Il
Gruppo Lega Nord Emilia-Romagna ha inviato
«L’unico
rimedio possibile per invertire il trend, dopo un periodo di crisi
perdurante, potrebbe essere uno shock fiscale: ovvero, l’abbattimento
significativo delle imposte locali.» A chiederlo con un apposito
ordine del giorno in Assemblea legislativa, conti del Bilancio alla
mano, è il consigliere regionale della Lega Nord, Stefano Bargi: «La
Regione – dice il consigliere – versa più soldi di quelli che
riceve, rispetto allo Stato centrale. Questo va messo nel computo di
un’analisi complessiva, che ci spiega come il saldo economico del
territorio abbia visto un Pil in risicata salita, nel 2016, a fronte
di una caduta del 34% del credito alle piccole e medie imprese, e del
3% per quel che riguarda i contratti a termine.» Segnali
inequivocabili, secondo Stefano Bargi, che mostrano chiaramente un
quadro di «perdurante stagnazione economica.» Le misure tampone
finora adottate dall’esecutivo, tra spot e strumenti limitati, non
hanno saputo invertire significativamente l’andamento negativo.
Per
giunta, Bargi ha più volte sottolineato che le imprese
emiliano-romagnole hanno saputo creare un milione di posti di lavoro,
ma in altri Paesi. Anche in quelli dell’area “euro”, come
Austria e Slovenia. Dunque? «Senza uno shock positivo, l’economia
regionale non potrà uscire dall’attuale crisi. E si può
perseguire questa strada riducendo drasticamente le imposte che
stanno vessando cittadini e imprese: mi riferisco – chiarisce Bargi
– alle addizionali Irpef,
all’Irap
(senza intaccare la funzionalità del sistema sanitario, finanziato
da questa imposta;), fino alle accise sulla benzina»,per fare alcuni
esempi. Senza toccare le entrate sulla sanità, «si posso sbloccare
risorse – continua il consigliere – fino a 200 euro a cittadino
(1000 euro a famiglia), lasciando queste risorse sul territorio, per
lo sviluppo dell’economia regionale.» Quello che il Carroccio
chiede, insomma, è di «ridurre significativamente il carico
fiscale
regionale, che grava su cittadini e imprese – sottolinea Bargi –.
Solo in questo modo, si potrà uscire dalle secche in cui
l’Emilia-Romagna si trova.»
finalmente!!!!!!!
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