La struttura recuperata a Lama di Reno |
Il
sindaco di Marzabotto, Romano Franchi, interviene sul 'sentito
argomento ' Polo Formativo' Lama di Reno voluto per ospitare e
istruire al lavoro profughi già presenti a Bologna. L'istituzione fa
molto discutere e non mancano i contrari . Ciò ha spinto il primo cittadino a
chiarire le ragioni sociali e umanitarie che hanno convinti il
comune di Marzabotto ad apprezzare e sostenere il nuovo arrivo.
In
un comunicato dal titolo 'Polo Formativo a Lama di Reno di cosa si
tratta e perché', Franchi spiega:
All’interno
dell’area dell’ex cartiera a Lama di Reno si trova la palazzina
che al tempo della proprietà di Rizzoli era l’abitazione della
famiglia del Direttore Generale. Da più di vent’anni l’edificio
è abbandonato. La cooperativa Lai Momo di Sasso Marconi, che si
occupa, tra le altre cose, di accoglienza nel nostro territorio, ha
deciso di acquistarla.
Per
fare cosa?
Per
dare il via ad un progetto di rilevanza europea, presentato anche
durante una seduta del Consiglio di Frazione di Lama di Reno aperta a
tutta la cittadinanza, che consiste nell’apertura di un “Polo
sperimentale di formazione e accoglienza”, il primo nell’Unione
Europea, promosso insieme ad Ethical Fashion Initiative (ETI), un
programma dell’ONU. Tale esperienza potrà poi evolvere, rendendo
il Polo anche produttivo, oltre che formativo, e creando posti di
lavoro. Verranno coinvolti nel progetto stilisti di fama
internazionale, che, in collaborazione con ETI, hanno sviluppato
esperienze di questo tipo nel settore della moda, aprendo aziende in
Africa e a Haiti per produrre parte delle loro collezioni. Il tutto
garantendo uno standard di lavoro etico in tutta la filiera
lavorativa.
Nel
Polo di Lama di Reno verrà sperimentata una nuova forma di
accoglienza che prevede la formazione in un laboratorio sartoriale di
persone richiedenti asilo che sono già all’interno del programma
di accoglienza nella provincia di Bologna, selezionate in base alla
loro esperienza pregressa in tale ambito.
Alle
persone coinvolte verrà insegnato un mestiere che possa dare loro la
possibilità di ricrearsi una vita lontano dai propri paesi in guerra
o nei quali hanno subito violazioni di diritti umani, con la speranza
di potere poi fare ritorno, quando possibile, nei loro paesi di
origine, lavorando in situazioni protette in alcune delle aziende che
operano nel settore della moda.
È
un’esperienza innovativa, che dà la possibilità alle persone
coinvolte di non dovere stare senza far nulla tutto il giorno.
Saranno al massimo 18 i ragazzi che risiederanno nella struttura di
Lama di Reno coinvolti nella formazione. Precedentemente il numero
previsto era maggiore, è stato ridotto a seguito degli incontri
intercorsi con la nostra Amministrazione, durante i quali abbiamo
sottolineato come la nostra idea di accoglienza diffusa, a piccoli
gruppi, che abbiamo sostenuto anche a livello di Unione dei Comuni
dell’Appennino Bolognese, sia la migliore forma di accoglienza,
poiché permette la conoscenza reciproca tra comunità locale e
persone inserite nello SPRAR ( Sistema di protezione per richiedenti
asilo e rifugiati).
Verranno
seguiti dagli operatori della Cooperativa, come già avviene in molti
altri luoghi di accoglienza, uno dei quali si trova nel nostro
territorio comunale, a Lama di Setta.
Dall’aprile
dell’anno scorso sono ospitati in due appartamenti 12 richiedenti
asilo e non sono mai arrivate segnalazioni di alcun tipo dai
cittadini residenti in tutto questo tempo. Un gruppo di cittadini di
Marzabotto ha dato vita ad una serie di “incontri in cucina”
durante i quali ci si è incontrati e si è cucinato e pranzato
insieme, cogliendo l’occasione della loro presenza qui per
conoscere altre culture. Diversi ragazzi accolti sono anche impegnati
in attività di volontariato nel nostro Comune, a beneficio di tutta
la comunità.
Nel
caso di Lama di Reno siamo di fronte ad un’iniziativa privata, ma
che ha certamente forti connotazioni di valore pubblico.
Il
Comune non è coinvolto dal punto di vista finanziario, cioè non ci
mette neanche un Euro.
Sappiamo
bene che il “tema” è delicato, soprattutto in questa fase
difficile per tante famiglie.
Tuttavia,
proviamo a ragionare:
- Sulla base dei programmi della Prefettura, ogni comune deve farsi carico di una quota di profughi, per cui con Lama di Reno, insieme a Lama di Setta, assolviamo un compito istituzionale;
- Le quote di denaro che lo stato riconosce alla Cooperativa per ogni richiedente asilo, non si possono utilizzare per altri scopi, ad esempio non si possono utilizzare a sostegno delle famiglie in difficoltà. Chi afferma il contrario o è disinformato, oppure è in malafede;
- La Cooperativa ha già assunto quattro persone per questo specifico progetto e inserirà nella formazione anche persone del posto. Inoltre, si attiverà per avviare al lavoro alcune persone seguite dai nostri servizi sociali. Le persone ospitate saranno coinvolte in progetti di volontariato sul territorio.
- Sappiamo bene che Lama di Reno, con la chiusura della cartiera, è in sofferenza. Ma forse, lasciare in abbandono la palazzina in questione avrebbe dato più valore a tutto il resto?
- Per noi, il recupero di tutta l’area produttiva è la priorità. Una parte è stata recuperata dalla Dismeco che, purtroppo, per ragioni diverse, non ha dato i risultati attesi da un punto di vista occupazionale. In questi giorni stiamo premendo perché vada a buon fine la vendita della rimanente area che è ancora della Burgo sulla quale poter sviluppare in piano di riqualificazione e rigenerazione. Unitamente, vorremmo che si concludesse rapidamente la cessione delle aree esterne ( parcheggi, verde, campo sportivo,…) al demanio comunale.
Da
parte nostra, ci sarà il massimo impegno perché questo progetto sia
occasione di inclusione e non di contrapposizione. Nei prossimi
giorni saranno organizzate iniziative per creare occasioni di
incontro e di conoscenza reciproca per favorire l’interazione e
fugare le preoccupazioni dei residenti.
Il
Sindaco Romano Franchi
le cose si dicono e diffondono prima e non dopo nell'ambito di un'assemblea da focolare.
RispondiEliminavengono utilizzati soldi extra frontalieri
anche chi avita in Finlandia DEVE sapere come vengono utilizzati i soldi
non siamo nel paese di asterix
Questo comunicato è la solita bufala raccontata da un amministrazione che sa di mentire sin dal principio! ANDIAMO IN ORDINE:
RispondiElimina1) Al momento è stato richiesto chi e dove risiedano queste famigerate 4 persone NEO ASSUNTE residenti nel nostro comune e nessuno ha ancora risposto (forse le staranno ancora cercando??!?!)
2) Nessun italiano è previsto in questo progetto di riqualificazione al mondo del lavoro, tant'è che nessuno oltre i 18 profughi parteciperà al laboratorio. Bensì la Coop Laimomo si è resa disponibile a organizzare un percorso di reinserimento al mondo del lavoro per 8 persone in carico ai servizi sociali di Marzabotto, attraverso l'insegnamento e il riposizionamento delle risorse stesse. Ma attenzione, nessuno ha mai parlato di 8 italiani, bensì di 8 casi di indigenza (.... ad ognuno le proprie conclusioni!!) E comunque tutto questo esula dal progetto di accoglienza e l'acquisto della Villa a Lama di Reno, semplicemente questo viene utilizzato dagli amministratori di Marzabotto per confondere le persone facendo credere loro che una cosa prescinda l'altra (nella conferenza di Capigruppo questo è stato chiarito molto bene)!!
3) Sulla base dei programmi della prefettura ogni comune deve farsi carico di una quota di migranti A PATTO CHE CI SIA LA POSSIBILITA', e non PER FORZA come invece ci vogliono far credere loro.
4) Il Sindaco continua a mentire quando dice che a Lama di Setta non è mai capitato nulla o non sono mai arrivate segnalazioni. Non so se ricordate ma circa un anno fa, la PREFETTURA diede mandato ai Carabinieri di Marzabotto di ALLONTARE con la massima urgenza 4 dei PROFUGHI di Lama di Setta poichè a seguito di EPISODI VIOLENTI sono stati ritenuti SOGGETTI PERICOLOSI. Per il Sindaco questo sarà niente, per me invece è molto (comunque se cercate sia qui su fb che in internet troverete anche il documento integrale della Prefettura)
5) La Dismeco non è un'azienda in difficoltà, bensì la Dismeco sta subendo uno scorretto comportamento da chi dovrebbe applicare le norme sopratutto quelle regionali che prevedono lo smaltimento dei rifiuti RAEE in prossimità e non esportandoli in altre regioni limitrofe. Il vero problema è che non rispettando queste leggi REGIONALI l'azienda di Lama di Reno si troverà a licenziare 7 persone da qui a breve.
QUINDI: la Dismeco mette a casa 7 persone e ad un metro di distanza noi ne inseriamo 18 con la promessa di insegnare loro un lavoro per inserirle da qui ad un anno nel mondo del lavoro. Ma secondo voi questa è logica? è lungimiranza? No questa è strafottenza, arroganza e sottomissione dei poteri forti....
CONTINUA......
6) E poi, detto francamente, finiamola di continuare a buttare fumo negli occhi delle persone promettendogli da anni la riqualificazione dell'aerea Burgo... Sono due anni che l'Amministrazione è in trattativa con un PRESUNTO soggetto acquirente... ma quanto ancora credete funzioni la favola di pulcinella?!
RispondiElimina7) E' vero non esistono quote riconosciute dallo stato per le famiglie Italiane in difficoltà, ma finché continueremo a dare spazio a queste cooperative che creano business sull'arrivo degli extracomunitari, qui non ne usciremo mai vivi!!! Nessuno avrà mai interesse a fare del bene ad una famiglia in difficoltà di Italiani, finchè il sistema continuerà a sponsorizzare le cooperative per questa FINTA accoglienza!!!!
8) Vogliamo parlare di numeri? Perchè il Sindaco non ci dice il mega fatturato utile che la cooperativa in questione ha triplicato solo nell'ultimo anno di "lavoro"??? Questi centinaia di mila euro di UTILE (quindi già al netto di tasse e compensi) perchè non vengono devoluti al sociale? Perchè con quegli utili non aiutiamo le famiglie italiane in difficoltà? Alla fine una delle MISSION delle coop sociali è quella di fare del SOCIALE!!!!!! O no?
Perchè è più comodo prenderci in giro con la storiella dell'accoglienza e dell'integrazione!
Bè io credo che prima vengano i nostri Italiani, beffeggiati e sacrificati da politiche sbagliate, che aumentano le tasse e il costo della vita mentre dall'altra parte il nostro paese sta subendo una delle crisi più grandi mai affrontate.
Pertanto questo vuol dire una sola cosa: MENEFREGHISMO, lo stesso con cui questa amministrazione ha deciso di piazzare a lama di Reno in una mega Villa 18 profughi, senza nemmeno interessarsi MAI dell'opinione dei consiglieri comunali e sopratutto MAI del pensiero o dell'opinione dei suoi CITTADINI!!! QUESTO A CASA MIA HA UN NOME BEN PRECISO!
Io al posto loro mi VERGOGNEREI e basta!
Ora io dico NO, io scenderò in strada insieme a tanti altri cittadini esausti, in maniera pacifica, semplicemente per dimostrare il nostro disappunto, VOI continuate pure a credere e a votare queste persone, e vedrete che i prossimi 18 li ospiteremo in centro a Marzabotto!, magari proprio vicino a casa vostra!
Capogruppo Consigliere Comunale di Marzabotto
UNITI per CAMBIARE MARZABOTTO
Morris Battistini
ONU?
RispondiEliminaGli stati uniti e israele se ne strafregano delle mozioni onu, unesco e compagnia, loro sono padroni a casa loro ed anche a casa nostra, visto che gli itali**i accettano di buon grado di non esser più padroni a casa propria e da bravi buonisti tutti in fila seguono i pifferai in marcia verso il …..
Offrire lavoro? a tutta l'africa, a tutti i musulmani e a tutti i cinesi ecc. ecc.?
Il multiculturalismo non ha avuto successo in nessun paese al mondo e l'italia non sarà da meno, state innescando per i vostri eredi un caos sociale ed economico.
Più della metà delle società quotate in borsa a milano sono in mani straniere, che non reinvestono gli utili in italia, siamo sudditi dei globalisti finanziari che ci spremono e ci gettano, le nostre tasse servono solo per pagare interessi finanziari poi reinvestiti altrove, i servizi pubblici ormai ce li dobbiamo pagare,e se non bastasse, i milioni di stranieri in italia mandano i soldi all'estero a casa loro e non li investono in italia. Con queste prospettive di collasso economico inevitabile, voi presumete di offrire lavoro ?
Ogni giorno che passa la marina militare ne trasporta un altro migliaio dalla libia, sapete fare i conti? Da qualche decina che ne avete oggi, quanti diventeranno?
Nonostante sappia che sarà completamente inutile, chiudo con una famosa poesia di Rudyard Kipling, che dovrebbe essere insegnata nelle scuole e anche alle somme autorità italiane e vaticane:
"Lo Straniero"
Lo Straniero in casa mia
forse è sincero o gentile
ma non ha il mio modo di parlare
non riesco a sentire la sua mente
ne vedo il viso gli occhi e la bocca
ma non l'anima dietro.
Gli uomini della mia razza
possono fare bene e male
ma raccontano bugie che conosco
sono abituati alle bugie che dico
e non abbiamo bisogno di interpreti
quando compriamo e vendiamo,
Lo straniero in casa mia
può essere buono o cattivo
ma non so quali forze lo dirigano
quali ragioni alterino il suo umore
e quando gli dei della sua terra
si impadroniscono del suo sange.
Gli uomini della mia razza
per quanto possano essere cattivi
almeno sentono quello che sento
e vedono quello che vedo e quello
che penso di loro a loro volta
….......................
…......................
Ma perchè solo commenti anonimi ? E così difficile assumersi la responsabilità di quello che si dice ? Ezia Sibani
RispondiEliminaI soliti politici ci vogliono far ingoiare anche questo rospo.
RispondiEliminaperchè sempre la solita inutile domanda da sconosciuti che si firmano per fare banali domande?
RispondiEliminahttp://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/07/21/news/marzabotto_forza_nuova-144576682/
RispondiEliminairresponsabili sono coloro che non sanno il grado di malessere che i cittadini stanno subendo
Mi meraviglio di quanta animosità si metta contro una iniziativa privata che non coinvolge economicamente l'amministrazione locale ma che anzi dovrebbe contribuire a risolverle qualche problema!
RispondiEliminaPoi mi pare che si giri sempre intorno ai soliti luoghi comuni! Una volta tanto che qualcuno si muove per evitare che questi ragazzi richiedenti asilo non stiano inoperosi ad attendere gli esiti della burocrazia (le regole fini a poco tempo fa impedivano di occuparli in attività lavorative) ci si lamenta ugualmente?
Allora non va mai bene niente!
Il mondo sta cambiando velocemente, i confini non reggono più dietro le forti pressioni di chi rischia la vita o non ha più modo di avere il minimo necessario x vivere.
Dovremo abituarci a vivere insieme e magari a cambiare anche le nostre abitudini e non per gli stranieri che arrivano ma per la crisi e i danni che la globalizzazione ha portato con se.
Allora se cercassimo di farlo nel tentativo di una buona convivenza e con un po' più di tolleranza e di umanità?
Se non siamo nati dall'altra parte è solo un caso!
Una poesia di un colonialista di inizio novecento mi sembra geniale e al passo con i tempi.
RispondiEliminaUno che ha scritto un libro antisemita come era in origine "il libro della giungla".
Forse ci sono altre cose da insegnare a scuola.
Silvio Tosi - Lama di Reno.
Il commento 22 luglio 2016 10:51 è veramente illuminante, riesce a spiegare benissimo la ragione per cui gli inglesi (beati loro) se ne sono andati dall'europa.
RispondiEliminama se a Marzabotto piace ancora essere colonizzati che c'è di male?
RispondiEliminadel resto la liberazione l'hanno fatta degli stranieri.
poi ci sono quelli che gemellano fuori casa ma non si accorgono del marciume che dilaga in questa regione
il commento delle 15 37 invece...
RispondiEliminagli inglesi se ne sono andati dall'europa: sì e hanno colonizzato mezzo mondo. quindi?
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