giovedì 14 luglio 2016

Alto Reno Terme. Approfitta della delega e prosciuga il libretto postale della mamma ricoverata.


'Parenti, serpenti', recita un antico adagio e l'episodio accaduto a una signora di Alto Reno Terme ne è la conferma. La donna infatti è stata derubata proprio dalla figlia di ben 100.000 euro e a tutto ringraziamento ha ricevuto anche 'minacce di morte'.

I Carabinieri informano infatti che, a seguito della segnalazione di una 75enne, hanno denunciato la figlia, una 48enne italiana, per appropriazione indebita e minaccia.
Domenica mattina, la madre è andata dai Carabinieri denunciando di essere stata vittima dei reati di appropriazione indebita e minaccia posti in essere nei suoi confronti dalla figlia 48enne. L’anziana spiegava di essere stata alloggiata in una casa di cura situata in Toscana a seguito di un periodo di riposo dovuto a un delicato intervento chirurgico che aveva subito a marzo. Durante quel periodo, la 75enne aveva delegato la figlia ad operare sul suo libretto postale per assolvere al pagamento delle spese varie che si stavano via via accumulando a causa del suo precario stato di salute. Alla fine della riabilitazione, la denunciante aveva appurato con sgomento che la figlia, rifiutandosi di ospitarla in casa sua, le aveva anche prosciugato il conto, senza fornirle una valida spiegazione: circa 100.000 euro corrispondenti ai risparmi di una vita. Preoccupata per l’accaduto, l’anziana è andata ad abitare da un’altra figlia e così facendo ha ricevuto una telefonata minacciosa da parte della 48enne: “…io t’ammazzo, t’ammazzo, io voglio la mia parte, tanto prima o poi vi trovo, vengo con una persona e vi ammazzo tutti ”.
La donna denunciata dai Carabinieri ha precedenti di polizia per abbandono di persone incapaci (fatto accaduto a gennaio, sempre ai danni della madre) e abbandono di animali, invasione di terreni o edifici e violazione di domicilio. E’ probabile che quanto accaduto sia stato determinato da uno stato di gelosia della 48enne nei confronti della sorella, a seguito di alcune pretese sull’eredità di famiglia.  



Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

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