Federico
Feliziani, presidente del Comitato per il No di Sasso Marconi,
informa:
Domani,
giovedì 17 novembre, alle 20.30, nella Sala polivalente di Piazza
Cremonini a Fontana, il Comitato del No, organizza un incontro sui
temi alla base del referendum costituzionale del 4 dicembre.
“Il
comitato tiene fortemente a questa iniziativa,” spiega Feliziani, “
perchè si tratta di un momento di confronto, fra cittadini, nel
quale approfondire nel merito la riforma costituzionale e le ragioni
del No. Invitiamo perciò tutti i cittadini di Fontana, e non solo, a
partecipare a questa serata”.
Il ricatto di Deutsche Bank: "Con il no al referendum in italia arriverà la Troika"
RispondiEliminaCi devono solo provare a fare arrivare la cd troika di staliniana memoria. Ci sarebbe una insurrezione ed a Bruxelles e' meglio che si studino un po' di storia italiana. Non siamo la Grecia e siamo insorti molto piu' spesso che Tedeschi e Francesi. Che ci provino pure, cosi' risolviamo tutto piu' in fretta. Quasi me lo auguro.Queste minacce sono l'ennesima prova che i popoli dell'Unione Europea non sono liberi .... che la democrazia è finta... o votiamo come dicono loro o ci mandano i figli di troika ... io voto NO ... io voto NO ai figli di troika dell'Unione ... votiamo NO per riappropriarci della nostra sovranità... per la nostra libertà... diciamo NO alla schiavitu' di questa maledetta Unione di banchieri senz'anima e senza cuore.
noi siamo circondati da troike e dai loro figli
RispondiEliminaLE RIFORME COSTITUZIONALI CHE CI PIACCIONO!
RispondiEliminaSlovenia: da oggi l’acqua pubblica è un diritto costituzionale.
La Slovenia ha appena approvato un emendamento alla Costituzione con cui riconosce l’acqua pubblica come diritto fondamentale per tutti i cittadini. In questo modo l’accesso all’acqua potabile deve essere garantito al di fuori delle logiche di mercato e della privatizzazione, e non può essere considerata una merce: l’unico gestore sarà lo Stato.
Il parlamento di Lubiana ha approvato il provvedimento con 64 voti a favore e nessun contrario. Si è astenuto il partito Democratico Sloveno, che rappresenta l’opposizione di centro-destra, secondo il quale questo passo non è necessario e si tratta soltanto di una mossa del governo per aumentare il consenso tra la popolazione.
L’emendamento alla Costituzione è stato fortemente voluto dal premier di centro-sinistra Miro Cerar.“L’acqua slovena è di ottima qualità e, a causa del suo valore, in futuro sarà certamente nel mirino di paesi stranieri e degli appetiti delle multinazionali – ha dichiarato Cerar prima della votazione – Diventerà gradualmente una merce di valore in futuro, la pressione aumenterà ma noi non dobbiamo arrenderci”.
Il diritto all’acqua è ormai da anni riconosciuto come uno dei principali diritti umani in diversi trattati internazionali, ma ovunque nel mondo l’acqua pubblica viene minacciata, imbottigliata e venduta negli scaffali dei supermercati come qualsiasi altra merce. La Slovenia è il primo paese dell’Unione europea a difendere l’acqua pubblica nella propria costituzione. Nel mondo questo passo è stato compiuto soltanto da altri 15 Stati.
Il nuovo articolo 70 a della Costituzione slovena recita:
“Le risorse di acqua rappresentano un bene pubblico che è gestito dallo Stato. Le risorse di acqua sono usate in primo luogo e in modo sostenibile per fornire ai cittadini acqua potabile e, in questo senso, non sono un bene di mercato”
Una volta emendata la Costituzione, prima che il provvedimento entri effettivamente in vigore sarà necessario modificare una serie di leggi che regolano la gestione dell’acqua. Da oggi sarà lo Stato a rifornire direttamente e senza scopo di lucro le istituzioni locali, alle quali compete la distribuzione sul territorio.