giovedì 11 maggio 2017

Vergato. Iniezione “quasi” letale: narcotizza un’anziana in casa e la rapina. Arrestata la responsabile. .


Foto d'archivio
Narcotizzata da una conoscente e rapinata. Questa la triste storia che ha avuto per vittima una anziana signora di Vergato e che fortunatamente si è risolta senza danni patrimoniali grazie al tempestivo e risolutivo intervento dei Carabinieri di Vergato. I militari  hanno poi arrestato i responsabili, due italiani, M.N., una cinquantaquattrenne di Vergato e L.G., un foggiano quarantacinquenne di San Severo .

Il fattaccio, che conferma il rischio corso da chi vive solo,  è successo ieri pomeriggio, quando la Centrale Operativa del 112 è stata informata che un’anziana era stata soccorsa dai sanitari del 118 a seguito di un’aggressione che la stessa affermava di aver subito durante la mattina. In particolare, l’anziana, settantacinquenne, nata a Savigno e residente a Vergato, ha riferito di essere stata narcotizzata e rapinata da una badante del luogo, sua conoscente. 

Stando alle affermazioni della vittima, questa, dopo aver fatto entrare la donna in casa, si sarebbe sentita pungere sulla spalla destra, poco prima di perdere i sensi. Dopo qualche ora, i parenti dell’anziana, non riuscendo a mettersi in contatto con lei, si sono recati a casa sua e l'hanno trovata a terra, viva, ma in stato confusionale. Soccorsa dai sanitari del 118, la settantacinquenne è stata trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna per essere sottoposta alle cure del caso.

 I Carabinieri hanno avviato le indagini e sono riusciti, in brevissimo tempo, a risalire all’identità della responsabile, M.N., cinquantaquattrenne di Vergato, rintracciata all’interno della sua abitazione mentre si trovava in compagnia del fidanzato, L.G., quarantacinquenne pugliese. Nonostante il ritrovamento della fede nuziale della vittima che la cinquantaquattrenne aveva in tasca, questa continuava a negare ogni addebito, cambiando continuamente la versione dei fatti.

Soltanto dopo diverso tempo, la donna, incalzata dalle domande degli inquirenti e soprattutto dai fatti, ha ammesso ogni responsabilità, asserendo di aver narcotizzato con un’iniezione di barbiturici l’anziana e di averla rapinata, non solo della fede nuziale, ma anche di altri gioielli che aveva venduto a un 'Compro Oro' di Bologna. Sviluppando questa informazione una pattuglia dei Carabinieri di Vergato ha individuato l’esercizio commerciale e recuperato i gioielli, del valore di circa 1.300 euro, che il commerciante bolognese aveva acquistato qualche ora prima da una donna (la cinquantaquattrenne arrestata) che si era presentata esibendo un documento di riconoscimento riportante la sua effige fotografica, ma intestato a un’altra persona. La carta d’identità utilizzata è stata rinvenuta dai Carabinieri in casa della donna, unitamente a un altro documento, anch’esso contraffatto, riportante l’effige fotografica del quarantacinquenne ma intestato a un altro soggetto. 

La donna, arrestata poiché responsabile dei reati di rapina aggravata ai danni di ultrasessantacinquenne nonché possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsi, è stata trasferita in carcere. L’uomo, che dovrà rispondere soltanto del possesso del documento falso, è stato rinchiuso nella camera di sicurezza della caserma Carabinieri, in attesa di essere processato con rito direttissimo nella mattina odierna.


Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

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