Enrico Lavini torna sull'argomento formaldeide con un aggiornamento seguito a ricerche e a indagini da lui svolte in questo periodo:
Con
l'obbiettivo di mantenere viva l'attenzione all'esposizione
alla formaldeide, contattandodirettamente
l'Ente regionale ARPA sezioneMonitoraggio
e Valutazione Aria, sono stato informato che
al momento lo stesso Ente di controllo non effettua
misurazioni della concentrazione di formaldeide.
E' previsto però l'avvio di questo genere di
rilievi nel sito di San Pietro Capofiume, nel comune di
Molinella. L'inizio delle misurazioni in questa unica postazione
regionale dovrebbe avvenire nel corso del 2016
o al più tardi nel 2017 in base a quanto comunicatomi
da responsabile ARPA La stazione di monitoraggio di San Pietro Capofiume è stata indicata
dal DM 29/11/2012 come facente parte della rete nazionale di
monitoraggio dei precursori dell'ozono.
La formaldeide, oltre a essere emessa direttamente da veicoli e attività produttive, deriva anche dall'ossidazione fotochimica degli idrocarburi presenti nell'atmosfera. La sua degradazione avviene attraverso reazioni fotochimiche che conducono alla formazione di ozono
Per
questo motivo tecnico la formaldeide ricade nel numeroso gruppo di
sostanze definite "precursori dell'ozono".
Nella stazione di San Pietro Capofiume, come nelle altre tre della rete nazionale, verranno misurate contemporaneamente sia le concentrazioni di numerosi precursori dell'ozono, sia quelle dell'ozono stesso assicura l'ARPA.
Nella stazione di San Pietro Capofiume, come nelle altre tre della rete nazionale, verranno misurate contemporaneamente sia le concentrazioni di numerosi precursori dell'ozono, sia quelle dell'ozono stesso assicura l'ARPA.
Il
sito nel comune di Molinella, rispetto agli altri tre, possiede la
peculiarità di essere ubicato in un'area rurale, piuttosto distante
da qualsiasi emissione rilevante di inquinanti. Di conseguenza potrà
fornire indicazioni di come la distanza dalle fonti di inquinamento
possa influire sull'evoluzione della composizione dell'atmosfera, in
particolare per quanto riguarda la formazione dell'ozono e la
degradazione dei suoi precursori. Questa possibilità ha influito
sulla scelta specifica di questo sito, che sarà rappresentativo di
un'ampia porzione della pianura emiliano romagnola
E' auspicabile che si riesca quindi ad effettuare correlazioni per deduzioni da un iter di valutazione indiretta dell'agente chimico oggetto del presente articolo. Magari in futuro non si esclude che anziché optare per la scelta di marker di correlazione, sia tecnicamente fattibile un'indagine di tipo diretto dell'aldeide formica aerodispersa sul territorio.
E' auspicabile che si riesca quindi ad effettuare correlazioni per deduzioni da un iter di valutazione indiretta dell'agente chimico oggetto del presente articolo. Magari in futuro non si esclude che anziché optare per la scelta di marker di correlazione, sia tecnicamente fattibile un'indagine di tipo diretto dell'aldeide formica aerodispersa sul territorio.
Ma alla basf ex ciba di Pontecchio non lavorano la formaldeide?
RispondiEliminaInfatti, sarebbe opportuno una indagine seria e mirata.
RispondiEliminaSe non la fanno vuol dire che noi scriviamo a sproposito oppure che non interessa più di tanto la salute degli abitanti della valle del reno.
Chi sa risponda ed illunini me ( forse noi ) ignoranti
alan delon