venerdì 22 settembre 2017

Ferrovia Porrettana. Pendolare maltrattato.

Non funziona la biglietteria automatica, sale ugualmente sul treno poiché ne ha necessità, raggiunge immediatamente il personale di servizio per regolarizzare la sua presenza sul convoglio pagando il dovuto e gli viene imposto una spesa supplementare di 5 euro. La pendolare si trova quindi 'multata' per carenze non sue ma del 'multante'.

La protesta è stata raccolta da Valerio Giusti, del Comitato per la Ferrovia Porrettana, che in una lettera agli amministratori regionali scrive:

Lo scorso anno fu comunicato ai comitati dei pendolari della regione Emilia Romagna l’eliminazione dei biglietti chilometrici, comodissimi e utilizzati da moltissimi utenti dei servizi ferroviari regionali, ma considerati facilitatori di chi non volesse pagare il biglietto e rendere impossibile per l’analisi e la tracciabilità dei viaggiatori. La protesta di tutte le associazioni e amministrazioni locali fu altissima e le perplessità avanzate vertevano, soprattutto, dalla mancanza di un’efficiente sistema di bigliettazione nelle stazioni o nelle zone limitrofe per tutti coloro che non utilizzano o non hanno la sufficiente dimestichezza con l’utilizzo di internet e anche perché, a differenza di oggi, il biglietto chilometrico si poteva conservare per diverso tempo e utilizzare al bisogno. I gestori del servizio ferroviario hanno assicurarono di poter garantire una copertura capillare della rete di distribuzione a partire dalle biglietterie automatiche in modo che nessuno dovesse partire senza biglietto. In qualità di comitati aderenti al Crufer chiedemmo che venissero salvaguardate le persone che non avessero avuto la possibilità di acquistare un biglietto qualora le biglietterie fossero state tutte chiuse. Purtroppo non è così. Lunedì 18 settembre, una pendolare che da anni prende e paga regolarmente l’abbonamento mensile o il biglietto ordinario, non ha potuto acquistarlo presso la stazione di Silla perché la biglietteria automatica era guasta ed era presente un tecnico inviato da Trenitalia che cercava di aggiustarla. Per non giungere tardi al lavoro è dovuta salire senza biglietto e si è rivolta immediatamente al capotreno per acquistarlo a bordo che le ha addebitato una penale di 5 €. Siamo solidali con la regione e le ferrovie nella lotta contro “i portoghesi” ma non è pensabile che i cittadini siano trattati in questo modo per un disservizio causato dalle infrastrutture. Dovrebbe essere multata Trenitalia per non aver garantito ai cittadini di acquistare il biglietto e non l’utente vittima delle inefficienze che si è rivolta tempestivamente al capotreno eliminando qualsiasi sospetto che volesse nascondersi. Sappiamo di capotreni che, valutate situazioni analoghe, non hanno comminato la penale perché consci dell’innocenza del viaggiatore, impossibilitato materialmente a compiere il proprio dovere di cliente pagante, ma si vede che il capotreno del 6358 delle 16.22 ha ritenuto l’utente salito a Silla gravemente colpevole di non aver previsto il guasto della emettitrice che il tecnico stava aggiustando. Forse doveva aspettare che venisse ripristinata auspicando che il datore di lavoro fosse comprensivo ?? A parer nostro, sarebbe quanto mai doveroso ed opportuno che Trenitalia rimborsasse la penale, scusandosi con la furibonda viaggiatrice che ci ha denunciato un comportamento che ha ritenuto ingiusto ed offensivo.


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