venerdì 19 agosto 2016

Referendum, De Maria sta con il sì.

Andrea De Maria, parlamentare Pd (Foto Schicchi)
Andrea De Maria
Il parlamentare e membro della segreteria nazionale del Pd: «Le istituzioni ne usciranno più forti. Ma rispetto chi la pensa diversamente"
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La volata verso il referendum costituzionale  è già iniziata. E di fronte alle crepe interne al Pd (con dieci parlamentari schierati ufficialmente per il ‘no’, in disaccordo col premier Matteo Renzi, prende posizione Andrea De Maria, deputato e componente della segreteria nazionale dei dem: «Con grande rispetto per le ragioni di chi nel Pd sta valutando scelte diverse, per quanto mi riguarda sono sempre più convinto che sia giusto votare sì al referendum costituzionale – sottolinea De Maria –. Proseguirò quindi il mio impegno per spiegare la riforma costituzionale e chiedere ai cittadini di sostenerla».
Una posizione che De Maria aveva già reso pubblica nelle scorse settimane: «Stando al merito – spiega ancora il deputato –, la riforma supera il bicameralismo perfetto e realizza un miglior equilibrio fra le competenze dello Stato e quelle delle regioni e, così facendo, rafforza le istituzioni e la loro capacità di far vivere concretamente i valori della prima parte della Costituzione. Questo mio orientamento non intende mettere in discussione la scelta di impegno nella sinistra, nel dibattito interno del Pd, ma spero che si creino le condizioni perché il Pd non si divida e, come ho già fatto in passato, ribadisco quanto sia sempre più importante lavorare ad un salto di qualità unitario nel nostro dibattito interno».

7 commenti:

  1. E gli altri parlamentari PD emiliani(esempio Fabbri) stanno col si o col no ?

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  2. per avere la risposta bisogna vedere cosa fa più comodo a banche e grossi gruppi di potere.. staranno con quello che gli viene detto di fare, come al solito.

    LA riforma costituzionale servirebbe anche.. ma stravolgere la costituzione con articoli come vengono proposti è.. boh.. criminale.

    Questa gente non sa nemmeno che differenza c'è tra costituzione e legge diciamo "ordinaria".

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  3. E via! tutti in branco a zampettare dietro al capetto di turno! Ragionare con la propria testa no, eh?

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  4. Incredibile come questi "nominati" dai partiti, visto che siedono abusivamente in Parlamento grazie al porcellum bollato come incostituzionale dalla Corte Costituzionale, non provino minima vergogna nel deformare la Costituzione invece di applicarla puntualmente.

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  5. Questo è quel che passa il convento e la Leopolda della politica italiana!

    Tanti "Yes Man", che dicono si a tutto quello che è contrario alla sovranità e all'interesse degli italiani e dell'Italia.

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  6. http://m.huffpost.com/it/entry/11625320

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  7. Certo che questo Paese non diventerà mai "normale" fintanto che ci sono persone che prendono un referendum importante come questo come una sfida elettorale contro questo o quello.
    il "nominato di turno" ha semplicemente preso una posizione sicuramente valutando la proposta referendaria e, certamente non seguendo il capetto di turno perchè, se così fosse lo stesso si potrebbe dire di chi si schiera per il no perchè seguirebbero gli strilloni di turno.

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