Oggi si festeggia la terza edizione del “WORLD RADIO DAY”, Giornata Mondiale della Radio.
La
data, 13 Febbraio, è quella della prima trasmissione radiofonica
dagli Studi della Sede ONU, nel 1946, con il messaggio : < Qui,
sono le Nazioni Unite che parlano ai popoli di tutto il mondo>.
Rappresenta
senz'altro una delle tappe, e una delle più importanti, del lungo
cammino che portò questo strumento, nato sulle colline della nostra
città, Sasso Marconi, frutto delle intuizioni del nostro più grande
concittadino, Guglielmo Marconi, a diventare il segno della più
grande rivoluzione dei tempi moderni, quella che ha segnato l'inizio
di una nuova era.
La
radio è oggi il <mezzo> di comunicazione a più ampia
diffusione del mondo e questa giornata intende indicare questo
strumento come veicolo per migliorare la cooperazione internazionale
tra tutte le stazioni del mondo e per incoraggiare le principali reti
e radio a promuovere la libertà di accesso all’informazione, la
libertà di espressione ed il rispetto per le diverse culture, a
scambiare opinioni e a rappresentare, al tempo stesso, uno
strumento educativo ad altissimo potenziale.
”La
radio sei tu!” è lo
slogan con cui è stata lanciata dall’Unesco
la ‘Giornata
mondiale della Radio 2017’
e si legge sul sito di ONUITALIA : “Avendo l’obiettivo di
promuovere un dialogo costruttivo tra le comunità, la
radio deve dare la possibilità a tutti gli ascoltatori di
partecipare per poter rappresentare i diversi punti di vista e
le diverse esperienze, facendo sentire loro che la radio è sempre
presente per tutti. E’ stata usata per aiutare le
persone, in particolare i giovani, ad affrontare i loro problemi
attraverso la comunicazione, può salvare vite umane in situazioni di
disastri naturali o pericoli, rappresenta una piattaforma per i
giornalisti che vogliono riportare fatti o raccontare storie.
Per
il 13 febbraio e nei giorni precedenti, l’Unesco ha incoraggiato le
stazioni radio a partecipare anche al cosiddetto ”Bilancio
della salute della Radio” e tra le diverse attività tra cui
scegliere ha indicato:
-Ripensare
o creare politiche che amplino l’audience
-Animare
un programma di autovalutazione
-Organizzare
forum di ascoltatori o gruppi d’ascolto fissi
-Nominare
un responsabile per il coinvolgimento del pubblico
-Creare
o rafforzare un' associazione o un organismo di promozione
dell’industria radiofonica”.
GRAZIE
GUGLIELMO MARCONI !
Grazie a Guglielmo Marconi, questo è sicuro.
RispondiEliminaMa tutto il resto cosa c’entra?
L’articolo è solo un ottimo esempio di propaganda globalista, mondialista, per la cessione di sovranità agli oligarchi dell’ONU e dell’UNESCO e alle loro operazioni di ingegneria sociale.
C’è anche il tocco subliminale con la foto della bella ragazza africana, che volete di più?
Che brutta scelta quella di legare la radio a gentaglia come l'ONU che soffoca le sovranità nazionali e la libertà dei popoli.
RispondiEliminaPerchè nel paese di Guglielmo Marconi non si è fatto niente ? Non si è neanche nominato. Buono per continuare a non farsi conoscere. Se non per riconoscenza, almeno per un ritorno economico col turismo.
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