mercoledì 19 ottobre 2016

Condannato Carlo Monaco a un anno e sei mesi per aver usato fondi del gruppo anche per la campagna di Guazzaloca. Pena sospesa. Il difensore: «Ricorso in appello».

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Carlo Monaco

Un anno e sei mesi, pena sospesa: è la sentenza di condanna pronunciata a Bologna dal Gup Letizio Magliaro per Carlo Monaco, presidente e unico componente del gruppo `Per l’Emilia-Romagna´ nell’Assemblea legislativa della Regione, nella legislatura 2005-2010, nell’ambito del processo sulle cosiddette «spese pazze» in Regione.
Monaco era accusato di aver utilizzato illecitamente 142.000 euro di fondi del gruppo consiliare, tra gennaio 2009 e aprile 2010. Soldi che, secondo la ricostruzione della Procura, sarebbero stati spesi anche per finanziare iniziative, anche pubblicitarie, a sostegno della campagna elettorale dell’ex sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca per la lista `La tua Bologna´ nelle elezioni amministrative del 2009. Nel dettaglio, spiega alla Dire Nicola Mazzacuva, legale di Monaco, il gup di Bologna Letizio Magliaro ha condannato il suo assistito nel processo svoltosi con rito abbreviato «per 71.000 euro che sarebbero stati usati per la campagna elettorale di Guazzaloca, mentre lo ha assolto perché il fatto non sussiste, da tutti gli altri capi di imputazione». La pena è stata sospesa e ora si attendono le motivazioni della sentenza, anche se Mazzacuva annuncia fin da adesso «un ricorso in appello per ottenere l’assoluzione da tutte le accuse».


 

2 commenti:

  1. Attualmente il prof. Monaco è capogruppo dei consiglieri di minoranza del Comune di Vergato eletti nella lista "Vergato cambia musica".

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  2. Non ha sottratto niente per se'; bisognerebbe davvero capire dov'e' il confine tra fare politica e fare spese "pazze". Non si e' mica comprato i "giocattoli" come una certa consigliera PD, ne' cene o oggetti costosi come tanti altri.

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