Di
Morris Battistini
Abbiamo
presentato al Prefetto di Bologna denuncia per la mancata
celebrazione della Giornata del Ricordo del 10-11 febbraio scorso nel
Comune di Marzabotto.
E'
paradossale, oltreché inaccettabile, che il Comune di Marzabotto,
simbolo ed esportatore di pace nel Mondo, tralasci la celebrazione
della Giornata del Ricordo sulle Foibe, in totale spregio alla legge
Nazionale che l'ha istituita.
Riteniamo
questo episodio gravissimo e irresponsabile. Assenza che, ancora una
volta, chiarisce decisamente come l' Amministrazione comunale
etichetti i caduti delle stragi come vittime di serie A e di serie B.
Evidentemente quelle delle Foibe sono di serie B.
Per
questo abbiamo ritenuto fosse doveroso e necessario denunciare al
Prefetto di Bologna l'atteggiamento colpevole, se non spregevole,
dell'Amministrazione in carica nei confronti di una triste ricorrenza
di valenza nazionale come quella della Giornata del Ricordo.
Ecco
il testo inviato al Prefetto:
OGGETTO:
Denuncia mancanza celebrazione Giornata del Ricordo
I
sottoscritti Morris Battistini nato a Bologna il 28/01/1987 , e Maria
Francesca Carbonaro nata a Locri il e 17/05/1981 in qualità di
Consiglieri Comunali di Minoranza del gruppo Uniti per Cambiare
Marzabotto presso il comune di Marzabotto denunciano quanto segue.
Il
Giorno del ricordo è una solennità civile Nazionale Italiana,
celebrata il 10 febbraio di ogni anno. Istituita con la legge 30
marzo 2004 n. 92 essa commemora le vittime dei massacri delle foibe e
dell'esodo Giuliano-Dalmata.
Secondo
la legge che l'ha istituito, al Giorno del ricordo è associato di
solito il rilascio di una targa commemorativa, destinata ai parenti
degli "infoibati" e delle altre vittime delle persecuzioni,
dei massacri e delle deportazioni occorse in Istria, in Dalmazia o
nelle province dell'attuale confine orientale durante l'ultima fase
della seconda Guerra Mondiale e negli anni immediatamente successivi.
Il
Comune di Marzabotto si ritiene da sempre comune di pace; pace che
propaga con forza e determinazione in tutto il mondo.
Ha
sempre sostenuto la necessità di tenere viva la memoria dei drammi
nazifascisti perchè la storia e la sua memoria potessero aiutare il
non ripetersi di tali tristi avvenimenti.
Ciò
nonostante nessun evento è stato mai posto in essere al fine di
ricordare le Vittime delle Foibe e dell'esodo Giuliano-Dalmata, al
contrario delle numerose iniziative che vengono poste in essere in
memoria soprattutto delle vittime degli eccidi ( vie, intitolazioni
strade, scuole, politici....) e a nulla potrà servire affermare che
la Scuola secondaria di Marzabotto ha partecipato all'evento tenutosi
presso la sede della Regione: la scuola è un ente a sé stante, che
ha deciso di partecipare ad una iniziativa lodevole, che si sarebbe
potuta svolgere anche nel comune di Marzabotto, se non ci fosse stata
l'inerzia dell'Amministrazione comunale.
Sempre
per tale motivo, e a seguito dell'inerzia dell'Amministrazione
Comunale di fronte a tale ricorrenza già nel 2015, nonché negli
anni precedenti ( l'amministrazione era stata invitata a partecipare
ad un incontro organizzato a Sasso Marconi nella giornata del
ricordo, al quale però non ha mai partecipato) in data 10 Febbraio
2015 lo scrivente Gruppo Consiliare UCM presentava una mozione nella
quale veniva espressamente richiesto e preteso un riconoscimento alle
vittime delle foibe attraverso ad es. l'intitolazione di una piazza,
di una strada, una lapide, o qualunque iniziativa volta al ricordo,
in qualsiasi occasione ma soprattutto nella ricorrenza del 10
Febbraio, al fine di tenere vivo il ricordo di un pezzo di storia del
nostro paese taciuta e insabbiata per oltre settant'anni.
A
tale mozione rispondeva l'amministrazione comunale in data 27 Marzo
2015, la quale prometteva l'inizio di un percorso condiviso che desse
il giusto decoroso ricordo, con prospettiva addirittura di decidere
congiuntamente come commemorare tali vittime, anche attraverso
l'apposizione di una targa a loro dedicata.
Così
purtroppo non è stato.
Solo
nel 2016 l'Amministrazione Comunale, in adesione alla legge n.92/2004
nonché dando seguito alla risposta suddetta, ha dato vita ad una
serata che ha visto coinvolta la storica Dott.ssa Viola Santi ben
nota per le proprie posizioni discutibili e di parte rispetto alle
foibe, che purtroppo tutto ha fatto tranne che dare il giusto
riconoscimento a tale dramma, ma nessun percorso condiviso, nessuna
manifestazione o azione di ricordo o commemorazione è avvenuta.
Tale
atteggiamento superficiale delle nostre istituzioni locali nei
confronti di una legge istituita dal Parlamento è ormai
inaccettabile, come è inaccettabile che la memoria sia ancora divisa
dalla politica, e tutto ciò nonostante gli inviti dei vertici
istituzionali, a partire dalla Presidente della Camera Boldrini "a
ricordare per rinforzare la democrazia ".
Tale
denuncia vuole sottolineare che non possono più esistere, nel 2017,
morti di serie A e morti di serie B e nasce anche dal fatto che
quest'anno si festeggia il 70/o anniversario del Trattato di pace di
Parigi rendendo quindi essenziale che dopo tanti anni il legittimo
riconoscimento diventi tangibile e non più frutto di parole scritte
su un foglio.
Siamo
stufi dell'indifferenza di quanti vogliono negare la sofferenza che
coinvolge 356.000 persone inermi costrette a un doloroso esilio,
morte nelle foibe. Un dramma collettivo che non può più essere
giustificato come tragedia-reazione alla politica fascista o peggio
ancora parlando di "falso storico".
VOGLIATE
Pertanto
restituire la legittima dignità e decoro alle vittime delle Foibe e
ai loro discendenti attraverso il giusto adempimento della legge
nazionale n. 92/2004 anche nel Comune di Marzabotto
Poveretto!!!
RispondiEliminaMa veramente un Poveretto!!
Questo fenomeno è uno dei più grandi seminatori di odio e di cattiveria che io abbia visto in consiglio a Marzabotto a memoria d'uomo.
RispondiEliminaBravo Morris, non ci devono essere vittime di seconda categoria
RispondiElimina
RispondiEliminaNon sarebbe difficile da credere che l'amministrazione di Marzabotto avesse volutamente evitato di ricordare i caduti delle foibe. Se davvero e' stato cosi' piu' che le denunce e' ora che i cittadini nelle urne dicano BASTA ai politici che dopo decenni dai fatti continuano a USARE i morti di casa propria senza vergogna per alimentare divisione e odio fra la gente e grazie a quelli governare! Non ci sono morti di serie A e di serie B, e' ora di capirlo!
Basta sfruttare i morti di una parte e dell'altra per scopi politici, questa pratica è disgustosa, sono ormai passati più di 70 anni, è ora di metterci una bella pietra sopra, ma a quanto vedo gli sfigati non ci sono solo a sinistra, possibile che tutti gli elementi che si dedicano alla politica siano così infantili. Questi personaggi potevano risparmiarsi questa ridicola denuncia.
RispondiEliminaMa è ovvio che i morti delle foibe , a Marzabotto e dintorni, NON devono essere commemorati: sono stati trucidati dai comunisti italiani asserviti al dittatore iugoslavo Tito! Ho addirittura sentito dire che quei morti erano persone che, andando a funghi, caddero incidentalmente dentro le foibe. Se i marzabottesi commemorassero quei morti, come farebbero poi a fare la pastasciutta antifascista? Per cambiare questa mentalità, occorrerebbe radere al suolo Marzabotto e tutti i suoi abitanti !
RispondiEliminaQuesto che vuole radere al suolo Marzabotto sicuramente deve essere un elettore di Morris Battistini. Da Battistini si distingue solo per il fatto che lui lo dice apertamente mentre l'altro lo pratica.
RispondiEliminaEccoli i compagnetti che insorgono contro Battistini. Brucia è??? Rosicate è? Bene ha fatto Battistini a interpellare il Prefetto chiedendo che la legge venga fatta rispetare. Franchi la deve smettere di credersi il solito padre padrone che decide come quando e perchè celebrare le ricorrenze delle vittime cadute.
RispondiEliminaBravo Morris, fagli vedere che qui l'aria è cambiata
Grande Morris, i comunisti a Marzabotto non hanno mai avuto un opposizione così. Vai avanti e fallo per tutti noi che non ci riconosciamo in questa gente che sa speculare solo sui morti di serie A.
RispondiEliminaEh caro anonimo delle 22.23, lei vuol fare di tutta l'erba un fascio, ma non e' mica la stessa cosa, quando sono gli "sfigati" (come dice lei) di una parte sola a governare da queste parti...
RispondiEliminaleggo con poco stupore i commenti di chi ancora anzichè tacere e rispettare un avvenimento così tragico, coglie l'occasione per infangare una parte politica di Marzabotto. Ritengo ancora più grave che Sindaco e Vice Sindaco (se vogliamo chiamarla così) soggiaciano davanti al giorno del Ricordo. Così facendo si dimostra ancora una volta di non essere bravi amministratori ma semplici adepti di partito. VERGOGNA
RispondiEliminaA prescindere che non c'è nessun obbligo per le amministrazioni di celebrare le Festività civili tranne di esporre il tricolore, ecco la risposta del Vicesindaco a chi vuole dividere la cittadinanza.
RispondiEliminaLa Cuppi smentisce Battistini: " Marzabotto ha celebrato il Giorno del Ricordo"
http://notiziefabbriani.blogspot.it/2017/02/la-cuppi-smentisce-battistini.html
L'unico commento sensato è quello del 26 feb 22:23: è ora di finirla con i morti di qua e i morti di là: queste polemiche fanno solo schifo, sono passati 70 anni.
RispondiEliminaAndate tutti a lavorare, sempre che al di fuori di partiti e club politici qualcuno abbia voglia di offrirvi un posto dignitoso, direi che in miniera o a scaricare cassette di frutta al mercato ortofrutticolo vi andrebbe già di molto grassa.