lunedì 2 gennaio 2017

Tommaso Foti: sia data la possibilità ai macelli autorizzati di trattare selvaggina e siano stanziate adeguate risorse economiche per compensare gli agricoltori della Valle Reno e del Setta dai danni subiti dagli ungulati.


Macello di Castel di Casio
Il Consigliere regionale Tommaso Foti ha presentato una interrogazione all'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna che, su richiesta di Marco, riportiamo:
 
nell'anno 2006 risulta essere stato realizzato un macello sovra comunale a Castel di Casio, in località scomoda da raggiungere per gli abitanti delle vallate di Reno e Setta con una spesa di circa 1.500.000 euro e ciò mentre in Consiglio Comunale a Grizzana Morandi vi fosse chi, ancorché inascoltato, riteneva che proprio in quest'ultimo comune la predetta struttura dovesse essere realizzata. La struttura in questione, inaugurata nel 2007 con attività limitata esclusivamente alla carne bovina, ovina e suina, proprio a causa di detta impostazione restrittiva venne a trovarsi, negli anni seguenti, in condizione di precario equilibrio finanziario in ragione dell'insufficiente numero di conferimenti di capi da macellare;
 
a ciò si aggiunga il fatto che il macello pubblico di Castiglione dei Pepoli, in questi anni gestito da privati, è ora privo del gestore in quanto risulterebbe "non a norma", sicché un allevatore della Valle Setta per macellare un capo di bestiame deve trasportarlo a Castel di Casio, con conseguente notevole aggravio di costi;
 
  • in un convegno tenutosi recentemente alla Rocchetta Mattei sul tema filiera corta della selvaggina presenti, tra gli altri, l'assessore regionale Simona Caselli, il Presidente dell'Unione dei Comuni Romano Franchi, l'ex assessore regionale Tiberio Rabboni, ora al GAL, e Andrea Scappi dell'ISPRA - è emerso che il macello sovra comunale di Castel di Casio, da novembre del 2013 affidato in gestione ad un imprenditore privato, tratta anche carni della fauna selvatica ampiamente presente sul territorio, che in seguito viene destinata alla vendita ad esercenti e ristoratori locali. Anche al riguardo, una proposta in tal senso era stata formulata, negli anni precedenti, dalla lista di minoranza nel comune di Grizzana Morandi, ma venne del tutto ignorata, quando non irrisa, dai membri della maggioranza consiliare;

  • se alla luce dei fatti esposti e nell'ambito delle specifiche competenze la Giunta Regionale intenda assumere ogni utile iniziativa volta a far sì che:
  1. ai macelli autorizzati, ubicati in aree similari a quelle sopra dette, sia consentito di trattare la selvaggina, così da promuovere una carne sana e di qualità;
  2. siano stanziate adeguate risorse economiche volte a compensare gli agricoltori del territorio in questione dai danni subiti dagli ungulati presenti in sovrannumero nel territorio della Valle Reno e Setta, soprattutto nelle aree oltremodo tutelate, naturale luogo di rifugio degli stessi durante il periodo della caccia.
 






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