Battistini e Carbonaro. " Siamo stati discriminati".

I consiglieri comunali di 'Uniti per Cambiare Marzabotto', Morris Battistini e Maria Francesca Carbonaro ( nella foto) , hanno inviato un severo e risentito comunicato cui cui accusano di essere stati

volutamente tenuti all'oscuro, unitamente alla popolazione marzabottese, dell'inaugurazione del

nuovo Polo Sperimentale di Formazione e Accoglienza di Lama di Reno  allo scopo di evitare di riportare nell'incontro di presentazione la loro contrarietà all'iniziativa.

Il comunicato:

 

Ci ritroviamo a dover redigere l'ulteriore comunicato nel tentativo di far capire e conoscere a quanti più di voi, quanto sia inopportuno per questa amministrazione mettere a conoscenza la propria cittadinanza di ciò che sta per accadere.

Ancora una volta questa amministrazione non tiene conto delle minoranze consiliari e del loro pensiero; ancora una volta questa amministrazione utilizza un palliativo per non farci presenziare e parlare nei luoghi opportuni: organizza, infatti, una conferenza dei capigruppo per parlare dell'attività della Cooperativa LaiMomo che si svolgerà alla Lama di Reno e poi non ci informa dell'inaugurazione della struttura di accoglienza degli immigrati stessi, alla quale ha ricevuto persino l'invito per la presenza.

 

Il nostro silenzio non è un silenzio-assenso, bensì è il frutto della volontà dell'amministrazione di tapparci la bocca, di non avere attorno a sé qualcuno che possa pensarla diversamente da loro.

Questa è la mentalità da REGIME, è quello che alimenta la discordia e che dimostra che la storia non ha insegnato loro niente.

Non è più accettabile il comportamento di questa amministrazione comunale che reputa di fare il bello e il cattivo tempo ignorando la volontà di molti dei suoi cittadini i quali reputano inopportuna le modalità di accoglienza dei profughi in questo preciso periodo storico in cui il territorio di Marzabotto, e sopratutto la frazione di Lama di Reno, presenta delle criticità non indifferenti: sono venute meno anche le promesse del primo cittadino di integrare gli esodati e i cassa integrati della Cartiera (in tempo di campagna elettorale).

È inutile spacciare tutto questo per una riqualificazione dell'area Burgo al solo scopo di addolcire la pillola ed offuscare la ragione di quanti hanno ben chiaro l'obbiettivo di questa amministrazione.

Dalle foto viste nel servizio per l'inaugurazione della struttura saltano subito all'occhio i diversi strumenti utili per effettuare dei corsi di formazione: ci auguriamo che la struttura abbia la destinazione d'uso necessaria, per legge, per svolgere tale attività, altrimenti si creerebbe un problema non indifferente.

Anticipiamo, fin d'ora, la preparazione di manifestazioni con le quali dimostrare non solo il nostro disappunto ma di quanti cittadini si sentono ormai abbandonati e sopraffatti dalle istituzioni, locali e non, che ci governano.

D'altronde la Vicesindaco, riconosciuta in molteplici manifestazioni, ci insegna che manifestare al fine di esprimere un pensiero, in qualunque veste, anche non istituzionale, è un diritto di tutti !!!