Hanno
festeggiato Ferragosto a crescentine davanti all’azienda. Alla
Stampi Group di Monghidoro, dopo cinque mesi, è cambiato solo il
clima: a marzo si stava nella baracca, oggi c’è qualche sdraio
nello spiazzo e si pranza all’aperto, anche se la temperatura è
sensibilmente più bassa che in città.
Gli
80 dipendenti che lavoravano qui sono senza stipendio da sei mesi
esatti e in presidio da 150 giorni. «Abbiamo doppiato
la Saeco », calcola il delegato sindacale Giuliano Macchiavelli.
Sarà ancora lunga, la prima udienza per il fallimento è il 7
ottobre: «Restiamo perché non vogliamo che ci portino via i
macchinari», spiegano. Qualche giorno fa era arrivato il
liquidatore, per entrare e fare l’inventario. «Lo abbiamo tenuto
fuori. L’inventario è già stato fatto». Da allora i dipendenti
in presidio la mattina sono aumentati: «Cercano di farci paura,
minacciano di denunciarci se non li facciamo entrare — sorride
amara Valentina —. Noi non facciamo nulla di male, ma stiamo qui
davanti». Vogliono evitare che lo stabilimento diventi un guscio
vuoto, dopo che negli ultimi mesi sono passati tecnici di gas e
luce per staccare le utenze, fornitori e clienti per avere notizie
dei loro crediti. «Il proprietario Elvio Turchetto non ha lasciato
a piedi solo noi. Ha debiti anche con il Comune», ricordano.
Normalmente,
nel resto della giornata ci sono sempre almeno tre o quattro
persone davanti ai cancelli. Si danno il cambio ogni tre
ore: «Segniamo i turni, siamo al quinto quaderno». Roberto scuote
la testa: «All’inizio pensavo che saremmo rimasti in presidio
almeno due mesi. Ma non così tanto. Pensavo che con un acquirente
sarebbe finito tutto». L’acquirente, Uberto Selvatico Estense,
si è fatto avanti, ma finora Turchetto non ha ceduto. Con il
passare delle settimane sono aumentate le difficoltà. Cinque
famiglie hanno entrambi i coniugi impiegati nella Stampi Group, ma
anche gli altri non se la passano bene: «Sono una madre single,
mia figlia va a scuola a Bologna. Solo l’abbonamento dell’autobus
costa 400 euro», spiega Rosaria. I sindacati hanno fatto partire
una raccolta fondi per i dipendenti, è arrivato un anticipo di
mille euro a testa. Ma è soprattutto la solidarietà di queste
valli a tenerli a galla: «La maggior parte del paese è con noi,
tanti ci portano viveri. C’è gente che nel fine settimana viene
da Bologna o da Crespellano per portarci qualcosa o vedere come
stiamo».
Marisa
lavora in questo stabilimento da 38 anni: «Non avrei mai pensato
che sarebbe finita così». Di rappresentanti delle
istituzioni, gli 80 dipendenti della Stampi Group ne hanno
incontrati tanti. La visita più inattesa l’ha fatta, a fine
giugno, il vescovo Zuppi: «Non ci aveva avvertito, l’abbiamo
trovato qui davanti mentre metà di noi era a protestare in
Prefettura », dice Marisa. «Abbiamo incontrato la nostra sindaca,
il premier Renzi, il ministro del Lavoro Poletti e il governatore
Bonaccini — ricorda Macchiavelli —. Tutto inutile». Gli animi
si scaldano: «Che le istituzioni non possano far nulla con un
imprenditore del genere è vergognoso», sintetizza un altro. Di
mettere la parola fine al presidio non se ne parla: «Siamo più
uniti di prima. Abbiamo iniziato, andremo fino in fondo».
Tutta la mia solidarietà, cercherò nel mio piccolo di dare una mano a queste persone.
RispondiEliminaPurtroppo i nostri politicastri invece che aiutare chi si trova suo malgrado in queste situazioni, fanno di tutto per fare entrare sempre più immigrati extracomuunitari e delinquenti nullafacenti che anche queste persone in difficoltà, pagando le tasse, devono sostenere.
Intanto su Repubblica di oggi leggo: "http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Turchia-il-Governo-annuncia-38mila-scarcerazioni-per-far-spazio-ai-golpisti-arrestati.
Bene altri 38 mila delinquenti che verranno da noi dove i delinquenti sono trattati meglio degli onesti cittadini che se per difendersi tirano un cazzotto a un ladro entrato in casa vengono denunciati e pagare pure i danni e che se arrestati il solito magistratucolo li scarcera immediatamente.
Venghino signori delinquenti venghino, in italia c'è posto.
17 agosto 2016 12:49
RispondiEliminaPensi che sia anti-italiano e eversivo il fatto che lo stato Italiano vada a prendere e mantenga gli stranieri, presunti rifugiati,profughi, migranti o galeotti liberati che siano ?
Aspetta di vedere quando Lo stato italiano SMETTERÀ di mantenerli.
Penso solo che uno stato deve avere il dovere di aiutare i propri cittadini prima degli altri.
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