lunedì 11 aprile 2016

Cosa capita in posta ? Perchè ha i magazzini pieni di corrispondenza inevasa?

Da Marco 
 

Oggetto: Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le criticità riguardanti il recapito della corrispondenza da parte di Poste Italiane SpA.

Il Testo:
 

Anche da notizie di agenzia (Dire Emilia-Romagna)  si ha la conferma che nei magazzini di Poste Italiane della Regione risultano stoccati quintali di corrispondenza non consegnata. Detta situazione risulterebbe imputabile alla riorganizzazione per zone di recapito voluta dall'azienda e sperimentata da qualche mese nelle principali città della Regione;
 
nei fatti, in Emilia-Romagna, risulta anche avviata la sperimentazione della consegna della corrispondenza a giorni alterni, con 32 zone di recapito, esclusa Bologna;
 
la situazione più critica si registra a Parma e Piacenza, dove si contano 50 quintali di corrispondenza in giacenza dovuti anche al numero di giornali in abbonamento da consegnare, che - come noto - hanno la precedenza come il resto della posta veloce.
Al di la' dei picchi di giacenza su riferiti, il problema in realtà e' omogeneo in tutta l'Emilia-Romagna: Modena, Ravenna, Forlì, Cesena e Cattolica;
 
le difficoltà da parte degli addetti a recapitare la corrispondenza entro l'orario di servizio, inducono molti di loro a supplementi di attività non retribuita, la qual cosa ha indotto i sindacati ad intraprendere forme di protesta a Parma e Piacenza, mentre nei prossimi giorni sarà il turno di Modena e Rimini e, così, a seguire in tutte le città della Regione;  
 
infine, si registra un grave  problema di organico agli sportelli dell'azienda, con situazioni che appaiono particolarmente critiche a Bologna, Ferrara, Ravenna e Parma, tanto che nel periodo delle ferie estive risulterà difficile tenere aperti gli uffici;
 
per sapere se, alla luce dei fatti esposti, la Giunta Regionale si sia attivata, nel qual caso si chiede di conoscere attraverso quali modalità e quali risultati ha ottenuto, o intenda attivarsi per avere un confronto con Poste Italiane, tenendo conto che la detta situazione appare gravemente penalizzante sia per i dipendenti di Poste italiane, sia per coloro che utilizzano il servizio postale.
 
Il presidente
Tommaso Foti


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