domenica 3 luglio 2016

Lolli invoca giustizia e non teme il sequestro dei suoi beni: “ Sarà una liberazione. Non pagherò più tasse”.



Dante Lolli mostri i documenti da lui analizzati

Di nuovo sul piede di guerra Lolli di Vedegheto. Ha inaspettatamente ‘perso’ uno scontro legale con la Regione, dopo averne vinti tre sullo stessa ipotesi di reato e ciò lo ha inviperito. Inviperito anche perché dei quattro esami davanti al giudice i primi tre, in cui si era autodifeso, lo hanno visto assolto. Il quarto, davanti al giudice dell’appello, nel quale aveva chiesta l’assistenza di ben due legali, si è trovato condannato. Ripresosi dall’uppercut, dopo il ‘minuto’ all’angolo, è di nuovo al centro del ring pronto incrociare di nuovo i guantoni davanti al giudice della Cassazione. Intende infatti ricorrere a terzo grado di giudizio e si sta di nuovo preparando: esamina leggi, precedenti, sentenze e verbali ed già è giunto a un punto singolare. Il quarto confronto, quello d’appello, era probabilmente illegittimo perché inappellabile. La regione sarebbe ricorsa, secondo le sue indagini, in spregio di diverse articoli di leggi di cui ha stilato un elenco che ha mostrato per avvalorare le sue proteste.

Intanto gli è arrivata da parte dei legali di via Aldo Moro l'ordine di pagare le ammende e le spese di giudizio che ammontano a circa 5.000 euro. Lui così risponde: “ Da innocente come spero di poter dimostrare, da colpevole di un reato che non ho mai commesso, dopo una sentenza farsa che annulla tre sentenze a mio favore, con la pretesa di poter dimostrare le corbellerie scritte in questa sentenza farsa, visto che non ho eredi diretti, se mi sequestrano tutto sono felice perché non debbo più pagare le tasse. E' una soddisfazione magra perché a quasi 90 anni.....è scandaloso leggere nella sentenza di appello delle cose che non stanno ne' in cielo ne' in terra”.


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