giovedì 29 settembre 2016

Sasso Marconi. Una autobotte si è ribaltata in via Ganzole.

Foto d'archivio
Traffico bloccato tutto il pomeriggio di oggi su via Ganzole per il ribaltamento di un autocisterna che trasportava materiale tossico. Proprio la natura di questi materiali, vernici e solventi per vernici, ha richiesto una lunga opera di bonifica dell'area che ha imposto la chiusura della strada.

L'incedente è avvenuto intorno alle 13, all'incrocio della provinciale delle Ganzole con via Colliva, proprio in un punto in cui due strette curve potrebbero aver provocato 'l'effetto pendolo' dei liquidi e il conseguente ribaltamento della cisterna. Fortunatamente nell'incidente non sono stati coinvolti altri veicoli e lo stesso autista del grosso mezzo non ha riportato conseguenze. Ha infatti rifiutato il ricovero all'ospedale per i controlli precauzionali.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, la Pubblica Assistenza di Sasso Marconi, l'automedica e gli esperti dell'NBCR, nucleo specializzato in incidenti chimici e batteriologici.

L'area è stata completamente bonificata.

8 commenti:

  1. Le autocisterne, i bilici, camion rimorchio NON DOVREBBERO TRANSITARE per la strada delle Ganzole. Ora poi che iniziano autunno e inverno con nebbia, ghiaccio o neve, a maggior ragione si deve dare il DIVIETO DI TRANSITO.

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  2. Probabilmente ha ragione il sig. 18:45 che asserisce di vietare il transito ai veicoli pesanti/ingombranti nel periodo invernale. Quanto scritto non perchè tali mezzi sono antipatici ma semplicemente perchè la oramai lunghissima casistica di incidenti lo ha evidenziato. Non si capisce cosa ponderano coloro che sono pagati per governare il traffico, le strade, la sicurezza.
    Poi vi informo che l'ambulanza intervenuta NON era della pubblica di Sasso Marconi, infatti NON è stata operativa dalle ore 8 00 alle 18 00, perchè ? perchè NON c'è più nessuno disposto a fare volontariato alla pubblica di Sasso Marconi. Chiaro ?
    Buona notte.

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  3. Sig. Lavini, a proposito di Pubblica Assistenza, mi conferma che negli altri comune dove è presente ANPAS non ci sono più volontari, in determinate fasce orarie, ma personale pagato.
    Grazie per la cortese attenzione.

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  4. Concordo con quanto detto ieri era alle 18:45. Quella strada è pericolosa e certi mezzi non dovrebbero transitarci. Capisco che ci sia il grosso problema della viabilità alternativa mancante, ma di incidenti ne sono già successi troppi: oltre ai ribaltamenti, non si contano le scie di carburante perse, e io purtroppo ne so qualcosa. Senza contare che l'ente responsabile della manutenzione della strada se ne lava tranquillamente le mani. Vergognoso.

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  5. sig. 9 17
    Il mal comune NON è un mezzo gaudio.
    Non so risponderle con precisione ma se fino a poco tempo fa si riusciva, anche faticando, a coprire i turni con i volontari, NON capisco di quale epidemia sia stata colpita la Pubblica di Sasso. Ho però una mia idea, ovvero il ricambio se ne sbatte di dedicare gratuitamente un poco del proprio tempo libero ad aiutare le istituzioni preposte e pagate.
    Visto che mi chiami con il cognome abbi almeno il pudore di firmarti o anche questo fa parte del degrado sociale ?

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  6. Ok il botta risposta fra l'anonimo 09:17 e Sig.Antonio sulla grandissima tristissima gravissima problematica volontari Pubblica Assistenza di Sasso e della quale pochissimi se ne rendono conto o peggio ancora fanno gli indifferenti, istituzioni comprese.
    Però l'argomento era il ribaltamento di una AUTOBOTTE IN VIA GANZOLE. Ma nessuno dei responsabili dice di proporre il divieto di transito di detti automezzi in quel tratto molto pericoloso e che ha già creato troppi incidenti.

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  7. Assolutamente concorde, è davvero il caso di vietare il transito ai mezzi pesanti. Ci vuole anche però chi controlli che l eventuale divieto sia rispettato! La strada è abbandonata a se stessa,zero controlli. Per quanto riguarda le ambulanze la pubblica di sasso era presente sul posto quel pomeriggio. La situazione volontari è tragica. Per rispondere a qualcuno: è vero che in molte anpas vi sono volontari e dipendenti che lavorano assieme, ma è una realtà nazionale. Realtà che esiste anche nella cri e nelle misericordie. Ciò perché la crisi del volontariato è un fenomeno generale e non limitato a sasso.

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  8. Forse bisogna proprio tenere conto che si parla di VOLONTARIATO.... cioè con l'impegno, la convinzione, l'entusiasmo ecc. per una importantissima causa comune. Il VOLONTARIO non dovrebbe sentirsi o comportarsi come in un "posto di lavoro retribuito" dove ci sono le sgomitate per fare carriera o dove vince la legge del più forte.
    Forse bisognerebbe essere tutti più umili e collaborativi al massimo e mettere da parte superbia o permalosismi vari.

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