Un
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Porretta
(oggi Comune di Alto Reno terme), storica azienda di ingranaggi con
200 lavoratori, scatta un ulteriore anno di cassa integrazione
straordinaria. E' arrivato oggi il via libera da parte del ministero
del Lavoro, che ha emanato il decreto di proroga per un anno, fino a
luglio 2018, della misura di sostegno. Richiesta dal Commissario
straordinario dell'azienda, la Cigs era attesa e arriva dopo le
richieste in tal senso nei giorni scorsi di Regione, istituzioni
locali e sindacati. "Il via libera del ministero è uno dei
tasselli fondamentali del percorso previsto per garantire continuità
e prospettiva ad una realtà produttiva importante dell'Appennino",
commenta il governatore Stefano Bonaccini. "Ora il nostro
impegno prosegue nel sostegno alla ricerca di un nuovo partner
industriale". Ora, infatti, con l'estensione dell'ammortizzatore
sociale può proseguire con maggiore tranquillità il lavoro del
Commissario straordinario del Gruppo Paritel, che ha ottenuto la
proroga di un anno della procedura per valutare le offerte d'acquisto
della Demm. La proroga della cassa integrazione si è resa necessaria
in quanto le commesse attuali non sono in grado di garantire
l'impiego di tutta la manodopera presente in azienda.
In Regione accordo siglato per un'altra importante realtà, la Kemet di Pontecchio Marconi. Gli "esuberi scendono da 70 a 58 e uscite incentivate" e azienda "pronta a investire", chiarisce viale Aldo Moro. A sottoscrivere l'intesa, oltre alla Regione Emilia-Romagna, la Fiom-Cgil e la Fim-Cisl, i rappresentanti dei lavoratori i vertici dell'azienda, l'amministrazione comunale di Sasso Marconi e la Città metropolitana di Bologna. In Italia Kemet ha un organico complessivo di 442 dipendenti, oltre a 12 dirigenti, tutti nello stabilimento di Pontecchio Marconi. Attualmente 351 lavoratori, fino al prossimo 3 febbraio 2018, sono interessati da contratto di solidarietà.
L'accordo prevede una riduzione dei posti di lavoro "che scende da 70 a 58 dipendenti e mobilità volontaria, senza opposizione, incentivata economicamente e affiancata da specifiche azioni per la ricollocazione. L'azienda - prosegue la nota - ha inoltre confermato l'impegno a proseguire la valorizzazione delle attuali produzioni (film metallizzato e condensatori in film plastico), ma anche la volontà di esplorare opportunità di differenziazione con lo sviluppo di nuovi prodotti per mercati emergenti, continuando a potenziare la funzione di ricerca e sviluppo".
In Regione accordo siglato per un'altra importante realtà, la Kemet di Pontecchio Marconi. Gli "esuberi scendono da 70 a 58 e uscite incentivate" e azienda "pronta a investire", chiarisce viale Aldo Moro. A sottoscrivere l'intesa, oltre alla Regione Emilia-Romagna, la Fiom-Cgil e la Fim-Cisl, i rappresentanti dei lavoratori i vertici dell'azienda, l'amministrazione comunale di Sasso Marconi e la Città metropolitana di Bologna. In Italia Kemet ha un organico complessivo di 442 dipendenti, oltre a 12 dirigenti, tutti nello stabilimento di Pontecchio Marconi. Attualmente 351 lavoratori, fino al prossimo 3 febbraio 2018, sono interessati da contratto di solidarietà.
L'accordo prevede una riduzione dei posti di lavoro "che scende da 70 a 58 dipendenti e mobilità volontaria, senza opposizione, incentivata economicamente e affiancata da specifiche azioni per la ricollocazione. L'azienda - prosegue la nota - ha inoltre confermato l'impegno a proseguire la valorizzazione delle attuali produzioni (film metallizzato e condensatori in film plastico), ma anche la volontà di esplorare opportunità di differenziazione con lo sviluppo di nuovi prodotti per mercati emergenti, continuando a potenziare la funzione di ricerca e sviluppo".
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