giovedì 23 marzo 2017

Con il suo “Non ci avrete mai” Chaima Fatihi dice no al terrorismo. La scrittrice italo-marocchina si è confrontata sull’Islam con gli studenti del Fantini di Vergato.

 

Di Michela Turra

Vergato cittadina pilota non solo nel campo dell’arte, ma anche della scrittura. 

All’istituto Fantini venerdì scorso, 17 marzo, ha fatto il suo ingresso davanti a un’interessata platea di studenti e docenti Chaima Fatihi, autrice del libro pubblicato da Rizzoli “Non ci avrete mai. Lettera aperta di una musulmana italiana ai terroristi”.

Ventiquattro anni, italo-marocchina, con il suo testo sincero e vibrante, indirizzato ai combattenti dell’Isis all’indomani dell’attentato al Bataclan, la studentessa di giurisprudenza ha voluto segnare la distanza tra il loro fanatismo estremista e l’Islam moderato di tanti. 

 

Il capo avvolto in un elegante velo, proprio dalla disputa legale di cui è recentemente stato oggetto questo indumento ha preso il via il dialogo della giovane con il coordinatore dell’Unione dei Comuni dell’Appennino per cultura e turismo Marco Tamarri, l’editore Gualtiero Palmieri e il preside del Fantini Paolo Bernardi.

Ognuno deve esser libero di vivere la propria identità anche religiosa” ha detto la ragazza, che ha rilevato tra l’altro come dopo le stragi di Parigi e Bruxelles la preoccupazione fosse diffusa in particolare tra i musulmani. “Ero stanca di vedere l’Islam nella gogna mediatica” ha aggiunto, facendo riferimento ai concetti chiave di mix e processo di interazione piuttosto che di integrazione.

Al tema, purtroppo di tragica attualità, hanno aderito con domande e interventi ragazzi e insegnanti del Fantini, mentre la sera, in biblioteca, la discussione si è animata grazie al confronto tra Chaima e Michele Zanzucchi, autore di “L’Islam spiegato a chi ha paura dei musulmani”(edizioni Città nuova). 

 

1 commento:

  1. Le statistiche raccontano fatti; le parole, per quanto possano essere sincere, sono parole.
    Lista di attacchi terroristici da parte di musulmani in Europa dal 2001
    …. è lunga 7 pagine.
    Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio.

    RispondiElimina