domenica 4 giugno 2017

A Vergato torna in auge la 'mancata riscossione degli oneri di urbanizzazione'.

Martedì prossimo, 6 giugno, viene al pettine il nodo della 'mancata riscossione degli oneri di concessione edilizia' che ha portato all'erario comunale di Vergato un 'danno' di circa 300.000 euro. In sede penale verrà infatti discussa la vicenda che vede imputati con l'ipotesi di reato di 'abuso e omissione di atti d’ufficio' l'ex sindaco di Vergato Sandra Focci e i componenti della giunta da lei guidata. Se il giudice decreterà la estraneità dei fatti per gli imputati, la vicenda si chiude, se , al contrario, indicherà gli imputati colpevoli del reato, la storia prosegue anche per l'attribuzione degli onori a carico dei singoli.
Il processo vede il Comune di Vergato, l'ente danneggiato, non costituito come parte civile e ciò ha spinto i consiglieri comunali Giuseppe Argentieri e Carlo Monaco e chiedere agli attuali componenti dell'amministrazione comunale conto della mancata costituzione.
E difficile comprendere un comportamento tanto distratto da parte dell'ente” spiega Argentieri piuttosto irritato. “Comportamento a volte più vicino al tentativo di farsi da parte che di voler difendere le giuste aspettative del Comune. Impossibile non fare queste considerazioni anche perchè pare si voglia confermare il detto 'Cane non mangia cane' . In questo caso 'giunta non mangia giunta', soprattutto se dello stesso partito.


Ecco il testo dell'interrogazione:

Vergato, lì 31/05/2017
Al Sindaco del Comune di Vergato
Sig. Massimo Gnudi
e p.c. al Consiglio Comunale del Comune di Vergato
Oggetto: Interrogazione sulla mancata costituzione del Comune di Vergato come parte civile in riferimento al processo penale inerente il reato di abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio.
I sottoscritti Giuseppe Argentieri e Carlo Monaco, attualmente consiglieri comunali di Vergato eletti nella lista “Vergato cambia musica” venuti a conoscenza che presso il Tribunale di Bologna è in corso un processo penale a rito abbreviato nel quale la signora Sandra Focci, nella sua qualità di sindaco pro-tempore del Comune di Vergato, è imputata assieme ai consiglieri comunali componenti la giunta da Lei nominati, del reato di abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio; considerato che i fatti ai quali l’imputazione fa riferimento sono relativi al mancato introito nelle casse comunali di una quota di oneri di urbanizzazione dovuti ex-lege ma non richiesti dall’amministrazione ai titolari di concessione edilizia, il cui valore complessivo è stato già quantificato in precedenti sentenze nella somma di 300.000 euro circa; considerato che di questi danni solo una minima parte (40.000 euro) sono stati attribuiti alla responsabilità del dipendente comunale allora dirigente dell’ufficio tecnico comunale, ritenendolo quindi solamente in minima parte responsabile del danno complessivo, poiché, secondo la sentenza della Corte dei Conti, la restante responsabilità degli ulteriori 260.000 euro circa è stata addossata agli organi elettivi e non ( in primis Consiglio Comunale, Giunta, Sindaco, ecc.) e comunque tutto fatto salvo il recupero degli oneri in autotutela onde ridurre od azzerare il danno erariale; considerato che il Giudice per le Indagini Preliminari Dott. Petragnani Gelosi ordinò alla Procura della Repubblica un supplemento di indagini nei confronti non solo della precedente Giunta Focci ma anche di quella attuale, ritenendo obbligatorio e non discrezionale il recupero degli oneri paritributari in autotutela, motivo per cui nei prossimi giorni è fissato il processo a carico della Giunta precedente, per essersi rifiutata di procedere alla ripetizione delle somme dovute dai concessionari all’amministrazione comunale; considerato che in risposta ad una precedente mozione presentata da “Vergato cambia musica” il sindaco pro-tempore Massimo Gnudi e la giunta attualmente in carica, ritenendo di essere totalmente estranea ai fatti, pur nel perdurare di un danno oggettivo e ingiusto per il Comune, non hanno ritenuto opportuno intraprendere alcuna iniziativa per recuperare quel credito, se non per la quota di responsabilità del suddetto dipendente; constato che il Comune di Vergato è in questa vicenda ingiustamente danneggiato per un valore economico di circa 300.000 euro di cui solo una minima parte, allo stato degli atti, potrà essere recuperata 

interpellano il Sindaco e la Giunta Comunale per conoscere quali siano state le ragioni per le quali il Comune di Vergato, persistendo in una inerzia della quale è sicuramente responsabile sul piano politico, abbia ritenuto di non doversi costituire parte civile nel processo penale attualmente in corso contro l’ex sindaco e la sua giunta per ottenere, nel caso le responsabilità penali venissero accertate, il dovuto risarcimento dei danni.




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