La
collettiva 'Sequela', allestita nel ex Chiesa di San Mattia di Via
Sant’Isaia, 14a a Bologna, avrà fra i protagonisti anche il
sassese Maurizio Osti ( nella foto) con le sue artistiche immagini.
La
mostra, promossa dal Polo Museale dell’Emilia Romagna e
dalla Nuova Galleria Morone di Milano, verrà inaugurata
oggi, venerdì 27 gennaio, alle 19 e sarà visitabile fino al 12
febbraio.
I
promotori presentano così la collettiva artistica:
L’esposizione,
a cura di Leonardo Regano, nasce da una riflessione laica sul
senso del sacro nella vita contemporanea e su come il rapporto con la
spiritualità venga oggi vissuto e raccontato dalle arti visive. Il
titolo scelto, di derivazione evangelica, è qui proposto in
riferimento al testo di Bonhöffer (1937) riprendendo dal pensiero
del teologo tedesco la necessità di un approccio alla religione meno
dogmatico e più aderente alla rivelazione biblica. Una necessità di
un contatto con la religiosità che si riveli non mediato ma intimo,
capace di superare la crisi di valori che pervade la cultura
occidentale contemporanea.
Le
arti visive, cartine tornasole di una società in perenne
cambiamento, hanno registrato fin da subito questo nuovo bisogno di
spiritualità. “Sequela” è un confronto tra tre generazioni
d’artisti, scelti per raccontare come negli ultimi quarant’anni
sia stato vissuto e sia cambiato questo approccio al sacro e alla
spiritualità.
In
questo dialogo tra linguaggi ed esperienze creative differenti, l’ex
Chiesa di San Mattia offre importanti spunti di riflessione agli
artisti coinvolti, che moduleranno il loro lavoro anche in funzione
del luogo ospitante.
Sono
coinvolti, oltre a Maurizio Osti, Elizabeth Aro, Davide
Benati, Mariella Bettineschi, Letizia Cariello, Maria Cristina
Carlini, Daniela Comani, Giulia Dall’Olio, Francesco Diluca,
Domenico Grenci, Gencay Kasapçi, Julia Krahn, Maria Lai, Elisabeth
Scherffig, Fausta Squatriti e Bill Viola.
Domani,
sabato 28 gennaio, alle 20, si terrà inoltre la performance
di Julia Krahn.
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