Vi
scrivo una enews supersintetica, per una volta. Punto per punto, al
volo.
1. Dove vanno i vostri soldi
Abbiamo presentato il DEF. è il documento che inquadra la Legge di Bilancio, che sarà pronta verso la fine della settimana prossima. Sintesi estrema: il deficit continua a scendere, il Pil continua a salire. Passo dopo passo, piano piano, ma la direzione è quella. Ci sarà un primo intervento per aiutare i pensionati al minimo e consentire di uscire dal lavoro un po' prima, con una piccola penalizzazione. E tutti i soldi per le scuole saranno fuori dal patto di stabilità: ragione per cui mi appello ai sindaci chiedendo loro di tornare a progettare, progettare, progettare. Abbiamo bisogno di scuole più sicure e i nostri figli valgono più dei regolamenti burocratici europei.
2. I volti prima dei voti
Vorrei raccontarvi la settimana che ho vissuto (qui il video che prova a raccontarla in 2 minuti) attraverso alcuni volti che mi hanno emozionato. Dicono che per i politici contino solo i voti. Secondo me valgono molto anche i volti... E allora penso ai volti di questa settimana. Quello di Renzo Piano che in Senato parla delle prossime generazioni illustrando il progetto Casa Italia. Quello di Bebe Vio che al Quirinale insieme agli altri atleti, riceve con un entusiasmo contagioso il riconoscimento del Presidente Mattarella. Quello di don Carlo che a Verona lavora con i suoi collaboratori per dare una mano agli anziani, in particolar modo ai malati di Alzheimer. Quelli dei grandi della terra che a Gerusalemme salutano per l'ultima volta uno straordinario giovanotto che rispondeva al nome di Shimon Peres, raccontando aneddoti sull'uomo che inciampava perché volava troppo in alto come ha de tto Amos Oz. Quelle dei volontari di www.bastaunsi.it che stanno riportando la campagna referendaria sui temi di merito, dimostrando come questa sfida sarà decisiva per i prossimi vent'anni. Quelle degli agricoltori di Coldiretti cui il nostro Governo continua ad abbassare le tasse perché senza chi lavora la terra il nostro Paese sarebbe più fragile e i nostri prodotti meno buoni. Potrei continuare a lungo ma vi lascio al video settimanale. Ogni giorno che incontro persone mi rendo conto di quello che ci diciamo da anni ma che mi sembra vero ogni giorno di più: il più grande lusso della politica sono i rapporti umani. Incrociare gli occhi degli altri, dai cittadini più semplici a quelli con più responsabilità, e renderti conto che puoi fare un pezzettino di strada verso il bene comune: questa è la politica. Non le polemiche da pollaio che ogni giorno ci ributtiamo addosso tra addetti ai lavori.
3. Chiamare i migliori per cambiare il Paese
Un supermanager come Diego Piacentini ha lasciato il megastipendio di Amazon per venire gratis a dare una mano all'Italia, come gli ho sfacciatamente chiesto. Ha iniziato a lavorare e qui trovate la sua prima intervista. L'innovazione e la digitalizzazione possono davvero cambiare l'Italia. Vi faccio un esempio. Da quando abbiamo introdotto fatturazione elettronica e dichiarazione telematica dei redditi iniziando con più coerenza a incrociare le banche dati non solo si è molto semplificata la vita dei cittadini. Ma il 2015 intanto segna il record di risultati nella lotta all'evasione con quasi 15 miliardi di euro. E nel 2016 potremmo persino fare meglio. L'innovazione può cambiare l'Italia, semplificandola e rendendola più vicina ai cittadini. È una sfida difficilissima, ma vale la pena provarci. E farlo con i migliori, come Diego. Leggete la sua intervista e mi dite che ne pensate? L'email è sempre quella: matteo@governo.it
Per chi vuole approfondire:
1. Dove vanno i vostri soldi
Abbiamo presentato il DEF. è il documento che inquadra la Legge di Bilancio, che sarà pronta verso la fine della settimana prossima. Sintesi estrema: il deficit continua a scendere, il Pil continua a salire. Passo dopo passo, piano piano, ma la direzione è quella. Ci sarà un primo intervento per aiutare i pensionati al minimo e consentire di uscire dal lavoro un po' prima, con una piccola penalizzazione. E tutti i soldi per le scuole saranno fuori dal patto di stabilità: ragione per cui mi appello ai sindaci chiedendo loro di tornare a progettare, progettare, progettare. Abbiamo bisogno di scuole più sicure e i nostri figli valgono più dei regolamenti burocratici europei.
2. I volti prima dei voti
Vorrei raccontarvi la settimana che ho vissuto (qui il video che prova a raccontarla in 2 minuti) attraverso alcuni volti che mi hanno emozionato. Dicono che per i politici contino solo i voti. Secondo me valgono molto anche i volti... E allora penso ai volti di questa settimana. Quello di Renzo Piano che in Senato parla delle prossime generazioni illustrando il progetto Casa Italia. Quello di Bebe Vio che al Quirinale insieme agli altri atleti, riceve con un entusiasmo contagioso il riconoscimento del Presidente Mattarella. Quello di don Carlo che a Verona lavora con i suoi collaboratori per dare una mano agli anziani, in particolar modo ai malati di Alzheimer. Quelli dei grandi della terra che a Gerusalemme salutano per l'ultima volta uno straordinario giovanotto che rispondeva al nome di Shimon Peres, raccontando aneddoti sull'uomo che inciampava perché volava troppo in alto come ha de tto Amos Oz. Quelle dei volontari di www.bastaunsi.it che stanno riportando la campagna referendaria sui temi di merito, dimostrando come questa sfida sarà decisiva per i prossimi vent'anni. Quelle degli agricoltori di Coldiretti cui il nostro Governo continua ad abbassare le tasse perché senza chi lavora la terra il nostro Paese sarebbe più fragile e i nostri prodotti meno buoni. Potrei continuare a lungo ma vi lascio al video settimanale. Ogni giorno che incontro persone mi rendo conto di quello che ci diciamo da anni ma che mi sembra vero ogni giorno di più: il più grande lusso della politica sono i rapporti umani. Incrociare gli occhi degli altri, dai cittadini più semplici a quelli con più responsabilità, e renderti conto che puoi fare un pezzettino di strada verso il bene comune: questa è la politica. Non le polemiche da pollaio che ogni giorno ci ributtiamo addosso tra addetti ai lavori.
3. Chiamare i migliori per cambiare il Paese
Un supermanager come Diego Piacentini ha lasciato il megastipendio di Amazon per venire gratis a dare una mano all'Italia, come gli ho sfacciatamente chiesto. Ha iniziato a lavorare e qui trovate la sua prima intervista. L'innovazione e la digitalizzazione possono davvero cambiare l'Italia. Vi faccio un esempio. Da quando abbiamo introdotto fatturazione elettronica e dichiarazione telematica dei redditi iniziando con più coerenza a incrociare le banche dati non solo si è molto semplificata la vita dei cittadini. Ma il 2015 intanto segna il record di risultati nella lotta all'evasione con quasi 15 miliardi di euro. E nel 2016 potremmo persino fare meglio. L'innovazione può cambiare l'Italia, semplificandola e rendendola più vicina ai cittadini. È una sfida difficilissima, ma vale la pena provarci. E farlo con i migliori, come Diego. Leggete la sua intervista e mi dite che ne pensate? L'email è sempre quella: matteo@governo.it
Per chi vuole approfondire:
- Qui l'intervento scritto sull'Unità, in risposta a Gianni Cuperlo. Per gli iscritti e i simpatizzanti del PD ricordo che sabato 29 ottobre a Roma, saremo in Piazza del Popolo per un grande evento dal titolo "Un'Italia più forte per un'Europa più giusta". Ci riprenderemo la piazza, lanciando alcune proposte, concrete, per il futuro dell'Italia e dell'Europa.
- Qui il link al sito www.bastaunsi.it Puntiamo a quota cinquemila comitati, i contributi che arrivano dai semplici cittadini sono a oltre 244.000€, le vostre. iniziative sono sempre tante e numerose. Avanti così, questa è la strada giusta. Per chi vuole, qui il primo video-spot. I prossimi nelle prossime enews.
- A proposito di video. Stanno girando alcuni video di storie comuni di persone che hanno visto cambiare la propria vita grazie a provvedimenti del governo. Casi concreti, non statistiche ufficiali. Qui trovate le prime: mi piacerebbe conoscere la vostra opinione: matteo@governo.it.
- Qui la mia intervista di stamani la Radio Popolare.
- Qui la mia partecipazione a Quinta Colonna dello scorso lunedì
Pensierino
della sera
Oggi è il tre ottobre. A metà tra la festa dei nonni (quelle che vedete in foto sono le mie due nonne: Maria, 96 anni e Annamaria, 86) e la festa di San Francesco, patrono d'Italia. È uno scherzo del calendario, sia chiaro. Ma viene spontaneo dire che sono i nonni la colonna portante del nostro Paese. Spesso mi hanno accusato di atteggiamento discutibile perché ho utilizzato l'espressione "rottamare", ma come sa chi segue questa newsletter ormai da anni il riferimento non è mai stato generazionale. Rottamare significava (e significa, perché non è mica finita qui) cambiare una classe politica - e un bel pezzo del gruppo dirigente anche oltre la politica - che ha avuto più volte l'occasione di cambiare l'Italia e non lo ha fatto, per paura o per pigrizia. I nonni, intanto, hanno ricostruito il Paese dopo la guerra, hanno fatto da ammortizzatore sociale a figli e nipoti durante la cris i, hanno aiutato la comunità nazionale a coniugare la tradizione con il bisogno di futuro.
Con un amico abbiamo pensato a un'idea, che potrebbe anche diventare un'iniziativa di governo. Sarebbe bello che i ragazzi più giovani, la nuova generazione digitale, utilizzassero un telefonino o un ipad per intervistare i propri nonni. Per farsi raccontare le loro storie. I loro sogni. Come era la loro vita, quali sono i loro sogni e le loro preoccupazioni oggi. Sarebbe bello che l'Italia costruisse una memoria digitale di un mondo che non c'è più, ma che è il mondo che ci ha ricostruito come Paese, protetto come Stato, salvato come comunità. Senza nessun riferimento di partito, senza alcuna connotazione ideologica: solo una grande opera di salvataggio della memoria. Salvare il file dei loro racconti, dei loro pensieri, del mondo in cui hanno vissuto e di come vorrebbero il nostro domani. Curioso di leggere i vostri pensieri in merito: matteo@governo.it
PS Il 3 ottobre è stato anche il 3° anniversario della strage di Lampedusa. Un pensiero alle vittime del naufragio. Grazie a Giusi Nicolini e alla gente della sua isola, a cominciare dal dottor Pietro Bartolo, protagonisti anche di Fuocoammare
Oggi è il tre ottobre. A metà tra la festa dei nonni (quelle che vedete in foto sono le mie due nonne: Maria, 96 anni e Annamaria, 86) e la festa di San Francesco, patrono d'Italia. È uno scherzo del calendario, sia chiaro. Ma viene spontaneo dire che sono i nonni la colonna portante del nostro Paese. Spesso mi hanno accusato di atteggiamento discutibile perché ho utilizzato l'espressione "rottamare", ma come sa chi segue questa newsletter ormai da anni il riferimento non è mai stato generazionale. Rottamare significava (e significa, perché non è mica finita qui) cambiare una classe politica - e un bel pezzo del gruppo dirigente anche oltre la politica - che ha avuto più volte l'occasione di cambiare l'Italia e non lo ha fatto, per paura o per pigrizia. I nonni, intanto, hanno ricostruito il Paese dopo la guerra, hanno fatto da ammortizzatore sociale a figli e nipoti durante la cris i, hanno aiutato la comunità nazionale a coniugare la tradizione con il bisogno di futuro.
Con un amico abbiamo pensato a un'idea, che potrebbe anche diventare un'iniziativa di governo. Sarebbe bello che i ragazzi più giovani, la nuova generazione digitale, utilizzassero un telefonino o un ipad per intervistare i propri nonni. Per farsi raccontare le loro storie. I loro sogni. Come era la loro vita, quali sono i loro sogni e le loro preoccupazioni oggi. Sarebbe bello che l'Italia costruisse una memoria digitale di un mondo che non c'è più, ma che è il mondo che ci ha ricostruito come Paese, protetto come Stato, salvato come comunità. Senza nessun riferimento di partito, senza alcuna connotazione ideologica: solo una grande opera di salvataggio della memoria. Salvare il file dei loro racconti, dei loro pensieri, del mondo in cui hanno vissuto e di come vorrebbero il nostro domani. Curioso di leggere i vostri pensieri in merito: matteo@governo.it
PS Il 3 ottobre è stato anche il 3° anniversario della strage di Lampedusa. Un pensiero alle vittime del naufragio. Grazie a Giusi Nicolini e alla gente della sua isola, a cominciare dal dottor Pietro Bartolo, protagonisti anche di Fuocoammare
Gli sproloqui di Renzi potrebbero costituire una traccia per film di Paolo Villaggio o di Gigi e Andrea ecc. ecc. Renzi, con la sua logorrea, pensa di " imbarloccare " gli ascoltatori, ma gli italiani , anche quelli che hanno fatto solo la scuola elementare, hanno imparato a tenere le orecchie ben aperte, a capire i doppi sensi, a leggere fra le righe e a ridere di certe fanfaronate sparate a raffica da questo sbruffone.
RispondiEliminaIl PD che ora dichiara: le "frontiere vanno abolite" è l'erede del PCI che per 50 anni ha difeso il filo spinato del comunismo.
RispondiEliminaVota NO
Forse ho capito perché Renzi ha annunciato che i comitati per il sì andranno in tutte le scuole.
RispondiEliminaPensa in questo modo di coprire i buchi lasciati dalla mancanza di insegnanti in troppe scuole ancora oggi.
445a puntata di aria fritta.
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/politica/de-luca-nel-pd-ci-sono-pippe-e-farabutti-1314564.html
RispondiEliminaFinchè gli italiani e la politica avranno questo ASTIO,(vedi commenti) in Italia non ci sarà mai nulla di buono.
RispondiEliminaAll'anonimo delle 14,10 : non è ASTIO : è ascoltare e vedere i fatti con sano realismo
RispondiEliminaIl sano realismo è solo quello che abbiamo già toccato con mano, purtroppo, dal 1994 in avanti !Se le alternative adesso sono Beppe o Salvini o ancora Silvio/Brunetta/Daniela S.ecc. . . . Facciamoci pure gli AUGURI!!!!
RispondiEliminaContrordine compagni! Anche i “benefattori” della City, che fino a ieri lo appoggiavano, oggi mollano Renzi:
RispondiEliminaIl Financial Times boccia Renzi: "Le sue riforme sono un ponte verso il nulla"
Visto il "nulla" di Renzi voglio vedere la faccia di tutti i beneficiari degli 80 euro quando non li percepiranno più e dovranno restituirli, tanto, sono il "nulla" !!!!
RispondiEliminaper il furbetto 5 ottobre 2016 20:14
RispondiEliminaIl Bonus di Renzi per il 2015 è costato 9 miliardi e mezzo di €.
Invece i "benefattori" della London City ed i loro colleghi banchieri usaeusvizzerarabi nel 2015 hanno "ciucciato" 90 miliardi di interessi sulla NOSTRA MONETA che legalmente stampano loro e ce la prestano ad interesse, grazie a voi cattocomunisti.
ps. nessuno dovrà restituire niente se non supera i limiti per l'ottenimento del bonus.