martedì 15 novembre 2016

Il referendum costituzionale secondo Ermanno Montanari.

Ermanno Montanari ( nella foto), capogruppo consiliare di Sasso Libera, ha assistito al confronto pre - referendum di Sasso Marconi e ha inviato queste sue considerazioni che con piacere riportiamo.

Già il 9 giugno , Sasso Libera, attraverso le parole di Marco Torrini, specificò che ogni componente ed elettore che si riconosceva nella nostra formazione politica era libero nel confronto referendario di votare e dare la propria preferenza al SI o al NO secondo i propri convincimenti. Comportamento che ancora una volta identifica nei Componenti del direttivo di Sasso Libera la massima autonomia decisionale.
Ieri sera , una sera uggiosa e fredda , nei locali del Cinema /Teatro , si è tenuto l’incontro dibattito tra gli 'alfieri' del Sì e del No .
I due Comitati hanno mobilitato tutte le loro forze organizzative per convincere i cittadini sassesi ad assistere all’incontro tra il Prof. Salvatore Vassallo e il Prof. Alfiero Grandi . Docente di Diritto il primo e uomo politico di navigata esperienza il secondo. Insomma due grandi interpreti del sentimento politico nazionale di parere opposto ai quali era affidato l’incarico di spiegare le 'ragioni' del Si e del No.
La sala era gremita a macchia di leopardo , molti vuoti tra le fila di poltrone, a parte le prime 15 , riempite da quasi tutti gli esponenti e simpatizzanti del locale PD che condividevano a maggioranza le tesi di “Basta un Sì”, sparsi e quasi in incognito quelli nel No.
Il mio personale parere, avendo ascoltato attentamente i relatori , rimane sempre quello che vede una politica fragile e poco convinta di se stessa , avanza un po' alla cieca nella disperata ricerca del consenso .
Ecco perché dietro al referendum s’intravede sempre più una partita di potere il cui merito della riforma non è più l’elemento centrale, oppure lo è soprattutto in termini propagandistici.
Le lacerazioni all’interno del Pd sono evidenti e riassumono nelle contraddizioni di Renzi che da un lato cede per motivi elettorali alle tentazioni nazional-populiste e  dall’altro guida un partito a vocazione europeista come gli ricordano spesso i suoi . Vittoria del Sì o affermazione del No ?
Si può aprire infine lo spazio del cosiddetto centro moderato che respinge l’attivismo Trumpiano/Lepenista di Salvini ma che si trova a dover ricostruire una casa diroccata.
Dei tre poli in cui annaspa la politica del cento-destra moderato è il più precario , dobbiamo ancora aspettare l’intervento di altre forze ? Dopo le dichiarazioni di Berlusconi , di Alfano e di altri esponenti di quella che un tempo era la destra italiana , si prospetta “il nulla”. Il centro destra senza leader non andrà molto lontano.
Il partito Renziano sarebbe a quel punto il partito riformista moderato .
Ora le mie idee di come finirà questo referendum sono ancora confuse , dovute ad uno scacchiere politico- nazionale col quale fare i conti del dopo-referendum .
Uggiosa la sera, fredda la notte , caldo il clima dell’incontro .





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