sabato 26 agosto 2017

Vittoria class action Altroconsumo. Oltre 300mila euro ai 3000 utenti per disservizi Trenord

Giornata storica dopo anni di battaglie dal dicembre 2012 a oggi. Finalmente ora i risarcimenti per migliaia di pendolari in Lombardia.

Un lettore ha chiesto la pubblicazione di questo articolo. Riporta una sentenza che potrebbe aprire 'la via di una nuova frontiera' per i tanti maltrattati pendolari di casa nostra



Risultato  storico per i diritti dei pendolari e per la class action in Italia: con la sentenza della Corte di Appello di Milano depositata oggi Trenord è stata condannata ad un risarcimento di 100 euro a testa (in aggiunta agli indennizzi automatici già versati) ai 3018 aderenti alla class action di Altroconsumo  per i gravi disagi del dicembre 2012.

E’ la prima class action in Italia che porta a un risultato utile per migliaia di consumatori. Altroconsumo è raggiante: è stata riformata integralmente la sentenza di primo grado, riconoscendo la gravità dei disagi subìti circa cinque anni fa.

I disservizi inflitti agli utenti dalla compagnia ferroviaria per oltre quindici giorni nel dicembre 2012 furono gravissimi: saltò tutto il sistema di trasporto su rotaie, treni cancellati e i pochi rimasti diventati carri presi d’assalto, corse dirottate, ritardi, mancanza di informazioni per i circa 700mila i pendolari lombardi coinvolti in quelle giornate di caos.

Nel 2014 dopo quattro giornate di mobilitazione Altroconsumo aveva chiuso e depositato presso la cancelleria del Tribunale di Milano le iscrizioni all'azione. La class action era stata ammessa il 3 marzo 2014.

Secondo la Corte d’Appello di Milano 
non v’è dubbio che Trenord abbia causato, per inefficienza nell’organizzazione, disservizi e disagi tali da coinvolgere migliaia di viaggiatori, in forma continuativa, per un periodo di tempo prolungato (dal 9 al 17 dicembre 2012), costringendoli a subire i ritardi prolungati, cancellazione di corse, trasbordi da un convoglio all’altro, modifiche di itinerari, condizioni di sovraffollamento dei convogli, senza neppure garantire forme di assistenza minime o diramare informazioni sui tempi di attesa o su eventuali percorsi alternativi.
Come sostenuto da Altroconsumo la sentenza ha riconosciuto che in tale situazione agli utenti danneggiati spetta un risarcimento ulteriore e aggiuntivo all’indennizzo automatico previsto dal regolamento di servizio e già versato da Trenord. Tale risarcimento è stato quantificato in 100euro per ciascun aderente, a titolo di danno non patrimoniale, ed è stato riconosciuto a 3018 aderenti alla Class Action di Altroconsumo. L’analogo diritto di altri 3000 aderenti circa è stato invece ritenuto prescritto in quanto in materia di trasporti il Codice Civile prevede un termine di prescrizione annuale (estremamente breve e che purtroppo ha impedito a una parte degli aderenti di far valere tempestivamente i loro diritti).

Commenta Paolo Martinello presidente Altroconsumo: “Per la prima volta in Italia una class action introdotta a tutela dei diritti di migliaia di consumatori sfocia in un risultato positivo, tangibile e concreto, a beneficio di migliaia di pendolari vittime di gravi inefficienze nei servizi pubblici.

E’ un risultato importante e un precedente positivo per tutti gli utenti di servizi di trasporto: le aziende devono migliorare la qualità dei servizi, rispettare i diritti degli utenti e rispondere nei loro confronti dei disservizi dei quali sono responsabili.”


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