ASL
informa:
Un
grande open space di 175 metri quadrati collegato alla Shock Room,
con 11 posti letto complessivi per i codici di massima gravità che
consentiranno al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, sede di
Trauma Center,
di fronteggiare anche le maxi emergenze. E’ una delle novità del
nuovo PS, più ampio, interamente ridisegnato per aree a diversa
intensità clinico–assistenziale, con una nuova distribuzione degli
spazi di attesa e di assistenza, più confortevole per pazienti e
operatori.
Il
nuovo volto del Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore è stato
presentato oggi in conferenza stampa da Luca Rizzo Nervo, Presidente
della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana di
Bologna, Chiara Gibertoni e Angelo Fioritti, rispettivamente
Direttore generale e Direttore sanitario dell’Azienda Usl di
Bologna.
Si
conclude, quindi, il complesso piano di interventi di
ristrutturazione ed ampliamento del PS del Maggiore avviato nel 2012,
che ne ha ridisegnato completamente il layout.
Più
grande e funzionale
La ristrutturazione e l’ampliamento degli spazi dedicati al Pronto Soccorso ha seguito la logica della riorganizzazione clinico-assistenziale per aree di intensità di cura. Dopo la realizzazione dell’Area per i codici verdi e per l’Osservazione Breve Intensiva tra il 2012 e il 2014, si sono conclusi in questi giorni i lavori riguardanti la nuova Area Rossa. Avviati nel gennaio 2016, hanno comportato un investimento da parte dell’Azienda USL di Bologna di 1 milione e 420 mila euro. Con l’attuale ampliamento il nuovo Pronto Soccorso Generale ha una estensione di 2.680 metri quadrati.
La ristrutturazione e l’ampliamento degli spazi dedicati al Pronto Soccorso ha seguito la logica della riorganizzazione clinico-assistenziale per aree di intensità di cura. Dopo la realizzazione dell’Area per i codici verdi e per l’Osservazione Breve Intensiva tra il 2012 e il 2014, si sono conclusi in questi giorni i lavori riguardanti la nuova Area Rossa. Avviati nel gennaio 2016, hanno comportato un investimento da parte dell’Azienda USL di Bologna di 1 milione e 420 mila euro. Con l’attuale ampliamento il nuovo Pronto Soccorso Generale ha una estensione di 2.680 metri quadrati.
Oltre
alla nuova Area Rossa, con lo stesso intervento sono stati realizzati
un nuovo collegamento tra il Pronto Soccorso e l’Edificio D
dell’Ospedale, per rendere più rapido attraverso un percorso
dedicato il transito dei pazienti dall’elisuperficie al 16° piano
dell’Edificio D al PS e, se necessario, verso i blocchi operatori o
la terapia intensiva.
In
via di completamento, infine, i lavori di ampliamento dell’Area
Diagnostica, per accogliere una nuova TAC, che si aggiungerà a
quella attuale.
La
nuova Area Rossa
Tappa
conclusiva della ristrutturazione è la nuova Area Rossa, dedicata ai
casi più gravi, codici gialli e rossi. In precedenza erano state
oggetto di intervento l’Area Verde, l’Osservazione Breve
Intensiva e gli spazi dedicati ai pazienti in trattamento in attesa
del completamento del percorso diagnostico e dell’inquadramento
clinico.
Dell’Area
Rossa fanno parte la nuova sala di Osservazione per i codici gialli e
rossi, e la Shock Room, ampliata e potenziata. Per la nuova
Osservazione dedicata ai casi più gravi è stato realizzato un
grande open space di 175 metri quadrati con 8 posti letto. I pazienti
in codice giallo saranno inviati in questa sala direttamente dal
Triage, dopo una prima rapida valutazione.
L’area
di Osservazione è collegata alla Shock Room, riservata ai soli
codici rossi, ampliata e ristrutturata, dotata ora di 3 posti letto
(1 in più) distribuiti su 50 metri quadrati. Insieme,
Osservazione e Shock Room compongono la grande Area Rossa, in grado
di accogliere e gestire contemporaneamente sino a 11 codici rossi e
di affrontare, quindi, anche situazioni di maxi afflusso.
Disegnata
sul modello delle rianimazioni, l’Area Rossa ne rende possibili le
stesse modalità di gestione clinico-assistenziale, con l’équipe
medica e infermieristica che si muove all’interno degli ambienti
per recarsi al letto del paziente, in relazione alle necessità
clinico-assistenziali.
Dall’Area
Rossa i pazienti in condizioni cliniche stabilizzate potranno
transitare ed essere accolti in un’area adiacente, con 20 posti
letto, che sarà gestita da personale infermieristico dedicato,
all’interno della quale vengono completati gli esami diagnostici e
l’inquadramento clinico. In questo modo sarà possibile liberare
più rapidamente le postazioni in Area Rossa e accogliere nuovi
pazienti, riducendo i tempi di trattamento.
Percorsi
più rapidi e tempestivi grazie al flow manager
La
conclusione del progetto di ristrutturazione ha consentito di avviare
una riflessione con il Dipartimento di Emergenza per rivisitare il
modello organizzativo del PS, superare le criticità segnalate ancora
di recente e migliorare l’efficienza dei servizi offerti ai
cittadini. Una parte significativa delle modifiche organizzative in
via di implementazione sono frutto delle osservazioni e delle
proposte degli operatori del PS.
Particolare
attenzione è stata dedicata alla fluidità dei percorsi di presa in
carico per i diversi codici di gravità, verdi, gialli e rossi, che
sarà governata da una nuova figura infermieristica, il flow manager,
o flussista. Il flow manager è un professionista esperto di Triage,
che ha il compito di tenere sotto controllo tutte le persone in
attesa, rivalutarne periodicamente la criticità, gestirle in
sinergia con l’équipe clinico–assistenziale intervenendo, se
necessario, sul percorso per ridefinirne il codice di priorità.
Nel
dettaglio il flussista si occuperà di:
rivalutare
il paziente nella fasi successive al Triage;
rivedere
e ridefinire costantemente le priorità di accesso alla visita
medica, soprattutto tra pazienti ai quali sia stato assegnato lo
stesso codice di gravità;
gestire
le criticità, in stretta sinergia con gli altri professionisti;
essere
l’interfaccia tra le varie aree del PS a diversa complessità;
interagire
con gli ambulatori specialistici;
dialogare
con i bed manager del Maggiore per consentire un ricovero il più
rapidamente possibile;
relazionarsi
con gli ospedali spoke dell’area metropolitana che hanno necessità
di inviare pazienti all’Ospedale Maggiore o che, al contrario,
possono riceverne.
Un
gruppo di lavoro coordinato dalla Direzione del Presidio Ospedaliero
Unico Aziendale avrà il compito di analizzare i percorsi dei
pazienti e, in particolare, modalità, tempi di attesa e di
svolgimento dell’intero percorso all’interno del PS, in modo da
disporre di una organizzazione flessibile in grado di modificare, se
necessario, la distribuzione del personale nell’arco della
giornata.
E’
stato avviato un monitoraggio specifico sul funzionamento del PS con
particolare attenzione per accessi, flussi e tempi di trattamento. Un
ulteriore approfondimento dell’analisi verrà dal contributo
dell’Università degli Studi di Bologna che condurrà, attraverso
il Gruppo di Ricerca Operativa del Dipartimento di Ingegneria, uno
studio sui flussi in ingresso, in modo da predisporre modelli
statistici in grado di prevedere la variabilità di afflusso e
consentire il governo delle risorse professionali in maniera da
garantire, a cascata, gli adeguamenti organizzativi necessari.
Più
personale
La
nuova organizzazione del lavoro, che consentirà tempi di trattamento
più rapidi ed una gestione più efficiente delle risorse
professionali, sarà sostenuta anche da un rafforzamento
significativo del personale. Nel dettaglio, saranno inseriti 14
infermieri e 6 operatori socio-sanitari in più, che affiancheranno
le attuali 97 unità (61 infermieri e 36 operatori socio-sanitari). I
primi 6 infermieri entreranno in servizio entro il prossimo mese di
marzo, insieme a 2 nuovi OSS. Gli operatori restanti saranno
operativi entro il mese di aprile.
Per
quanto riguarda la componente medica, il 9 gennaio è entrato in
servizio un nuovo dirigente medico con contratto a tempo determinato.
Altre due unità saranno reclutate a seguito di un concorso di ruolo
già bandito negli ultimi mesi del 2016, che sarà espletato a breve.
Più
sicurezza
Una
attenzione costante sarà mantenuta sulle questioni riguardanti la
sicurezza di operatori e cittadini. L’Azienda ha rafforzato
recentemente la vigilanza all'interno dell’Ospedale. La recente
aggressione di una dottoressa e di una infermiera, proprio
all’interno del PS, ha accelerato i provvedimenti già allo studio.
Dal
19 gennaio una guardia giurata in più è dedicata, dalle 21 alle 6
del giorno successivo, esclusivamente alla vigilanza all’interno
del Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore. L’attività di
vigilanza interna, già rafforzata nel corso del 2016 con
l’estensione della fascia di copertura anche in orario diurno
feriale, è stata ulteriormente potenziata a partire dalla stessa
data, garantendone la copertura h 24 sempre, 7 giorni su 7.
Nel
dettaglio, quindi, il Pronto Soccorso del Maggiore è vigilato da una
guardia giurata notturna dedicata, in servizio 7 giorni su 7 dalle 21
alle 6, che si aggiunge ai turni di vigilanza della guardia già
attiva presso l'Ospedale, con una copertura sul Presidio Ospedaliero
garantita 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
All’interno
del PS sono presenti 6 telecamere. E' allo studio, inoltre, un
sistema rapido di chiamata da fornire al personale per allertare il
Posto di polizia e la Vigilanza in caso di necessità.
Il
Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, primo in Regione per codici
gialli e rossi
Sede di Trauma Center per le provincie di Bologna, Ferrara e Modena, principale punto di accesso ai servizi di emergenza dell’Azienda Usl di Bologna, il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore accoglie attraverso un unico Triage oltre 80 mila cittadini all’anno, 56 mila dei quali al PS Generale e 27 mila al PS Ortopedico (dati stabili nel corso dell’ultimo biennio). Il 34% degli accessi riguarda situazioni di elevata gravità, codici rossi e gialli, la casistica più numerosa in tutta la Regione.
Sede di Trauma Center per le provincie di Bologna, Ferrara e Modena, principale punto di accesso ai servizi di emergenza dell’Azienda Usl di Bologna, il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore accoglie attraverso un unico Triage oltre 80 mila cittadini all’anno, 56 mila dei quali al PS Generale e 27 mila al PS Ortopedico (dati stabili nel corso dell’ultimo biennio). Il 34% degli accessi riguarda situazioni di elevata gravità, codici rossi e gialli, la casistica più numerosa in tutta la Regione.
Con
il 18% degli accessi la patologia trattata più frequentemente è
quella traumatica. A seguire, con il 13%, il dolore addominale, e con
il 7% il dolore al torace, la dispnea correlata all’insufficienza
respiratoria acuta e lo scompenso cardiaco acuto.
Il
Pronto Soccorso Generale dell’Ospedale Maggiore è, inoltre,
riferimento metropolitano, insieme al PS del Policlinico S.
Orsola-Malpighi, per la sindrome coronarica acuta e per lo Stroke.
Si vedra' mai la fine delle eterne e infinite ristrutturazioni dell'Ospedale maggiore, dove ancora oggi manca la piu' elementare segnaletica? Il flussista poi... come dovrebbe mai interagire col responsabile di turno del pronto soccorso?
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