giovedì 13 aprile 2017

Chi trova un amico 'salva il tesoro'.


Con lo slogan 'il miglior antifurto è il tuo vicino' è stata presentata ieri a Sasso Marconi la proposta di 'controllo di vicinato', attività collettiva organizzata per un attenta sorveglianza del territorio per prevenire azioni criminose con una attenta collaborazione appunto 'fra vicini', solitamente uniti in una rete whatsapp.
I componenti dei vari gruppi fanno riferimento al proprio coordinatore e ogni presenza o attività sospetta rilevata nell'area del 'vicinato', ogni dato che possa agevolare l'identificazione della presenza 'anomala' viene trasmesso immediatamente alle forze dell'ordine cui è affidata l'attività pratica di verifica e di eventuale repressione.

La presentazione è stata affiancata dall'illustrazione di una esperienza molto riuscita in comune di Castelfranco Emilia.

Qui si sono formati ben 32 gruppi di vicinato per un totale di oltre 400 aderenti e il numero va via via incrementandosi. Il controllo del territorio risulta così esteso, concreto, capillare ed efficace. Numerosi gli interventi delle forze dell'ordine su sollecitazione dei coordinatori di cui molti produttivi. E' stato portato ad esempio un fatto accaduto, emblematico per l'attuazione di una effettiva azione di prevenzione.
Da un gruppo di vicinato arrivò alla stazione dei Carabinieri la segnalazione del transito e sosta in una zona agricola di una vettura ritenuta 'strana'. Con la segnalazione fu precisata anche la targa della vettura. Questo consentì ai Carabinieri di risalire al proprietario dell'auto, uno zingaro già noto per la sua abituale attività criminosa. I militari partirono per il controllo e, anche se gli occupanti non furono sorpresi nell'atto di delinquere, fu però possibile riscontrare che l'auto era priva di assicurazione. Ciò permise il sequestro della vettura e il conseguente 'appiedamento' dei trasportati che non poterono quindi portare a termine eventuali progetti illegali.
E' stato chiarito che ai gruppi di controllo non è consentita 'attività investigativa o di schedatura', ma solamente la semplice sorveglianza, ' pressochè abituale' a chi vive normalmente una determinata area.
La buona riuscita della collaborazione di vicinato è condizionata anche dal fatto che la comunicazione in rete sia limitata alle sole segnalazioni e non comporti, come oggi normalmente avviene, scambio di messaggi amichevoli e confidenziali che possono distrarre dalla vera finalità dell'operazione. Ciò garantirà al capogruppo che l'allerta che gli giunge sia realmente motivata da una 'emergenza'.
 


Nell'incontro era in distribuzione il modulo con cui 'formalizzare' la presenza di un gruppo di vicinato.

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