Anche
il 'Comitato del No' avvia la campagna informativa per il referendum
costituzionale che si terrà il prossimo novembre.
Andrea
Marchi per il Comitato del No di Monzuno informa che domani, lunedì
26 settembre, alle 20.30, presso la sede dell'ANPI di Monzuno, ci
sarà un incontro per definire il giorno esatto e le modalità per
costituire un comitato per il No alla riforma costituzionale.
Il
Comitato per il No di Sasso Marconi invita, giovedì prossimo 29
settembre , alle 20,30, al Centro Sociale CASA DEI CAMPI di via
Ponte Albano di Sasso Marconi, a un incontro-confronto sulle ragioni
del 'No' cui parteciperà l'attore Ivano Marescotti
Giuseppe Tomas, del Comitato di Sasso Marconi ha così presentato l'iniziativa:
Tra la fine di novembre e gli inizi di dicembre saremo chiamati al voto su quesiti referendari, riguardanti la Carta Costituzionale, che richiedono scelte decisive per il futuro politico-amministrativo del nostro Paese. Il testo della Legge che ci viene sottoposta, assembla, in modo subdolo e confuso, argomenti di varia natura producendo, nello svolgimento di iniziative e dibattiti in corso, un disorientamento nell'opinione pubblica accresciuto anche da quanti, soprattutto dall'ambito governativo, nell'illustrarlo, ricorrono a forzature demagogiche oppure fanno intravedere scenari apocalittici derivanti da un prevalere del "NO". Disorientamento ed incertezze indotte anche dal recente ( tattico ? ) ripensamento del "governo" sui contenuti della Legge Elettorale, "Italicum", che, unitamente ai punti controversi del "Testo di Riforma Costituzionale", determinano stravolgimento e snaturamento della "Costituzione" nei suoi principi ed aspetti fondamentali : "democrazia" - "sovranità popolare" - "bilanciamento dei poteri" - rappresentanza".
Dopo l'incontro con il Prof. Pasquino dei mesi scorsi, l'iniziativa alla quale Vi invitiamo per le ore 20,30 del Prossimo Giovedì 29 Settembre, presso la Sala COMETA del Centro Socio-Ricreativo "Casa dei Campi" di Sasso Marconi, ed illustrata nell'allegata locandina, ha lo scopo, in un dialogo-dibattito con l'artista Ivano Marescotti, di accrescere la nostra conoscenza del testo referendario ponendoci e ponendo interrogativi per acquisire eventuali ulteriori certezze e chiarimenti da condividere con i concittadini. Il "Comitato del NO" di Sasso Marconi è convinto della necessità di esprimersi nel voto referendario rifuggendo dai condizionamenti di appartenenze politiche, fidando in un elettorato vòlto alla salvaguardia di una Carta Costituzionale che ci dovrà garantire la "dignità di popolo" e che, nelle pur necessarie revisioni ed integrazioni, NON PUO', ASSOLUTAMENTE, essere stravolta e mortificata !!!
Ma...ci sarà la pastasciutta antifascista???
RispondiEliminaLe ferie dei politici italiani sono extralarge: il record nelle Regioni, 40 giorni di vacanza.
RispondiEliminaIn Sicilia 36 giorni di ferie a 20000 € al mese per i consiglieri regionali.
E questi ce li ritroveremo al nuovo senato, ahahahahahah!
Vota NO.
Gli italiani ci hanno fatto l'abitudine al Renzi venditore di fumo, semplicemente non fanno più caso a ciò che dice. Ma la truffa no, un presidente del Consiglio e il suo ministro per le Riforme non hanno il diritto di imbrogliare i cittadini in modo così smaccato.
RispondiEliminaMi riferisco al quesito che hanno deciso di stampare sulla scheda che troveremo nelle urne dell'imminente referendum sulla riforma del Senato. Che reciterà (faccio una sintesi): «Vuoi tu ridurre il numero dei parlamentari e diminuire i costi della politica?». Chiunque, a una simile domanda non può che rispondere: sì, certo. Ma non è così. Mi spiego. Sarebbe come se ci chiedessero: «Vuoi pagare meno tasse?», senza dirci che se diciamo «sì» ci tolgono la pensione e dimezzano lo stipendio. Oppure. «Vuoi bene alla mamma?», evitando di avvisarci che parallelamente tolgono la mutua a tutta la famiglia.
Avremo modo di spiegare, in maniera documentata e dettagliata, nelle prossime settimane, perché votando «sì» non solo non cambierà un bel niente ma ci ritroveremo ancora più sudditi di uno Stato ingordo, padrone e invadente. Per ora ci limitiamo a mettervi in guardia da un premier e da un governo di truffatori che usano, come hanno fatto i loro amici e parenti con le banche (il caso Etruria spiega molte cose) metodi spregiudicati con cittadini indifesi in quanto sprovveduti in materia e in buona fede.
RispondiEliminaDai Andrea !!!!!!!...... era ora che tornassi....... a fare qualcosa di concreto per monzuno..... è stato lasciato immerso da anni in una noia mortale !!!!
Ad affidare il nostro destino al duo Renzi-Boschi rischiamo la stessa fine di chi ha affidato i suoi risparmi alla Etruria, banca di famiglia. Le riforme vanno fatte, eccome. Ma non questa, non così, non con trucchi e imbrogli, non prendendoci in giro. E non è neppure vero che «meglio poco di niente» se quel «poco» peserà come un macigno sulle libertà politiche e sulle regole della democrazia. Ma soprattutto mi rifiuto di farmi prendere per il naso da Maria Elena Boschi, che serafica ieri ha spiegato: «La domanda referendaria è esattamente il titolo della legge». Senta, bella signora, chi ha scritto quel titolo guarda caso proprio in quel modo truffaldino? Buon sangue non mente, ma mi creda: ai Boschi abbiamo già dato.
RispondiEliminaPassino le bugie, le promesse non mantenute, le sceneggiate sui palcoscenici internazionali per mascherare i fallimenti.
RispondiEliminaUn presidente del Consiglio e il suo ministro per le Riforme non hanno il diritto di imbrogliare i cittadini in modo così smaccato
Referendum truffa. Il quesito scritto dai banca Etruria.
RispondiEliminaUn abusivo nominato da abusivi eletti con una legge porcata in costituzionale che vuole cambiare la COSTITUZIONE a colpi di fiducia della MANGIORANZA, cos'altro ne poteva uscire dalla manica di TRUFFOLO se non un referendum TRUFFA.
Questi non eletti non possono permettersi di prendere in giro gli italiani. Votare NO per ricacciarli nell'ombra.
"Consumi, la situazione è drammatica"
RispondiEliminaSituazione allarmante: "La tanto attesa ripresa dei consumi - osserva il Codacons citando dati Istat - non si è verificata. Anzi sul fronte delle vendite la situazione sembra precipitare". Preoccupano i dati sui generi alimentari.
Come fa ad andare meglio quando c' è una pressione fiscale al 60% ed i redditi degli italiani sono fermi da 10 anni e sempre quelli??? chi si lode.......
Gli ultimi governi da monti letta ed ora il toscano sembrano essere stati messi li a governare in modo nefasto e nemmeno eletti dal polpolo (aiutati dal comunista napolitano) solo con l' intento di distruggere ciò che è dell' economia italiana giusta, creativa e amata all' estero è inimitabile, si vuole smantellare e distruggere a pezzi l' italia ci son quasi riusciti nemmeno mussolini è riuscito a fare tanto.
RispondiElimina...il risveglio degli...ovini:che sia vero?
RispondiEliminasembra che la maggioranza degli uomini di sesso proprio maschile, siano diventati dei pecoroni oltre che dei piagnoni,vale a dire che mancano di coraggio vero e proprio.
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