A
spasso per 'scassi' a Tignano di Sasso Marconi, non hanno trovato
preziosi, ma comuni manette di materiale ferroso.
I
Carabinieri hanno infatti arrestato due 42enni albanesi, uno
residente a Bologna, l’altro senza fissa dimora, entrambi con
precedenti di polizia, per tentato furto aggravato in concorso.
E’
accaduto ieri pomeriggio, al termine di un inseguimento che una
pattuglia dell’Arma aveva ingaggiato nei pressi di via Tignano nei
confronti di un soggetto alla guida di una Ford Ka, con targa
straniera, che, alla vista dei militari, impegnati in un servizio di
contrasto ai reati predatori, si era dato alla fuga a forte velocità,
mettendo in pericolo, con sorpassi azzardati e frenate improvvise,
l’incolumità di altri utenti della strada. L’automobilista è
stato fermato nei pressi di Zola Predosa, identificato unitamente a
un passeggero che si trovava a bordo dell’auto e trovato sprovvisto
di patente di guida perché mai conseguita. Nel bagagliaio dell’auto
è stata rinvenuta una borsa piena di strumenti da scasso. Gli
inquirenti hanno rilevato che i due soggetti avevano tentato di
dileguarsi a seguito di un tentato furto con effrazione che avevano
perpetrato ai danni di uno stabile situato in via Tignano.
Dopo
aver trascorso la notte in camera di sicurezza, i due albanesi sono
stati tradotti nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna per
l’udienza di convalida dell’arresto.
Speriamo finiscano in galera per almeno dieci anni oppure che vengano rimandati in Albania senza più farsi vedere in Italia: ma tutto questo è pura fantasia perché come tutti gli altri ce li ritroveremo presto tra le balle. Povera Italia !
RispondiEliminaPurtroppo la la feccia albanese, rumena ecc. viene qui in italia in quanto anche se beccati non rischiano granché, come leggo spesso al massimo una denuncia o pochissimi giorni di galera poi di nuovo liberi a delinquere, mentre a casa loro rischiano galera e botte da orbi (affermazione di un rumeno che lavora da noi...)
RispondiEliminaCome sempre un plauso alle forze dell'ordine esemplari nella loro funzione di tutori dell'ordine.
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