Il
fuoco 'fusione dei Comuni' cova sotto la cenere. Cenere che qualcuno
vuole rimuovere per portare alla luce il tema e arrivare al dibattito
pubblico.
E'
il caso della fusione ' Marzabotto, Vergato, Grizzana, Castel
d'Aiano' di cui si sa della volontà di portare a compimento prima
delle elezioni amministrative del 2019, per votare così il 'primo
sindaco dei comuni unificati'.
I
più preoccupati di questo silenzio, le opposizioni consiliari. Per
Vergato il consigliere Argentieri ha criticato la risposta alla sua
interrogazione sul tema perchè ritenuta 'elusiva': non si precisava
in che modo verrà coinvolta la popolazione e non si diceva qual è
il 'comune capofila', quello cioè che avrà la sede del nuovo ente
gestore dell'intera fusione. Stessa preoccupazione del consigliere si
minoranza a Marzabotto Morris Battistini che attende con impazienza
la risposta a due sue interrogazioni sulla tematica per capire, egli
precisa, 'qual è lo stato dell'arte'. “Si sa di incontri
organizzativi nei luoghi 'discreti' della politica, ma nulla viene
riferito in Consiglio o in incontri pubblici”, egli dice. “E'
ovvio che temiamo colpi di mano e soprattutto la volontà di volerci
tenere fuori e all'oscuro da una eventuale riorganizzazione che
inciderà a lungo sulla vita amministrativa territoriale. Ricordo che
l'attuale organizzazione è quella che seguì la caduta di Napoleone
e quindi dell'Italia Cisalpina, quando al posto dei Comuni vi erano i
Distretti. Marzabotto faceva allora Distretto unico con Sasso
Marconi. La cosa va quindi valutata con attenzione, vista la durata
di queste scelte”.
I
veri motivi che preoccupano però sono, in primo luogo, quale sarà
il Comune capofila, Marzabotto o Vergato. Accetterà Marzabotto di
essere secondo con la forza della storia partigiana che porta in dote
e della simbologia legata alla Strage di Monte Sole che vanta?
Accetterà Vergato, storico centro della vallata, capitanato della
Montagna e vero centro logistico della eventuale fusione di essere
secondo a Marzabotto?
Ma
la vera preoccupazione delle opposizioni è che dietro a una
riorganizzazione amministrativa si celi una operazione
politico-partitica: Marzabotto e Grizzana vantano maggioranze di
sinistra tali da compensare in modo decisivo le 'carenze' di Vergato
e Castel d'Aiano. La sinistra allargherebbe così la sua influenza a
Castel d'Aiano e si tranquillizzerebbe a Vergato, dove sta governando
ma con una maggioranza inferiore al 50 % dei votanti.
Insomma
l'operazione 'fusione' in questi Comuni si presenta stimolante e
soprattutto sarà interessante vedere cosa succederà con i
'referendum' cui dovranno essere chiamate le comunità in 'forza alla
fusione'.
Intanto
alleghiamo le interrogazioni che ha inviato Morris Battistini:
E' ASSOLUTAMENTE SICURO che la ragione di una fusione come questa sarebbe soffocare le forze anti-PD che sono emerse a Vergato e a Castel D'aiano con validi esponenti e sono cresciute anche a Marzabotto. Sarebbe INACCETTABILE che l'operazione fosse fatta nelle segrete stanze del potere o che il referendum fosse fatto calcolando come base... l'elettorato di tutti e 4 i comuni, come se la fusione fosse gia' stata fatta.
RispondiEliminaCome mai Castel di Casio non si fonde?
RispondiEliminaArgentieri può stare tranquillo che che se ci si fonde sarebbe meglio lasciase spazio a giovani in grado di seguire realmente la vita politica. Se bisognerà seguire lui io resterò a casa. A vergato le solite divisioni ci hanno fatto perdere.
RispondiEliminaCredo che Battistini sia la figura giusta per rappresentare l'opposizione del nuovo comune, basta leggere il contenuto dei documenti.
Ahahahahahahaha mi scappa da ridere! Argientiri Giuseppe preoccupato? ma se in 3 anni nessuna sapeva che fosse consigliere comunale.
RispondiEliminail mantenimento del Feudo
RispondiEliminaLa progettazione della fusione tra i comuni del medio reno è ben avviata dalle sacre stanze della città metropolitana di Bologna.
RispondiEliminaGiocano a favore il mancato interesse della parte maggiore della popolazione dei comuni interessati che lavora e studia fuori comune.
I segnali su chi sia il comune capofila di questa fusione sono ritrovabili nei contributi che verranno erogati al comune di marzabotto dalla città Metropolitana di Bologna nell'ambito del bando vinto dalla stessa per la riqualificazione delle provincie disagiate, la nota che risalta in negativo che il comune di Vergato non ha segnalato nessuno progetto alla città metropolitana di Bologna, quindi non ha chiesto alcun tipo di fondo.
E'una fusione di comuni innaturale per ragioni geografiche e storiche i cittadini al referendum la bocceranno. Molto meglio sarebbe stato tentare la fusione con Sasso Marconi.
RispondiEliminaMarzabotto se lo conosci lo eviti.
RispondiEliminaBattistini sul pezzo come sempre. Ottima l'interpellanza. Vediamo ora che sono stati scoperti cosa diranno Franchi e i suoi.. Questo ragazzo ha le idee chiare ecco perchè è scomodo a molti mi sa. In riferimento a vergato:? Meglio tacere
RispondiEliminaPiù che di trattare dell'argomento principale e cioè se la fusione che si profila tra Marzabotto-Vergato-Castel d'Aiano e Grizzana Morandi sia la migliore possibile, mi pare che la variegata squadra di avversari del PD, si preoccupi in largo anticipo della lotta fratricida al loro interno per identificare un leader che dovrà guidare l'armata quando ci saranno le elezioni del nuovo Comune. Non leggo altrimenti gli interventi su questo blog a favore di Battistini quale illuminato politico e la contemporanea denigrazione di Argentieri. Se questo è il livello il PD può dormire sonni tranquilli.
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