Riceviamo
Una
lettera al Prefetto per evidenziare che un terzo dei Comuni bolognesi
ha completamente ignorato il Giorno del Ricordo, istituito con la
legge 30 marzo 2004, n. 92, mancando di realizzare
"qualsiasi iniziativa volta a conservare la Memoria e la Storia
di quei fatti".
A
scriverla, il presidente del gruppo FI in Regione Galeazzo Bignami.
"Come
ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella -
scrive Bignami - con l’approvazione di questa legge infatti 'Il
Parlamento con decisione largamente condivisa ha contribuito a sanare
una ferita profonda nella memoria e nella coscienza
nazionale'. Purtroppo, nonostante la legge sia in vigore da
oltre dieci anni, un terzo dei Comuni bolognesi anche quest’anno ha
completamente ignorato le disposizioni previste dalla l. 92/04; e
questo senza voler considerare come altri Comuni abbiano ricondotto
l’osservanza del giorno del Ricordo agli eventi, importantissimi ma
non sovrapponibili a mio modo di vedere, previsti e organizzati per
la Giornata della Memoria; o ancora si siano limitati ad un cenno
sulla propria pagina web o su qualche social network, disattendendo
nei fatti il portato della legge".
"Auspico
- conclude Bignami - che questa nota possa essere considerata quale
spunto per una Sua autorevole riflessione, al fine di intraprendere,
pur nel pieno rispetto dell’autonomia degli Enti Locali, iniziative
per gli anni futuri".
Il
testo integrale della lettera:
Bologna,
16 febbraio 2017
Alla
Cortese Attenzione
Sua
Eccellenza
Il
Prefetto di Bologna
Dott.
Ennio Mario Sodano
Eccellenza,
come
Lei sa con la legge 30 marzo 2004, n. 92 la Repubblica ha istituto il
«Giorno del ricordo» in memoria delle Vittime delle foibe,
dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale
individuando nella data del 10 febbraio la giornata da dedicare alla
Memoria dei nostri connazionali travolti da quella immane e
drammatica pagina di storia.
Come
ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con
l’approvazione di questa legge infatti "Il
Parlamento con decisione largamente condivisa ha contribuito a sanare
una ferita profonda nella memoria e nella coscienza nazionale".
E’
forse superfluo evidenziare come mediante l’articolo 1 si disponga
che in tale giornata si svolgano iniziative per diffondere la
conoscenza di quei tragici eventi, con una particolare attenzione
all’opera educativa presso le scuole di ogni ordine e grado.
Altresì
all’art. 1, comma 2 si prevede “da parte di istituzioni ed
enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in
modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative
sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico,
letterario e artistico degli italiani dell'Istria, di Fiume e delle
coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli
stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo
sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale
adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità
istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all'estero”.
Purtroppo,
nonostante la legge sia in vigore da oltre dieci anni, un terzo dei
Comuni bolognesi anche quest’anno ha completamente ignorato le
disposizioni previste dalla l. 92/04, mancando di realizzare
qualsiasi iniziativa volta a conservare la Memoria e la Storia di
quei fatti; e questo senza voler considerare come altri Comuni
abbiano ricondotto l’osservanza del giorno del Ricordo agli eventi,
importantissimi ma non sovrapponibili a mio modo di vedere, previsti
e organizzati per la Giornata della Memoria; o ancora si siano
limitati ad un cenno sulla propria pagina web o su qualche social
network, disattendendo nei fatti il portato della legge.
E’
quindi con vivo rammarico che sottopongo alla Sua autorevole
attenzione tale situazione, non potendo che prendere atto del
disinteresse istituzionale dimostrato da tanti, troppi Comuni della
Città Metropolitana di Bologna nei confronti di questa ricorrenza.
Auspico
che questa nota possa essere considerata quale spunto per una Sua
autorevole riflessione, al fine di intraprendere, pur nel pieno
rispetto dell’autonomia degli Enti Locali, iniziative per gli anni
futuri. Dare piena attuazione alla legge non significa solo adempiere
ad un dovere formale come disposto dalla stessa, bensì mantenere
vivo l’interesse storico ed umano su una delle pagine più buie
della nostra Storia, per troppo tempo coperta da un silenzio che se
perpetuato rischia di rendere vano quanto auspicato sempre dal nostro
Presidente che ha rammentato come "per
troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con
la tragedia delle foibe e dell'esodo hanno costituito una pagina
strappata nel libro della nostra storia".
So
di trovare in Lei un attento interlocutore avendo la Prefettura di
Bologna sempre partecipato agli eventi Istituzionali previsti dal
Comune di Bologna e dalla Regione per tale ricorrenza e per questo mi
sono permesso di evidenziarle quanto contenuto in questa mia.
Confidando
in un Suo cortese riscontro, Le porgo i miei migliori saluti.
Avv.
Galeazzo Bignami
Quanto scrive Bignami e' certamente giusto. Molto difficile pero' da far applicare nel concreto. E si' che anche i comuni piu' "bulgari" del bolognese hanno fatto qualcosa: forse proprio perche' non temono di perdere le elezioni...
RispondiEliminaNon sono di sinistra, tutt'altro, ma ritengo queste commemorazioni dannose, sia quelle verso gli ebrei sia queste, sarebbe ora di piantarla e mettere su tutto una pesante pietra tombale. Sono solidale verso i comuni di qualsiasi colore che hanno ignorato il giorno del ricordo e spero facciano altrettanto verso la Shoah, è ormai da 70 anni che ci rompono le scatole con queste cose, per quanti anni dovremo ancora sopportale, ormai queste commemorazioni vengono sfruttate solo per scopi politici da entrambe le parti e ciò è disgustoso.
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