di Carlo Soricelli
Al 31 luglio 2015 i morti sui luoghi di lavoro sono stati 385, -2,6%. Al 31 luglio 2008, anno dell’apertura dell’Osservatorio erano 358, quindi +4,55%.
Da
quell’anno non si rigesta nessun calo se si prende in
considerazioni il totale di tutti i morti sul lavoro e non solo
quello degli assicurati INAIL.
Moltissimi
morti sul lavoro non erano assicurati all’Inail o lavoravano in
nero. Il 35% delle morti sui luoghi di lavoro avvengono in attività
agricole, tra queste ben il 60% sono morti per schiacciamento dal
trattore. L’edilizia col 18% delle morti è al secondo posto
di questa triste classifica. Una alta percentuale di morti in questo
comparto è dovuta a cadute dall’alto.
L’autotrasporto
continua a pagare un forte tributo di sangue con l’8,2%. Segue
l’industria con l’8%. Come tutti gli anni i lavoratori morti
nell’industria vanno dall’8 al 10% del totale. Incredibile la
percentuale di lavoratori ultrasessantenni deceduti sui LUOGHI DI
LAVORO in questi primi sette mesi del 2016; sono il 28,2%.
E’
disumano far continuare a lavorare in tarda età chi svolge lavori
pericolosi per se e per gli altri.
Gli
stranieri morti sui luoghi di lavoro sono il 10,9% sul totale.
Morti
per infortuni sui luoghi di lavoro
nel 2016 per regione e provincia in
ordine decrescente. I morti sulle autostrade e all’estero non sono
conteggiati nelle province. Se guardate qui sotto l’andamento delle
regioni e delle province pensate che ci sono almeno altrettanti morti
per infortuni sulle strade e in itinere.
Campania 40 Napoli (14 di questi 3 in mare), Avellino (5), Benevento (4), Caserta (7), Salerno (10). Emilia-Romagna 37 Bologna (7). Forlì-Cesena (6), Ferrara (3), Modena (5), Parma (2), Piacenza (2), Ravenna (3), Reggio Emilia (8), Rimini (1). Veneto 34 Venezia (2), Belluno (4), Padova (6), Rovigo (2), Treviso (3), Verona (4), Vicenza (13). Toscana 30 Firenze (1), Arezzo (4), Grosseto (1), Livorno (6), Lucca (4), Massa Carrara (6), Pisa (2), Pistoia (2), Siena (2) Prato (3). Lombardia 27 Milano (2), Bergamo (3), Brescia (12), Como (2), Cremona (2), Lecco (1), Lodi (), Mantova (), Monza Brianza (2), Pavia (2), Sondrio (1), Varese Lazio 25 Roma (8), Viterbo (5) Frosinone (3) Latina (7) Rieti (2). Sicilia 23 Palermo (21), Agrigento (3), Caltanissetta (3), Catania (6), Enna (1), Messina (3), Ragusa (2), Siracusa (), Trapani (1). Piemonte 22 Torino (5), Alessandria (1), Asti (5), Biella (), Cuneo (10), Novara (), Verbano-Cusio-Ossola () Vercelli (1).Puglia 17 Bari (), BAT (5), Brindisi (1), Foggia (2), Lecce (2), Taranto (7) Marche 11 Ancona (2), Macerata (4), Fermo (), Pesaro-Urbino (2), Ascoli Piceno (2). Abruzzo 11 L'Aquila (1), Chieti (5), Pescara (2) Teramo (3). Trentino-Alto Adige 11 Trento (7), Bolzano (4). Sardegna 10 Cagliari (4), Carbonia-Iglesias (), Medio Campisano (), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (2), Sassari (3). Calabria 10 Catanzaro (4), Cosenza (3), Crotone (1), Reggio Calabria (1) , Vibo Valentia (1). Molise 6 Campobasso (6), Isernia (). Umbria 5 Perugia (1) Terni (4). Friuli-Venezia Giulia 5 Trieste, Gorizia (1), Pordenone (1), Udine (3). Liguria 4 Genova (2), Imperia (1), La Spezia (), Savona (1). Basilicata 1 Potenza (1) Matera () Valle D’Aosta () I lavoratori morti sulle autostrade, all’estero e in mare non sono segnalati a carico delle province-
Campania 40 Napoli (14 di questi 3 in mare), Avellino (5), Benevento (4), Caserta (7), Salerno (10). Emilia-Romagna 37 Bologna (7). Forlì-Cesena (6), Ferrara (3), Modena (5), Parma (2), Piacenza (2), Ravenna (3), Reggio Emilia (8), Rimini (1). Veneto 34 Venezia (2), Belluno (4), Padova (6), Rovigo (2), Treviso (3), Verona (4), Vicenza (13). Toscana 30 Firenze (1), Arezzo (4), Grosseto (1), Livorno (6), Lucca (4), Massa Carrara (6), Pisa (2), Pistoia (2), Siena (2) Prato (3). Lombardia 27 Milano (2), Bergamo (3), Brescia (12), Como (2), Cremona (2), Lecco (1), Lodi (), Mantova (), Monza Brianza (2), Pavia (2), Sondrio (1), Varese Lazio 25 Roma (8), Viterbo (5) Frosinone (3) Latina (7) Rieti (2). Sicilia 23 Palermo (21), Agrigento (3), Caltanissetta (3), Catania (6), Enna (1), Messina (3), Ragusa (2), Siracusa (), Trapani (1). Piemonte 22 Torino (5), Alessandria (1), Asti (5), Biella (), Cuneo (10), Novara (), Verbano-Cusio-Ossola () Vercelli (1).Puglia 17 Bari (), BAT (5), Brindisi (1), Foggia (2), Lecce (2), Taranto (7) Marche 11 Ancona (2), Macerata (4), Fermo (), Pesaro-Urbino (2), Ascoli Piceno (2). Abruzzo 11 L'Aquila (1), Chieti (5), Pescara (2) Teramo (3). Trentino-Alto Adige 11 Trento (7), Bolzano (4). Sardegna 10 Cagliari (4), Carbonia-Iglesias (), Medio Campisano (), Nuoro (1), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (2), Sassari (3). Calabria 10 Catanzaro (4), Cosenza (3), Crotone (1), Reggio Calabria (1) , Vibo Valentia (1). Molise 6 Campobasso (6), Isernia (). Umbria 5 Perugia (1) Terni (4). Friuli-Venezia Giulia 5 Trieste, Gorizia (1), Pordenone (1), Udine (3). Liguria 4 Genova (2), Imperia (1), La Spezia (), Savona (1). Basilicata 1 Potenza (1) Matera () Valle D’Aosta () I lavoratori morti sulle autostrade, all’estero e in mare non sono segnalati a carico delle province-
Consigliamo
a tutti quelli che si occupano di queste tragedie di separare chi
muore per infortuni sui luoghi di lavoro, da chi muore sulle strade e
in itinere con un mezzo di trasporto. I lavoratori che muoiono sulle
strade e in itinere sono a tutti gli effetti morti per infortunio sul
lavoro, ma richiedono interventi completamente diversi dai lavoratori
morti sui luoghi di lavoro. E su questo aspetto che si fa una gran
confusione. Ci sono categorie come i metalmeccanici che sui
luoghi di lavoro hanno pochissime
vittime per infortuni, poi, nelle statistiche ufficiali, non
separando chiaramente le morti causate dall’itinere, dalle morti
sui luoghi di lavoro, risultano morire in tantissimi in questa
categoria che è numerosissima e ha una forte mobilità per recarsi o
tornare dai luoghi di lavoro. Anche quest’anno una strage di
agricoltori schiacciati dal trattore, sono già 80 dall’inizio
dell’anno, Tutti gli anni sui LUOGHI
DI LAVORO il 20% di tutte le morti per
infortuni sono provocate da questo mezzo. 132 sono i morti
schiacciati dal trattore nel 2015 e 152 nel 2014. Contiamo molto
della sensibilità dei media e dei cittadini che a centinaia ogni
giorno visitano il sito. In questi nove anni di monitoraggio le
percentuali delle morti nelle diverse categorie sono sempre le
stesse: l’agricoltura sempre la categoria con più vittime, seguono
l’edilizia, i servizi, i metalmeccanici e l’autotrasporto.
Morti
sul lavoro nel 2015
Le
morti sulle autostrade e all’estero non sono segnalate nelle
province
SONO
STATI 678 I MORTI PER INFORTUNI SUI
LUOGHI DI LAVORO nel 2015
CONTRO
I 661 del 2014 +2,6%. ERANO 637 nel 2008 +6,1%
L’INAIL
nel 2014 ha riconosciuto complessivamente 662 morti sul lavoro, di
questi il 52% sono decessi in itinere e sulle strade ma le denunce
per infortuni mortali sono state 1107. Crediamo che anche per il 2015
ci siano più o meno le stesse percentuali. Nel 2015 tra gli
assicurati INAIL c’è stata un'inversione di tendenza, per la prima
volta dopo tantissimi anni questo Istituto vede aumentare le denunce
per infortuni mortali. Ma le denunce non comportano necessariamente
un riconoscimento dell'infortunio mortale. Sta a noi che svolgiamo un
lavoro volontario, senza interesse di nessun tipo, far conoscere
anche questo aspetto ai cittadini italiani.
L'
Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro (
http://cadutisullavoro.blogspot.it
)
Ringrazio la disoccupazione, che mi difende da datori di lavoro INFAMI, che non richiedono più la mia manodopera, perchè desidero essere tutelato, voglio tornare TUTTE le sere a casa sano e salvo, allora vai al diavolo, non hai voglia di lavorare mi dicono. Ringrazio le istituzioni che latitano, sui controlli presso le aziende amiche ma presentissime presso le aziende da cui non hanno nessun ritorno. Ringrazio i sindacati, ormai inutili e ricattati, da quando si sono messi a vendere "pensioni integrative", sono preoccupatissimi di perdere in borsa, di perdere la collaborazione con i vertici delle aziende, di perdere il "DISTACCO" e di dover tornare al loro posto di lavoro, che come il nostro è ormai stato dequalificato, sostituito da un qualunque ex ospide di centri per l'accoglienza, che si vende ad un terzo della tariffa oraria, intanto noi si muore.
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