di
Raffaella Sensoli,
vicepresidente
della Commissione Sanità in Regione.
L’aggressione
subita da un infermiere del Sant’Orsola a Bologna è l’ennesima
dimostrazione del clima di esasperazione che si respira all’interno
dei Pronto soccorso di tutta la regione. È da tempo che chiediamo
alla Giunta e all’assessore Venturi uno sforzo per cercare di
limitare i disagi. I tempi di attesa, spesso infiniti, rischiano di
mettere sempre più in contrapposizione pazienti, operatori e
personale sanitario, tutti però vittime inconsapevoli di un sistema
che sembra essere ormai abbandonato a se stesso.
All’infermiere
va tutta la nostra vicinanza e solidarietà per la violenza che ha
dovuto subire. Leggere che l’aggressione sarebbe scoppiata in
seguito alla semplice comunicazione a un paziente del tempo di attesa
per un controllo dimostra come la tensione all’interno di queste
strutture sia molto alta. Le infinite attese nei Pronto soccorso sono
ormai all’ordine del giorno da Rimini a Piacenza. Una situazione
che il M5S ha denunciato in un più di un’occasione raccogliendo
anche il grido d’allarme lanciato da chi in quelle strutture ci
lavora, medici ed infermieri, che sono costretti a sopperire alle
carenze organizzative per offrire il diritto alle cure ai cittadini.
Le pressioni che subisce il personale sanitario dei Pronti soccorso è
enorme, in particolare a quelli che lavorano al Triage, non solo per
la gravità dei casi che devono affrontare, ma soprattutto per i
numeri rilevanti da gestire e la protesta dei pazienti che vedono in
loro gli interlocutori naturali a cui manifestare tutta
l’insoddisfazione per la mancanza di organizzazione su cui,
ovviamente non hanno alcuna responsabilità. Per questo, nonostante
proprio pochi giorni fa avessimo chiesto alla Regione e all’assessore
Venturi di mettere in atto un piano di intervento straordinario per
cercare di limitare i disagi, ribadiamo ulteriormente la nostra
richiesta. La situazione è grave.
Per la tibia spezzata....11 ore do attesa. In 4 abbiamo preso il Tavor per stare calmi. Vergogna italiese.
RispondiEliminaPer non parlare della guardia medica, non vale nemmeno la pena di tentare di chiamarli, è certo che non risolverai i problemi. Questo governo di chiacchieroni e incapaci è riuscito a distruggere anche la sanità italiana e a legare le mani ai medici di famiglia creandogli mille difficoltà ad operare in modo corretto.
RispondiEliminaQuesti politici sono affaristi per banche e assicurazioni
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RispondiEliminaNon è scritto nel testo che l'aggressore è un BOLOGNESE.
Sono i primi segni dell'INTEGRAZIONE ALLA ROVESCIA cui andiamo incontro.
Finalmente ci sarà parità, con i bolognesi che SCENDONO al livello etico, morale, sociale,emotivo e intellettivo dei "migranti" che vengono deportati in Italia dai poteri forti ( con il codazzo dei cattocomunisti che plaude).