Sono
partite, nel Comune bolognese di Dozza, le prime attività
nell'ambito della convenzione sottoscritta nel novembre del
2014 con il Tribunale di Bologna "per lo svolgimento del lavoro
di pubblica utilità come pena sostitutiva dei condannati per guida
in stato di ebbrezza e sostanze stupefacenti". Infatti, "dopo
aver dato diverse disponibilità ad accogliere i condannati su
richiesta dei loro legali", una volta divenute definitive le
sentenze di condanna con l'ammissione a questa pena sostitutiva, nei
primi mesi del 2016 sono partiti i primi percorsi.
I
condannati, si legge in una nota, si sono occupati prevalentemente di
"aree verdi,
cimiteri e altre piccole manutenzioni". Nel dettaglio, finora
sono state avviate quattro attività, per un totale di 524 ore, di
cui due già terminate in quanto i condannati hanno regolarmente
svolto le ore di fissate dal giudice. In un caso, oltre alla pena
sostitutiva "è stato richiesto al Comune lo svolgimento di
lavoro di pubblica utilità per 'messa alla prova' per un altro
genere di reati, finalizzata all'estinzione del reato stesso".
Soddisfatto
il sindaco Luca Albertazzi, secondo cui "questo istituto
consente di
utilizzare questa 'forza lavoro' a vantaggio di tutta la collettività
e secondo principi di solidarietà sociale, in modo che la pena
diventi anche una forma di rieducazione". Infatti, osserva il
primo cittadino, le persone che hanno svolto e stanno svolgendo i
lavori di pubblica utilità "finora si sono mostrate molto
disponibili, dimostrando grande impegno nelle mansioni che vengono
loro affidate" (Dire)
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