da questa proposta di sottomissione della cultura e della scuola a interessi di mercato", i firmatari chiedono invece alla Regione "un calendario scolastico con tempi distesi, rispettosi delle esigenze didattiche, dei tempi di apprendimento degli studenti e di quelle sociali dei genitori". Quindi "inizio delle lezioni anticipato il più possibile", anche "per garantire i 200 giorni di lezione previsti per legge che possono essere ridotti da eventi come elezioni, ordinanze dei sindaci, calamità naturali". La legge Gelmini - ricorda la petizione - "ha già ridotto drasticamente dal 2008 le ore di lezione settimanali e altri tagli sono intollerabili".
Sul fronte del calendario scolastico, ha osservato in una nota, l'assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi, "nessuna decisione  è stata ancora presa e su un tema come il calendario scolastico la posizione di famiglie, genitori e insegnanti è ovviamente importante e attesa. Come già detto - ha concluso Bianchi - ne parleremo a novembre nella Conferenza regionale del sistema formativo, dove sono rappresentati tutti i soggetti interessati".
E sull'argomento si è espressa anche la Federalberghi dell'Emilia-Romagna. "Confermiamo come sempre la nostra disponibilità ad un confronto su questo tema con la Regione - spiega l'associazione - fermo restando che siamo per la cultura e per la scuola, essendo anche noi genitori prima ancora che imprenditori. Siamo sicuri - viene aggiunto - che le decisioni future terranno conto delle esigenze di tutti: studenti, famiglie, lavoratori, economia regionale, senza limitare l'attività scolastica". A giudizio degli albergatori regionali, ancora, "da alcuni anni a questa parte l'inizio dell'anno scolastico suscita purtroppo polemiche che coinvolgono anche gli operatori del turismo balneare dell'Emilia-Romagna. Tutto è nato da una richiesta della categoria, di spostare di due giorni, dal venerdì al lunedì successivo, l'inizio delle lezioni scolastiche. E' bene ricordare - viene sottolineato - che il numero dei giorni di lezione, previsti per legge (200 nell'arco dell'anno scolastico), è rimasto invariato. Pertanto - conclude Federalberghi - anticipare l'inizio delle scuole vuole dire di fatto anticiparne la chiusura; tenendo inoltre conto che le singole Istituzioni scolastiche hanno l'autonomia di procedere ad adattamenti del calendario scolastico fatto salvo il numero delle giornate previste".

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