lunedì 22 maggio 2017

Casalecchio di Reno celebra il 25° anniversario delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio.


Il 23 maggio 1992 la mafia uccideva Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della loro scorta lungo l'autostrada Palermo-Mazara del Vallo. Poche settimane dopo, il 19 luglio, un'autobomba assassinava Paolo Borsellino e la sua scorta a Palermo, sotto casa della madre.

Casalecchio di Reno, domani, martedì 23 maggio, alle 12, ospiterà la commemorazione ufficiale del 25° anniversario di quelle stragi. La cerimonia si terrà presso il cippo dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel giardino del Municipio (Via dei Mille, 9), lato Ponte di Pace.

Massimo Bosso, Sindaco di Casalecchio di Reno, dopo il suo intervento, depositerà una corona di fiori, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni e delle Forze dell’Ordine.

Nel pomeriggio, alle 18, in Casa della Conoscenza, l'incontro "Storia di giovani, teatro e camorra" si concentrerà sul libro di Alessandro Gallo Tutta un'altra storia , in un dialogo tra l'autore e Nicola Bonazzi di Teatro dell'Argine.
Si può parlare di legalità ai ragazzi coinvolgendoli con romanzi appassionanti? Alessandro Gallo dimostra di sì, e dopo Scimmie e Andrea torna a settembre chiude la sua trilogia con una storia autobiografica ambientata a Napoli, in cui tre adolescenti combattono la camorra con la forza del teatro.


Alessandro Gallo presenterà il libro Tutta un'altra storia anche nella mattinata di martedì 23 maggio, alle ore 10.30 a Spazio ECO, in un incontro riservato alle scuole con l'assessore a Saperi e nuove generazioni Fabio Abagnato.

Tutta un'altra storia di Alessandro Gallo
"Napoli, in un quartiere di periferia: tre adolescenti, Catia Boutique, Diego El Pibe e Raffaelle Cap! crescono tra l’ammirazione per le imprese criminali dei camorristi del loro rione e il desiderio di correttezza e onestà. Raffaele, figlio di camorristi finiti male e cresciuto da una nonna dalla integerrima morale, è buono, disponibile e non sopporta le ingiustizie, l’opposto di Diego: ribelle, testardo e con la continua fissazione della giustizia fai da te, scagnozzo del clan di Cicciobello. Catia, in bilico tra i due mondi, finisce per diventare l’amante di Banana, una Lady Camorra che governa il Rione e da il via a una faida senza regole, che colpirà anche i suoi più cari amici. Irrequieti, violenti, brutalmente volgari contro se stessi, gli amici e i loro genitori, vivono il loro presente al gusto di piombo e asfalto, ma tutto inaspettatamente cambia anche grazie ad un corso di teatro. Tra magazzini di costumi vecchi, travi di legno e copioni dei grandi autori stranieri tradotti in dialetto napoletano, Raffaele prima e Catia poi si appassionano al teatro a tal punto da non poterne fare a meno, anche quando a chieder loro di darci un taglio è lo stesso camorrista che qualche mese prima li governava".
Alessandro Gallo (Napoli, 1986) esordisce con il romanzo Scimmie (Navarra Editore 2011, nuova edizione 2016, Premio Iride Cava de' Tirreni 2012), dal quale è tratto lo spettacolo teatrale omonimo prodotto da Nuovo Teatro Sanità/Caracò teatro. È co-fondatore e direttore dell'associazione Caracò, per la quale è anche coautore del romanzo-inchiesta sulle mafie in Emilia-Romagna Non diamoci pace. Diario di un viaggio (il)legale (2014) e delle antologie La giusta parte (2011) e La Grammatica di Nisida (2013), quest'ultima vincitrice del Premio Napoli Cultural 2013. Nel 2014 riceve la Medaglia d'argento al valor civile "Premio Carlo La Catena" per l'attività editoriale e per il teatro di impegno civile. Il suo secondo romanzo s'intitola Andrea torna a settembre (Navarra Editore 2014). È ideatore e coordinatore del laboratorio di teatro inchiesta "Il viaggio legale da Emilia a Romagna" (menzione speciale Premio Cevenini 2013) sostenuto dal Comune di Casalecchio di Reno per il progetto "Il futuro volta le spalle alle mafie", da cui è nato lo spettacolo Mafia Stop, Pop!, miglior spettacolo di impegno civile al Festival Teatro Lab di Reggio Emilia. Dal 2015 è promotore teatrale per La Corte Ospitale di Rubiera (RE).

Info: Istituzione Casalecchio delle Culture
Tel. 051.598243 – E-mail info@casalecchiodelleculture.it



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