L'Unione
dei Comuni dell'Appennino Bolognese informa:
Graziella
Leoni, Massimo Gnudi e Romano Franchi, sindaci rispettivamente di
Grizzana Morandi, Vergato e Marzabotto, hanno manifestato tramite una
lettera inviata in Regione Emilia-Romagna la loro preoccupazione per
la situazione ospedaliera dell'area dell'Appennino bolognese e in
particolare dell'ospedale di Vergato.
La
missiva, inviata a Sergio Venturi, Assessore alle politiche
per la salute, Chiara Gibertoni, Direttore generale AUSL
Bologna, Eno Quargnolo, Direttore Distretto Socio-sanitario
dell'Appennino bolognese (così ribattezzato di recente,
precedentemente era chiamato “Distretto Socio-sanitario di Porretta
Terme”) e Marco Mastacchi, presidente del Distretto omonimo,
fa riferimento ad alcune decisioni prese in relazione al periodo
estivo.
Nelle
ultime settimane, fanno notare i sindaci, sono state assunte alcune
decisioni in relazione al periodo estivo che va dal 1 giugno al 30
settembre che rischiano di minare pesantemente i servizi ai
cittadini: i posti letto sono stati ridotti complessivamente
ad un totale di 22, 12 per il reparto di medicina - che è stato
dimezzato passando da 24 a 12 - e 10 per il reparto di ortopedia: il
tutto in un periodo in cui la popolazione dell'area appenninica,
soprattutto anziana, aumenta. Inoltre ai ai medici della medicina
interna di Vergato si chiede di farsi carico di alcuni turni di
guardia notturna presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di
Porretta, che vanno ad aggiungersi agli impegni di guardia, di
reperibilità notturna, pomeridiana e festiva, presso l’ospedale di
Vergato.
I
tre sindaci spiegano che “si tratta di decisioni, che al di là
delle intenzioni, finiscono per aumentare la percezione di precarietà
per il presente e di incertezza per il futuro, sia tra gli operatori
sanitari che tra gli utenti”.
Oltre
tutto gli amministratori lamentano il fatto che queste decisioni
vengano assunte a ridosso dell’avvio di un percorso di confronto
che si pone l'obiettivo di portare alla ridefinizione del modello
organizzativo dei presidi ospedalieri. Un percorso di riordino
dell’assistenza ospedaliera complessiva che dovrà essere
proiettato nel medio e lungo periodo.
“In
un’ottica metropolitana – continua la lettera degli
amministratori - ribadiamo la nostra intenzione di ragionare in
termini di rete ospedaliera, cioè di rendere sempre più
interconnessi tra loro le tre unità ospedaliere presenti sul nostro
territorio, cioè gli ospedali di Vergato, Porretta e la Casa di Cura
Nobili di Castiglione dei Pepoli, in sinergia con i presidi
ospedalieri di eccellenza della città di Bologna”.
Una
sanità pubblica regionale che che ci pone ai primi posti in Europa
va difesa e preservata, pure nella consapevolezza delle difficoltà
complessive in cui si opera: la lettera si conclude infatti con la
ferma richiesta da parte degli amministratori di valutare possibili
soluzioni alternative.
Ringraziate Sel e i suoi consiglieri in Regione E.R.
RispondiEliminaE naturalmente ringraziate il PD, che governa la regione!
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