All'orizzonte
amministrativo di Marzabotto pare proprio esserci 'la fusione tra
comuni'.
Che
l'ipotesi sia un progetto e quanto meno un 'forte desiderio' del
gruppo dirigente dell'ente comunale è parso certo alla riunione che
si è tenuta ieri sera, lunedì 22 febbraio, nella sala consiliare
del municipio dove Daniele Ruscigno, sindaco del nuovo comune
Valsamoggia ( nato dalla fusione dei comuni di questa vallata) e
Stefano Ramazza del servizio autonomie locali regionale, hanno
illustrato i vantaggi organizzativi ed economici che la 'fusione di
comuni' porta.
Il
sindaco Ruscigno ha spiegato che, intanto, per 10 anni viene
assicurato al suo ente un contributo statale e uno regionale che
sommati portano alle casse comunali tre milioni di euro l'anno. Tali
risorse hanno consentito di affrontare e risolvere diversi problemi,
fra cui il mantenimento dell'ospedale di Bazzano, la soluzione delle
numerose frane della vallata e interventi in campo dei servizi tali
da poter garantire alla popolazione la piena funzionalità
strutturale delle scuole con l'apertura di nuovi edifici e la miglior
viabilità della provincia.
I
comuni, ha spiegato, mantengono la loro identità e un loro punto
organizzativo dei servizi alla persona nelle sedi storiche dei vari
municipi, dove si trova un ufficio polifunzionale. La
razionalizzazione permette una migliore strutturazione dei servizi
generali, come quelli dell'ufficio tecnico, il cui risparmio
garantisce una disponibilità economica da usare per i servizi alla
persona. Sulla stessa linea Stefano Ramazza che ha in più ricordato
che la Regione offre un servizio gratuito di consulenza per lo
studio di fattibilità del 'progetto di fusione'.
Diverse
le richieste di chiarimento da parte del pubblico presente, fra cui
quella dell'ex assessore Silvio Baccilieri il quale ha sottolineato
come il parere della popolazione intervenga alla fine del processo e
non nell'individuazione di quali comuni si debbano fondere. Solo a
progetto definito, infatti, si apre la consultazione referendaria. Il
sindaco Ruscigno, a tal proposito, ha spiegato che nel caso
Valsamoggia, il progetto di fusione faceva parte del 'programma
elettorale' della sua lista. Dando a questa la maggioranza,
l'elettorato ha in definitiva approvato la proposta. Inoltre, nello
studio di fattibilità, affidato all'università di Bologna, erano
comprese diverse ipotesi di fusione, a due, tre e cinque comuni.
Monte San "Pietro, che era insieme a noi nell'Unione dei Comuni, si è
poi staccato," ha precisato.
Il
consigliere di minoranza Morris Battistini di Marzabotto ha lamentato
come, fra i relatori della serata, non vi fosse anche chi poteva
elencare i lati negativi legati alle fusioni. “ Ci sono anche i
contrari e lo dimostrano le dimissioni di più di un consigliere di
minoranza di Valsamoggia e le notizie relative alle difficoltà sorte
con la fusione di Porretta Terme e Granaglione,” ha sottolineato
Battistini. Critica che il sindaco Daniele Ruscigno ha ribattuto
sostenendo che l'aver attuato in poco tempo il 70 % del programma di
mandato della sua formazione, ha demotivato la minoranza, augurandosi
comunque un ripensamento da parte dei dimissionari.
C'è
stato anche chi ha chiesto se, dopo la fusione, sia possibile un
ripensamento, cui è stato spiegato che l'uscita è
possibile a condizione che il nuovo comune che si forma abbia almeno
10.000 abitanti. E' stato inoltre chiarito che le restrizioni
economiche previste per chi esce sono sostanzialmente improponibili.
Facile invece l'allargamento della fusione con l'ingresso di nuovi
comuni: si ripresenta il progetto allargato ai nuovi o al nuovo
ingresso e tutta la procedura riparte.
Al
di là delle opinioni, è parso di capire che la fusione fra i
comuni sia ormai ineludibile e sia già un processo avviato in molte
parti della Regione. La leva messa in campo per vincere ogni
resistenza è quella economica, cui è molto difficile
controbattere. Vale quindi la pena di valutare molto attentamente
con quali comuni fidanzarsi e poi sposarsi , poiché pare che la
legislazione in materia di 'fusioni' non contempli il 'divorzio'.
Battistini centra il problema... come al solito ci troviamo davanti a chi vuol far passare un messaggio senza che ci sia una corretta e trasparente informazione. Ci raccontano solo ciò che ci pare, omettendo dati importanti, stravolgendo dati fondamentali... Sul tema fusione io seguo Battistini, di sicuro non avremmo sorprese.
RispondiEliminahttps://youtu.be/22Db_7NmR1g
RispondiEliminaBè ALMENO A VERGATO AVREBBERO I SOLDI PER LA FONTANA....
RispondiEliminacerto che le supposte vanno sempre ben indorate o motivate dal fatto che il paziente è moribondo.
RispondiEliminaChiedete agli abitanti di Vedegheto cosa ne pensano della fusione che sono da tre mesi senza telefonia mobile e Ruscino ha già speso tutti i tre milioni fregandosene altamente del crinale ex Savigno. Sarei poi curioso di sapere come ha fatto a salvare l'Ospedale di Bazzano con i soldi di competenza Comunale. Totò direbbe "ma mi faccia il piacere...."
Via la dittatura, ma che sia almeno scelta e non imposta
i penstastellati si dimostrano i soliti.. arrivano tardi e pretendono di conoscere ciò che è appena stato detto facendo domande terribilmente fuori tema. poveri loro
RispondiEliminaE Grizzana non la vuole nessuno?
RispondiEliminaProprio una bella pubblicita' deve aver fatto il signor sindaco Ruscigno... a Valsamoggia quasi tutti, se potessero, tornerebbero indietro e questo e' sui giornali... ma non possono piu'... meditate, marzabottesi e vergatesi, meditate!
RispondiEliminaHo assistito a questa serata come lei dott. Fabbriani, e confesso che era dai tempi di Vanna Marchi che non assistevo ad una televendita tanto ardita quanto univoca, come quella che ci ha somministrato il Sindaco della Valsamoggia.
RispondiEliminaLui stesso si è premurato di farci sapere per altro che questa stessa televendita la sta portando in giro per tutto i Paese.
Un vero peccato a mio avviso che un tema tanto delicato quale è certamente quello della unica Istituzione che oramai i Cittadini avvertono come la più vicina, il Comune,venga messo in discussione con una modalità simile e soprattutto con una sola visione, per di più niente affatto terza o disinteressata.
Io non posso in questo momento fare altro che esprimere l'auspicio che questa scivolata venga recuperata, dando voce anche ad altri punti di vista, partendo ad esempio da qualcuno che al pari del Sindaco del Vasamoggia, abbia fatto in modo diretto questa esperienza, anche se sarebbe stato ampiamente più corretto che già dalla prima occasione, proprio perchè per i Marzabottesi questo è un tema inaspettato e sconosciuto, avessero potuto attingere almeno ad informazioni più complete.
Sono certo che il tempo ci sarà per recuperare questo aspetto, soprattutto se come ha detto in questa occasione il Sindaco di Marzabotto, "questa è solo una primissima occasione, non vi deve essere alcuna fretta e comunque questa scelta traguarderà il mandato amministrativo in corso".
Credo anch'io infatti che questa occasione non possa che essere considerata una prima chiacchierata.
Non si possono saltare passaggi che invece in questa occasione parevano dati per scontati.
Ancor prima del come credo vadano ben compresi e condivisi i perchè, visto che parliamo di cancellare dei Comuni.
Non mi pare che possa essere solo un vincolo come quello del cosiddetto patto di stabilità interno a produrre una conseguenza cosi dirompente. A meno che questo patto non sia scritto sulla pietra cosi come le tavole di Mosè.
Deve invece semmai essere questa una scelta consapevole, informata e soprattutto "volontaria" di Comunità diverse. Una scelta che possa altresì essere misurabile con il metro della democrazia: il voto universale, segreto e vincolante.
vendere la propria indipendenza per due lire gettate nel cappello dalla regione. Orsù Marzabotto, un po' di contegno !
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