L'atteso
e apprezzato evento 'Borghi Di...vini', la manifestazione che vede
l'Appennino mettersi in vetrina con i suoi magnifici borghi storici
che fanno da cornice alla presentazione delle eccellenze vinicole del
territorio, degustate al fresco estivo delle colline bolognesi e con
le proposte culinari tradizionali, termina quest'anno con una
antipatica coda polemica che vede al centro il direttore artistico
della manifestazione, Serena Tracchi.
La
direttrice è stata accusata in numerosi post sui social e in
pubblicazioni di periodici locali, di incompetenza, di inadeguatezza
nella sua attività organizzativa e persino di aver assunto un ruolo
inopportuno di cassiera, non conforme al suo incarico. La critica,
sfociata a volte in denigrazione, ha notevolmente sorpreso la
destinataria che si è sentita immotivatamente portata alla gogna
mediatica e 'ingiustamente penalizzata dal non rispetto del
diritto di cronaca, sfociato in una becera critica' , come si legge
nella denuncia della signora che ritenendo di non aver avuto il
legittimo diritto di replica e di esprimere il suo punto di vista è
ricorsa alla tutela legale dell'avvocato Maria Francesca Carbonaro e sta valutando
l'opportunità di ricorrere al giudizio del giudice ordinario.
L'avvocato
ha già inviato per la pubblicazione una sua replica ai denigratori
della signora che difende. Non lo dice apertamente , ma si ricava che
si augura che 'la replica difensiva venga pubblicata finché la
memoria della denigrazione è viva' e non al termine dell'eventuale
giudizio che solitamente giunge dopo diversi anni, quando ormai il
tutto è finito nel dimenticatoio.
L'avvocato
scrive:
Quando
la voglia di screditare supera i dati di fatto! Così la mia cliente
Sig.ra Serena Tracchi si difende dalle illazioni mosse sulla
manifestazione da Lei promossa "Borghi di vini",
contestazione che continua impropriamente anche sui social, dove
addirittura Le viene richiesta copia del Curriculum Vitae!!
Le
comprovate capacità della mia cliente vengono valutate e apprezzate
ogni anno grazie alla conferma da parte del Comune di San Benedetto
Val di Sambro, oltre che dalla buona riuscita della stessa
organizzazione dell'evento.
Infatti,
nella prima e nell'ultima serata si sono superati i 400 calici
venduti, sia a Qualto che a Ripoli, dove in ogni località hanno
partecipato oltre 1200 persone. Le serate andate male o meno
bene a causa del maltempo sono quelle di Zaccanesca, con soli 36
calici e di Pian del Voglio con oltre 200 calici venduti.
In
realtà l'associazione culturale di cui la Tracchi fa parte, ossia
“L'Alice nel Paese della Meraviglia”, viene coinvolta dal Comune
di San Benedetto per aiutare i borghi soprattutto nella parte fiscale
(a questo è dovuta altresì la sua presenza fissa in cassa,
situazione che le è stata impropriamente contestata), con
addirittura anticipo di denaro da parte sua per l'acquisto di calici,
sacchette e nonché per la chiamata dei musicisti. L'organizzazione,
pertanto, rimane a carico di ogni Borgo, e viene coadiuvata
dall'esperienza che il Direttore artistico mette a disposizione per
la buona riuscita di ogni serata.
Ed ancora, afferma la Tracchi:"i miei compiti escludono la gestione dei vini, della gastronomia e altre decisioni prese liberamente dal borgo. Cerco di trovare un filo conduttore che leghi le serate nel suo insieme e aiuto nel coordinamento e laddove i borganti non riescano nell'organizzazione, altresì come libera volontaria per riuscire nella valorizzazione del territorio".
Ed ancora, afferma la Tracchi:"i miei compiti escludono la gestione dei vini, della gastronomia e altre decisioni prese liberamente dal borgo. Cerco di trovare un filo conduttore che leghi le serate nel suo insieme e aiuto nel coordinamento e laddove i borganti non riescano nell'organizzazione, altresì come libera volontaria per riuscire nella valorizzazione del territorio".
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