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Il
2017 ha ridato funzione alla 'fontana etrusca' di via Porrettana a
Marzabotto. Dal piccolo manufatto, recentemente ripulito, è
tornata a sgorgare infatti, dopo una inattività di numerosi
lustri, acqua e terra. Arrivo che annuncia una attività naturale
di ripulitura del condotto e annuncia certamente una piena ripresa
di attività.
La
fontana, di servizio ai viandanti della statale, fu inaugurata in
occasione della visita del re Vittorio Emanuele nel 1871, allora a
Bologna per l'inaugurazione della prima Esposizione nazionale di
oggetti preistorici, organizzata dall'archeologo Giovanni
Gozzadini ( nella foto), scopritore della città etrusca di Marzabotto e
direttore dei lavori di scavo. Lo scolo di uscita era retto da
forma a testa d'ariete e riportava lo stemma della casa Sabauda
per onorare il Re d'Italia che aveva voluto visitarla.
La
fontana aveva perso la sua funzionalità anche perchè gli
utilizzatori, i birocciai, sono stati sostituiti dai camionisti, e
questi ultimi non vi facevano più sosta. L'abbandono ha fatto sì
che la vegetazione l'invadesse e la ricoprisse.
Gianni
Passini, del gruppo di rievocatori storici Methlum Kainual, e
alcuni volontari, hanno liberato lo scorso anno la fontana del
Gozzadini e hanno cercato di ridarle funzionalità. Purtroppo
dello stemma sabaudo non è rimasta che l'impronta e la testa
d'ariete in arenaria si è notevolmente deteriorata. L'operazione
di ripristino pare riuscita e se il buongiorno si vede dal
mattino, il 2017 per questa parte della Porrettana è intenzionato
ad essere propizio.
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