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La scatola nera sta per diventare un vero e proprio obbligo per tutte le auto in Italia. È questa una delle principali novità previste dagli emendamenti approvati dalla commissione industria del Senato al ddl concorrenza. Si partirà dai veicoli pubblici e poi si procederà con quelli privati.
In
realtà sarà necessario valutare anche la compatibilità
dell’eventuale decreto legislativo con le norme dell’Unione
europea. Solo le direttive europee possono indicare i dispositivi
obbligatori per i veicoli. In ogni caso le associazioni dei
consumatori sono già sul piede di guerra mentre le compagnie di
assicurazione sono favorevoli al congegno e si battono da anni perché
i relativi costi di installazione siano a carico dei clienti.
Ad
oggi l’installazione della scatola nera viene proposta da diversi
assicurazioni con uno riduzione del prezzo sulla Rca, ma a cosa serve
la scatola nera?
La
scatola nera non è altro che è un dispositivo satellitare, dotato
di Gps
per la geo-localizzazione, in grado di registrare la velocità, la
frenata delle auto e, soprattutto, la dinamica di un ipotetico
sinistro. Il dispositivo deve essere collocato stabilmente
sull’autovettura (in un posto non visibile) e deve segnalare anche
eventuali manomissioni.
L’utilità
di questo dispositivo nasce dalla volontà di arginare le truffe
relative ad incidenti e furti fasulli, sperando in questo modo di
ridurre i costi a carico delle compagnie assicurative. I costi
dell’installazione sono a carico della compagnia assicurativa, che
indicherà anche a quale officina rivolgersi tra quelle
convenzionate. I dati registrati dalla scatola nera (km percorsi,
tempo di frenata, la velocità…) potranno essere utilizzati per
creare Assicurazioni Auto più convenienti.
Lo
svantaggio di avere violata la propria privacy
è stata superata. Per evitare che le compagnie assicurative possano
costituire delle vere e proprie banche dati riferite alle abitudini
di viaggio degli automobilisti, è stato imposto che i dati siano
distrutti dopo sette giorni dall’acquisizione.
Lo svantaggio di avere violata la propria privacy non è stata affatto superata pertanto se diventerà obbligatoria sarà mia cura disattivarla immediatamente.
RispondiEliminaNon serve per evitare le truffe ma semplicemente per cercar cavilli in modo da far sempre figurare un concorso di colpa ed evitare così indennizzi a carico delle compagnie.
Solita cavolata all'italiana per fottere altri soldi agli automobilisti. Spero di sbagliare, ma se l'istallazione e l'acquisto diventeranno obbligatori sarà sicuramente a carico nostro e saranno omologati i dispositivi fabbricati o importati dagli amici di qualche politicastro, il costo dell'assicurazione non calerà di un centesimo e in caso di sinistro se la velocità rilevata sarà anche di un solo km orario superiore al consentito l'assicurazione chiederà poi il rimborso all'utente.
RispondiEliminaSolito schifo.
La privacy serve ed è voluta da chi ha cose da nascondere!
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