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Riequilibrare l’utilizzo delle diverse modalità di trasporto, riducendo l’uso dell’automobile e incrementando il trasporto pubblico urbano, dotare il territorio di adeguate piste ciclabili, incrementare l’utilizzo del Servizio ferroviario metropolitano, potenziare il trasporto pubblico. Sono queste le strategie contenute nelle Linee di Indirizzo del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile metropolitano Bologna (PUMS – metro bo) già approvate dal Consiglio metropolitano.Giovedì 19 maggio le Linee di Indirizzo sono state condivise, a palazzo Malvezzi, con gli stakeholder per iniziare un percorso partecipativo e collaborativo per la stesura del Piano.
Il PUMS é un piano strategico che orienta la mobilità in senso sostenibile con un orizzonte temporale medio lungo, ma con verifiche e monitoraggi a intervalli di tempo predefiniti, che sviluppa una visione di sistema della mobilità e si correla e coordina con i piani settoriali ed urbanistici a scala sovraordinata e comunale.
I principi ispiratori del PUMS sono quindi l’integrazione, la partecipazione, la valutazione e il monitoraggio.
Il PUMS della Città metropolitana di Bologna ha come ambito territoriale di riferimento l’intero territorio metropolitano e si occupa delle relazioni tra i Comuni, trasversali e radiali, analizzando con particolare attenzione gli spostamenti da e verso il capoluogo in considerazione del suo elevato potere attrattivo e su Imola. Il PUMS dovrà essere approvato entro Dicembre 2017.
Sono dieci le strategie individuate per raggiungere l'obiettivo di una mobilità sostenibile nell'area metropolitana di Bologna. In sintesi:
1. Il PUMS adotterà le misure necessarie affinché muoversi a piedi e in bicicletta diventi il modo più comune di spostarsi.
2. Un miglior uso dell’auto: più sicuro ed ecologico. Il Piano punta a ridurre l’utilizzo dell’automobile (del 20% entro il 2020 e successivamente di una ulteriore quota). Fra le azioni da mettere in campo vi è l’incentivazione del rinnovo del parco auto, moto e mezzi commerciali con veicoli a minor impatto ambientale.
3. SFM: struttura portante del trasporto pubblico della città metropolitana.
4. A Bologna il futuro è in tram, che ha dimostrato di possedere le più idonee caratteristiche per rispondere alla domanda di trasporto e ha il miglior rapporto costi e benefici.
5. Il potenziamento del trasporto pubblico su gomma suburbano ed extraurbano
6. Una cabina di regia per un sistema unitario integrato del trasporto pubblico in capo alla Città metropolitana di Bologna insieme al Comune di Bologna, alle Unioni di comuni e al Circondario. Si punterà al completamento del sistema dei percorsi di collegamento tra i nuclei frazionali e l’area centrale, data l’ormai notevole estensione dei percorsi interni a quest’ultima.
8. La logistica sostenibile è passaggio importante perché la logistica rappresenta uno dei fattori di maggiore impatto rispetto alla funzionalità della rete stradale e al conseguente deterioramento della qualità dell’aria.
9. Il nodo autostradale, tangenziale e la viabilità regionale e metropolitana. La soluzione dei problemi di attraversamento del nodo autostradale di Bologna viene affidata al potenziamento in sede dell’attuale corridoio autostradale/tangenziale, che offrirà una risposta alle criticità della tangenziale di Bologna, permettendo di sgravare le strade locali da impropri traffici di attraversamento. La realizzazione del “Passante Metropolitano di Bologna” permetterà di risparmiare ettari di prezioso suolo agricolo, costruendo una grande infrastruttura ambientale fatta di bosco, territorio agricolo, gallerie di mitigazione ambientale di alta qualità architettonica, riducendo gli impatti oggi esistenti e azzerando quelli futuri.
10. Sviluppi urbanistici e poli attrattori in coerenza con la rete portante del trasporto pubblico. La Pianificazione urbanistica dovrà agire in maniera integrata e coordinata con la pianificazione della mobilità.
Acronimi accattivanti, ma e' da vent'anni che si dicono queste cose e poi non si fanno !
RispondiEliminaBasta chiacchere !