mercoledì 6 luglio 2016

Il Circolo SettaSamoggiaReno di Legambiente invita a un incontro con La FLAMINIA MILITARE.


Di Claudio Corticelli


Dopo gli interventi del 5 e 18 maggio e del 5 giugno, durante i quali alcuni volontari hanno partecipato alla pulizia annuale dei basolati della Flaminia Militare, la Strada Romana realizzata nel 187 a.C. e riportata alla luce recentemente grazie alla prodigiosa testardaggine di Cesare Agostini e di Franco Santi , è pronta ad accogliere i nuovi escursionisti.

Quest'anno Legambiente propone 2 uscite :

Una domenica prssima 10 luglio. Impegnerà i partecipanti dalle 9 alle 13 in una piacevole passeggiata alla scoperta dei basolati romani di Monte Bastione e dei resti dei forni per la calce del sito di Piana degli Ossi.
Il ritrovò sarà alle 8,30 al quadrivio di Pian di Balestra (a 50m dalla chiesa) all'inizio di via del Bastione. Per chi preferisse partire da Bologna, il ritrovo sarà alle 7,40 al parcheggio della Certosa di Bologna.

Le seconda avverrà il 7 agosto:
Impegnerà ancora dalle 9 alle 13. E’ una escursione leggermente più impegnativa e farà visitare i siti di Monte Poggiaccio e Poggio Castelluccio là dove l'importante strada valicava gli Appennini dal Passo della Futa, prima delle moderne strade asfaltate.
Il ritrovò sarà alle 8.30 al Passo della Futa presso il parcheggio retrostante il Cimitero Germanico. Per chi preferisse partire da Bologna il ritrovo sarà alle 7,30 al parcheggio della Certosa di Bologna.

Le escursioni proposte da LEGAMBIENTE sono alla portata di tutti, su percorsi ben segnalati dal CAI, e tenute da guide esperte che sapranno raccontare la storia della strada romana dalla sua fondazione al suo declino.
Queste passeggiate sono delle occasioni interessanti e piacevoli per visitare e “toccare con mano” i basolati romani e camminare nel mare verde del nostro Appennino.
La Flaminia Militare è un prezioso ritrovamento di età repubblicana ed un raro esempio di strada romana transappenninica (metteva in comunicazione Bologna con Arezzo valicando gli Appennini), rimasta immutata nel tempo e sepolta nel sottobosco fino al secolo scorso.
Nel1979 i suoi scopritori, Cesare Agostini e Franco Santi, iniziarono la loro avventura per riportarne alla luce i basolati e ad ora, dopo più di trent'anni di scavi appassionati, ne hanno scoperto quasi 24 km divisi nei 7 siti visitabili.

Qualora si volesse partecipare, è consigliato vestire con abiti comodi e scarpe adatte al trekking.

Per informazioni: Andrea Morello - 3382918341


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